Score
ARTWORK
POTENZIALITA'
CONCEPT

Dopo gli studi di conservatorio, collabora con numerose orchestre e partecipa alle tourneè suonando nei più prestigiosi teatri sia italiani, (Bologna, Modena, Pisa, Firenze, Roma, Fabriano, Torino, Milano ecc.) che esteri (Buenos Aires, Cordoba, Rosario, Santiago del Cile, San Paolo, Belo Horizonte, Berlino ecc.). Ha partecipato alla Tournée dei Vent’Anni dell’Orchestra Giovanile Italiana diretta dal M° Daniele Gatti e con essa ha registrato un cd e un dvd prodotto da Rai Trade.
Dal 2006 al 2013 ha collaborato anche con l’Orchestra Giovanile “L. Cherubini” diretta dal M° R. Muti, con la quale ha partecipato all’inaugurazione del Festival Internazionale del Cinema di Roma, nelle edizioni dal 2007 al 2011 del Festival di Pentecoste di Salisburgo, alle edizioni dal 2006 al 2013 del Festival di Ravenna, alla registrazione dei dvd delle lezioni concerto del M° R. Muti e al concerto delle Vie dell’Amicizia 2011 a Nairobi.
Valentina può vantare numerose collaborazioni con artisti di spicco nel panorama italiano, dai Negramaro a Renato Zero, da Massimo Ranieri a Ron, e molti altri. Dopo questa vasta esperienza, decide che è giunto il momento di farsi sentire in solitaria.
Vede la luce così Ophelia, il suo disco di debutto uscito per Miraloop Records – Diamonds. Sette tracce, scritte e arrangiate da Valentina Marra in cui hanno partecipato Alessandro Quarta per la registrazione di Mankind, Luigi Botrugno (pianoforte in Ophelia), Eleonora Carbone (arpa celtica) e Alessandro Dell’Anna (tromba in Nemo).
Ophelia può sembrare a primo impatto un disco cupo, ma non lo è in realtà. L’inizio greve dell’opera porta l’ascoltatore ad un viaggio emotivo inizialmente faticoso, che diviene però sempre più lieve e arioso, in cui la luce traspare più forte mano a mano che le tracce si susseguono. Come dice la stessa Marra: “Questo album è un viaggio sonoro che scandaglia l’animo umano tessendone luci e ombre, in una trama di storie, che partono da ferite, da forme diverse di dolore. Mankind, umanità, apre la strada alle prime tracce in cui risuonano le fatiche dell’essere umano, l’illusione del benessere vuoto, la volontà di controllo della vita, l’immobilità della morte”.
Inutile dire che il gusto musicale che vige nell’album è di altissimo livello, con il curriculum di tutto rispetto che Valentina può vantare non ci si aspettava nulla di diverso. Un neoclassicismo strumentale che avvolge e dona sollievo, vivamente consigliato.
Tracklist:
- Mankind
- Oz
- In a box
- Dead calm
- Ophelia
- Univese
- Nemo