Dopo qualche anno di assenza dal nostro paese, ritornano in Italia i paladini dello Speed-Thrash mondiale, ovvero i canadesi EXCITER, accompagnati per l’occasione dai più classici Metallers inglesi ASOMVEL (inseriti come gruppo spalla ufficiale in questo lungo tour europeo), e con l’aggiunta per le due italiane date in programma, (Roma e Milano) dei veneti ADVERSOR, dediti invece a un genere molto più attinente con le sonorità aggressive e martellanti degli EXCITER! Il secondo appuntamento in questione, in programma e organizzato allo Slaughter di Paderno Dugnano, nonostante l’ostacolo della data infrasettimanale, ha registrato una buonissima affluenza di pubblico, che dopo un inizio un po’ stentato al nostro arrivo nelle prime ore serali, sono andate invece fortunatamente in crescendo, aumentando ed invertendo il trend iniziale a man mano che ci si addentrava nella fase “calda”, dando una risposta complessivamente incoraggiante a tutti quelli che si sbattono per potere realizzare questo tipo di eventi esclusivi è più di nicchia nel grande e vasto universo Metal!
ADVERSOR
Sono le 20:30 spaccate e in perfetto orario svizzero, quando i thrashers veneti ADVERSOR prendono possesso del palco. Il pubblico è ancora piuttosto scarsino purtroppo allo Slaughter quando i ragazzi iniziano a violentarci i timpani con il loro thrash/Speed “vecchia scuola” , di chiara estrazione tedesca, dove non è difficile scovare nel loro sound i rimandi ai loro idoli adolescenziali che vanno dai Kreator, Destruction ai Sodom per citarne alcuni di noti. Ma la maturità personale degli Adversor e’ cresciuta in modo esponenziale e di pari passo con quella artistica, e laddove il debutto “Rise To Survive” suonava un po’ “acerbo” e derivativo, con il recente secondo album “The End Of Mankind” hanno spazzato via ogni dubbio circa la loro credibilità in materia, anche da parte del più scettico di turno. Poco tempo stasera a loro disposizione per ovvi motivi, ma la mezz’ora concessa l’hanno sfruttata tutta e alla grande! Ottimo l’inserimento nella band del nuovo arrivato Ale Menegnini, calatosi subito nel ruolo del dimissionario Lele al basso, supportato nel compito dal prezioso lavoro del leader e fondatore Dado (voce/chitarra), da Filippo Parise alla chitarra e da Jacopo alla batteria (stasera davvero inarrestabile, scatenato e preciso come non mai)! “Psycho” , “The Fall”, “Rise” è un trittico da K.O. tecnico pugilistico senza appelli, in cui potenza, rabbia e tecnica la fanno da padrona! “Seven Years” e “Ignoble” continuano a mietere vittime sacrificali , come la conclusiva “The end” che pone fine al massacro! Sarà anche pure classicissimo thrash/Speed che non ha inventato nulla di nuovo quello che suonano gli Adversor, fatto in modo canonico e tradizionale finché volete … ma minchia se è efficace! Averne bands in Italia che lo suonano così bene e con questa attitudine!
ASOMVEL
Gli inglesi ASOMVEL, vengono inseriti di spalla in un contesto musicale che poca attinenza ha come genere con gli EXCITER, ma che ne accomuna la derivazione invece, di chiara matrice “Old School”, diretta e senza fronzoli, come lo sono le loro rispettive proposte musicali. In questo tour la sfortunata rock’n’roll band britannica, da sempre minata da cambi continui di line-up e da tragedie interne (vedi la morte prematura del leader fondatore e vocalist Jay-Jay Winter), ci presentano per l’occasione l’ultimo disco in ordine cronologico recentemente uscito , intitolato “World Shaker”, che non sposta minimamente gli equilibri e gli intenti del passato, ovvero far rivivere il mito dei Motorhead, rivisitandoli a modo loro, in una chiave più “dura” – Heavy/Speed. Il tutto è molto bello negli intenti, quanto eccessivo e plastificato.. Se da una parte si apprezzano le indubbie doti di Ralph Robinson (nipote del defunto Winter), bassista e cantante degli ASOMVEL, dall’altro canto non si può non negare un tentativo di imitazione esagerata di Lemmy Kilmister al limite del plagio, che una tribute band ne fa letteralmente un baffo! Prenderne spunto ed ispirazione è comprensibile, carino e simpatico, lo scimmiottamento invece non ha alcuna giustificazione, e il nostro amico lo imita in toto non solo musicalmente, ma anche attraverso il look, dai capelli alla barba a manubrio, alla cartucciera, ai pantaloni a zampa, con tanto di stivaletti con tacchetto orange tipicamente anni 70.. direi che tutto ciò e’ troppo e stona! Gli altri due elementi, lo storico chitarrista Lenny Robinson e il talentuoso Jani Pesanen alla batteria sono indiscutibilmente bravi e preparati, ma anch’essi finiscono inesorabilmente risucchiati in questo vortice, dove risultano tutti solo “belli da vedere”. Un vero peccato, perché i pezzi che tirano nella loro discografia c’è li hanno gli ASOMVEL, e anche stasera ne hanno ampiamente dato dimostrazione. “World Shaker”, “The Law Is The Law”, “Every Dog”,”Stone Cold Stare”, scorrono via piacevolmente, con una grande dose di energia, che se solo avessero avuto un briciolo in più di personalità avrebbero guadagnato sicuramente molti più punti. “Kamikaze”,title track del secondo e più riuscito disco degli ASOMVEL del lontano oramai 2009, chiude di fatti il loro show, seguita a razzo da “Full Moon Dog”, dirompente ed esplosiva, come in fondo lo e’ la verve dei tre anglosassoni, che certamente stasera non si sono risparmiati sul palco, con tanto impegno e dedizione, doti sempre encomiabili a prescindere dal gusto e dalle opinioni personali in merito.
EXCITER
Il mood che circolava insistentemente e prepotentemente in rete nei giorni antecedenti a questo evento era il seguente …”EXCITER senza John Ricci? No grazie!” Risposta .. “Sbagliato!”. Chi stasera si è invece sciroppato km su km per venire allo Slaughter e vedere Dan Beehler con Allan Johnson con il nuovo arrivato Daniel Dekay, sacrificando tempo e ore di sonno l’indomani, ha vinto in pieno la scommessa! Sono sempre stato (da buon nostalgico) un estimatore e fan del mitico e indimenticabile John Ricci, ma francamente ed oggettivamente, negli EXCITER attuali era diventato l’anello debole, andando spesso fuori tempo negli ultimi live visti e non avendo più quella determinazione e abnegazione che gli apparteneva in passato. Le cause possono essere molteplici... mancanza di stimoli, l’eta’ che avanza... chi più ne’ ha più bel metta, fatto sta che Il nuovo innesto alla chitarra, il già sopracitato Daniel Dekay, per quanto visto e sentito stasera, non ha fatto sicuramente rimpiangere più di tanto il grande ex assente fuoriuscito, sfoderando una prestazione perfetta, impeccabile e letale come le lame di un rasoio (per stare a tema “Heavy Metal Maniac”). Dan Beehler (sempre simpatico e disponibile) è il solito metronomo perfetto, batterista e vocalist navigato, incapace di sbagliare una sola nota, mettendoci la stessa passione e convinzione di trent’anni fa, il vero cuore pulsante del sound degli EXCITER! Allan Johson è invece un veterano e trascinatore unico, il classico animale da palco, un bassista ecclettico, tanto bravo con il quattro corde quanto nel calarsi nel ruolo di seconda voce a supporto di Dan. Si parte a razzo con “Violence & Force” e il delirio in sala inizia a prendere la sua forma più estrema, dove i fans più giovani danno vita a uno dei tanti poghi sin troppo esuberanti ed esagerati sotto il palco che si susseguiranno in continuazione fino a fine concerto , che talvolta renderanno difficoltosa la convivenza con chi vuole solo godersi lo spettacolo a pochi metri di distanza senza ricevere calci e pugni continuamente e gratuitamente. La mattanza continua inesorabile, ed ecco che ci vengono sparati in faccia, e senza alcuna pietà , altri due classici “Stand Up And Fight” e “Victim Of Sacrifice” , capaci di far vibrare anche le porte del locale per quanta rabbia possiedano ancora oggi! “Die In The Night” è un piccolo capolavoro estratto da “Unveiling The Wicked”, che ruggisce come un leone in gabbia, sputata fuori dalla voce aggressiva e radente di un Beehler davvero in grande spolvero fisco e vocale. “Iron Dogs” , “Rising Of The Dead” ed “Heavy Metal Maniac” sono un trittico da carneficina umana, che non lascia scampo o vie di fuga, come letale lo è l’accoppiata “Living Evil” e “Breakdawn The Walls”, dal bellissimo “Unvelling The Wicked”, tutto ciò prima di ritornare con “Black Witch”al primo album “Heavy Metal Maniac”, sul quale album è incentrato peraltro il tour celebrativo in questione e buona parte della scaletta . “Feel The Knife “ e “Pounding Metal “, mandano in subbuglio delirante ogni metalheads presente , creando nel ritornello del pezzo quasi una simbiosi con i connazionali ANVIL.. “Pounding Metal.. HM”!!! Prima del gran finale, il giovane Dekay ci da’ un altro saggio della sua bravura, producendosi in un assolo chitarristico di ottimo livello tecnico… ma è solo una tregua momentanea …Dan e’ già pronto dietro la sua batteria, in postazione per gli assalti finali …”Beyond The Gates Of Doom”, da “Long Live The Loud” e’ l’apripista dell’omonimo pezzo del medesimo suonato subito dopo in rapida sequenza. “World War III”, secondo copione (e scaletta), avrebbe l’intenzione e la parvenza di essere l’atto finale… ma è solo un’ ipotesi ben presto smentita dai fatti, perché noi non siamo ancora stanchi e sazi degli EXCITER, e quindi, dopo essere stati lungamente acclamati e incitati a gran voce, eccoci accontentati e serviti a dovere, con una rivisitazione al fulmicotone e roboante di “Iron Fist”, uno dei tanti classici dei leggendari e indimenticati Motorhead! Un concerto da antologia, d’altri tempi come si direbbe, come in fondo lo è la musica degli EXCITER, che con il loro Speed/thrash anni 80, sono riusciti nell’intento di riunire in una fredda ed umida serata di inizio Dicembre , almeno tre generazioni sotto un’unica bandiera e un solo credo.. quello del Metallo! Long Live EXCITER!
Un sentito grazie a tutto il gentilissimo staff dello Slaughter di Paderno Dugnano per averci ospitato, e in particolar modo a Max Iantorno e ad Apocalypse Extreme Agency promotrice/ organizzatrice dell’evento.
Alessandro Masetto