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Potenzialità
Concept
A volte l’entusiasmo viene smontato al primo ascolto. Per fortuna non è il caso dei Pixies post reunion. Il loro ultimo disco in studio – Beneath the Eyrie – fa centro risultando uno dei migliori, esclusa la trilogia Surfer Rosa/Doolittle/Bossanova.
La maggiore novità di questo nuovo lavoro, oltre alla presenza in pianta stabile di Paz Lechantin (in sostituzione di Kim Deal), è la voglia di rimettersi in gioco, aggiungendo nuovi stili al punk-rock tipico del loro sound.
Da menzionare il blues sporco à la Tom Waits di This is my fate, e la ballata triste di Silver bullet. C’è spazio pure per il grunge, presente in Long River. Si battono anche territori dark e psichedelici, come nella stupefacente Los surfer muertos, brano dall’andamento morriconiano, quasi un folk in salsa messicana. Non manca nemmeno il cantato a due voci (il singolo Catfish kate) con rimandi al loro capolavoro Doolittle. Un album tutto giocato sull’alternanza tra parti melodiche e parti punk, ma con una prevalenza verso l’alt-pop (Ready for love ne è un esempio emblematico).
Sicuramente non si può parlare di ritorno alle origini, anzi, ma la voglia di continuare a calcare i palchi e suonare live li ha fatti rinascere dopo alcuni passaggi a vuoto, realizzando un disco che pur non avendo la forza punk del passato si colloca tra le cose migliori della loro recente discografia.
Ben tornati Pixies.
Tracklist:
- In the Arms of Mrs. Mark of Cain
- On Graveyard Hill
- Catfish Kate
- This Is My Fate
- Ready for Love
- Silver Bullet
- Long Rider
- Los Surfers Muertos
- St. Nazaire
- Bird of Prey
- Daniel Boone
- Death Horizon