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Artwork
Potenzialità
Concept

L’impianto in altri termini è sempre di derivazione shoegazer, ma stavolta sono presenti influenze più legate alla new wave (in tutto il lavoro si sentono echi ed assonanze con i New Order).
Se l’introduttiva R.I.D.E. ci spiazza con la sua elettronica spinta, Future Love mette le cose a posto con il suo sound tipicamente anni 90, ed i riverberi tipici del loro stile. Fifteen minutes è un pezzo sghembo che ricorda i Primal Scream grazie all’utilizzo di bordate fuzz; Kill Switch è post punk nella ritmica, tanto da farci pensare ai primi Interpol. Si scosta dal lotto di canzoni Dial up, ballata folk onirica. Tra i brani più riusciti va citata End Game, rock song ottimamente arrangiata, parte piano per poi raggiunge l’apice nel folgorante finale chitarristico.
Il giudizio alla fine è più che positivo, per un gruppo storico che si è saputo col tempo gestire, trovando il giusto equilibrio in questo album, ricco di sfumature, ed un maggiore uso dell’ elettronica rispetto al passato.
I fan italiani potranno vederli live nel loro unico concerto fissato a Milano per il 4 febbraio.
Tracklist:
- R.I.D.E.
- Future Love
- Repetition
- Kill Switch
- Clouds of Saint Marie
- Eternal Recurrence
- 15 Minutes
- Jump Jet
- Dial Up
- End Game
- Shadows Behind the Sun
- In This Room