testo Alessandro Masetto e foto Rose Profeta
Per la serata di Halloween al Factory di Verona (locale ulteriormente cresciuto e migliorato nel tempo), non si sono fatti sconti e non si sono badate a spese, tanto da organizzare un un’ unica ed esclusiva data con una delle icone storiche del Doom Metal Italiano, qual’e’ Mario Di Donato, in arte The Black. Ad accompagnarlo in questa imperdibile serata, vengono inserite come apripista due emergenti bands veronesi, quali i NERO e i giovanissimi HELL VALLEY, bands entrambe votate ad un metal dalle tematiche oscure ed introspettive, che ben si abbinano a quelle sviluppate nella musica dei THE BLACK, anche se con diverse visuali. Purtroppo non ci e’ stato possibile assistere all’esibizione degli HELL VALLEY, ma in base a quanto raccolto dalle informazioni in sala da amici presenti dall’inizio, ci hanno confermato la bonta’ musicale di questi ragazzi di grande avvenire, che, (mi sento di aggiungere), a quanto ascoltato dal loro mini cd d’esordio (prontamente acquistato), sapranno certamente ritagliarsi in futuro uno spazio importante nel background underground dello Stoner/Doom Metal. Affluenza di pubblico più che buona, in relazione anche al fatto che in questa serata c’era l’imbarazzo della scelta da parte della concorrenza in zona, e anche se la data era collocata come prefestivo, era pur sempre un appuntamento infrasettimanale. I fortunati che hanno scelto di presenziare al Factory, sono stati ripagati però a dovere, in un concerto dove non sono mancate piacevoli e inaspettate sorprese…Inoltre, la presenza inaspettata di Pino col banchetto di vinili/cd degli amici genovesi della Black Widow Records di Genova, sempre fornitissimo e ricco di chicche , è stata un ulteriore ciliegina sulla torta, che ha accresciuto il valore complessivo della serata, nonché della nostra presenza in veste di reporter. Un sentito ringraziamento a Matteo Baroni di ORION AGENCY e a tutto lo staff del Factory per averci gentilmente ospitato e fatti sentire a nostro perfetto agio, come conviene farsi tra veri amici.
NERO (OR THE FALL OF ROME)
I NERO, band veronese nata sulle ceneri dei ben più noti RIUL DOAMNEI, sono una nuova realta’ locale di recente formazione (2018), dediti a un black metal molto old school, sulla falsariga dei maestri Darkthrone, Bathory e Celtic Frost, misto al doom/epic dei primi Rotting Christ, con cui peraltro oltre ad averne assorbito l’influenza, ne hanno condiviso spesso lo stesso palco e tour, ex Riul Doamnei inclusi (estero compreso) . Un concerto incentrato sostanzialmente sull’unico studio album, “Beneath The Swaying Fronds Of Elysian Fields”, di cui sentiremo alcuni estratti. Il non perfetto stato di salute di ben due dei quattro elementi che compongono la line-up dei NERO (il bassista Fabrizio e il batterista Luca), non hanno certamente aiutato ed agevolato il compito dei NERO, che nonostante questa defezione, non si risparmiati minimamente, dando prova di grande professionalità, dandoci dentro con grande intensità e picchiando duro. Federico ed Elia (rispettivamente voce e chitarra), completano il lavoro strutturale del loro sound oscuro ed introspettivo, modo eccellente, conferendo spinta, dinamicità e profondità ai pezzi. Ciò che piace di questa band in particolare, è una certa originalità e il fatto che ogni pezzo sia piuttosto diverso l’uno dall’altro, distinguendosi chiaramente ed evitando così una certa ripetitività abbastanza comune per chi propone metal estremo. Su tutte, “The Cross Of Nero” si è fatta preferire in particolare modo.. un inno, una marcia marziale e cadenzata, che meglio di tutte racchiude in essa l’essenza dei NERO, con il suo incedere tipicamente black metal, dove il basso arpeggiato, “malato” e distorto di Fabrizio, rende il pezzo melenso e malsano quanto basta.. “Cold Bones” invece, picchia in modo più robusto e deciso , con un ritmo più incalzante ed incisivo rispetto a “Cross..” , ma poi invece con “Coils Of Night”, si ritorni su lidi più lenti e cadenzati, dove parti più veloci si intersecano con altre rallentate, creando quel mix doom/black, che tanto piace ai NERO, e fondamentalmente pure a noi . Un succosissimo antipasto quello offerto dalla loro prestazione stasera, in attesa del grande ospite speciale di questa “notte magica”, già prontissimo salire sul palco a breve.
THE BLACK
L’artista pescarese Mario Di Donato (The Black) ci onora della sua presenza in questa notte speciale di Halloween a verona, prendendo il possesso del palco del Factory allo scoccare della mezzanotte, come da tradizione in queste serate magiche. Da molti anni or sono il celebre compositore musicale abbruzzese , (ma anche apprezzatissimo pittore e scrittore), si avvale anche della preziosa collaborazione dei validissimi Gianluca Bracciale alla batteria e Cristiano Lo Medico al basso, mentre The Black, invece, resta come sempre impegnato nel doppio ruolo di chitarrista/cantante. Per questa data speciale, unica esclusiva nel Nord Italia verrà (a sorpresa) incentrata tutta l’intera setlist sul nuovo album dei The Black, in uscita i prossimamente, intitolato “Ars Metal Mentis”,titolo in perfetto latino come da copione, lingua prediletta da sempre in tutti i suoi album del passato, Requiem compresi. La tematica religiosa è sempre molto presente e sentita nelle composizioni di Mario, e anche con questa nuova pelle non verrà fatta eccezione, dove vi è racchiusa l’essenza del suo doom crepuscolare, spirituale e viscerale, anche se ora proposto in modo più spinto . Quello che semmai ha impressionato maggiormente stasera in senso positivo, sono appunto queste nuove sonorità, molto più energiche e vigorose, rispetto alle più riflessive e compassate delle composizioni del passato. Essendo tutti brani nuovi e mai sentiti, diventa difficile e molto complicato memorizzarli e coglierne il significato individuale di ciascuno, ma intrattenendomi poi con il gentilissimo Gianluca Bracciale a fine concerto, mi è stato spiegato che l’intero lavoro è concepito e incentrato sul tema da cui ne’ trae il titolo, appunto L’ “Ars Metal Mentis”. E se i testi non sono mai stati scontati, certamente non lo poteva essere la nuova musica dei The Black, in cui oltre a spiccare il consolidato carisma e la classe cristallina di Mario, non restano certo inosservati o in secondo piano, gli apporti strutturali conferiti ai nuovi brani dati dai validissimi Gianluca alla batteria e Cristiano (precedentemente già citati), capaci di donare con la loro tecnica nuova linfa ..una vera e propria carica energetica e quella sfaccettatura dannatamente heavy/doom seventhies di matrice Sabbathiana, dove ha avuto inizio l’evoluzione di tutto. Un viaggio, quello in cui ci hanno condotto i The Black , di rara intensità emotiva, un “Mental Vortix” (per stare in sintonia Latina), durato per oltre un’ ora senza sosta, noia, prediche, interruzioni e perdite di tempo inutili, ma al contrario, fatto solo di tanta sostanza. I The Black sono oggi (come ieri) una dimostrazione reale di cosa voglia dire suonare con vera passione, umiltà, abnegazione, sacrificio e professionalità in Italia. Immortale Mario Di Donato! Lunga Vita