Golden Heir Sun – Holy The Abyss (Karma Conspiracy Records/Toten Schwan Records/La Speranza Records, 2019) di Giuseppe Grieco

L’unione fa la forza, si è sempre detto. E se la compagnia è buona, tanto meglio per il risultato. Seppure sia un progetto solista, in questo disco chiamato Holy The Abyss vi è la convergenza di tre menti, unite da un’unica idea, espressa in tre frome diverse. Ma andiamo con ordine. La proposta musicale Golden Heir Sun nasce dalla volontà di Matteo Baldi, chitarrista della band post metal WOWS che, seguendo l’istinto artistico, lo porta a sviluppare questo progetto in solitaria. Ma ecco che per la realizzazione dell’album lo raggiungono la ballerina Giulia Chiarantini e la grafica Elide Blind. Da…

Score

ARTWORK
POTENZIALITA'
CONCEPT

Voto Utenti : 4.6 ( 1 voti)
L’unione fa la forza, si è sempre detto. E se la compagnia è buona, tanto meglio per il risultato.

Seppure sia un progetto solista, in questo disco chiamato Holy The Abyss vi è la convergenza di tre menti, unite da un’unica idea, espressa in tre frome diverse. Ma andiamo con ordine.

La proposta musicale Golden Heir Sun nasce dalla volontà di Matteo Baldi, chitarrista della band post metal WOWS che, seguendo l’istinto artistico, lo porta a sviluppare questo progetto in solitaria. Ma ecco che per la realizzazione dell’album lo raggiungono la ballerina Giulia Chiarantini e la grafica Elide Blind.

Da questo sforzo intellettuale comune vede la luce Holy The Abyss, concept consistente in un solo pezzo di 20:22 minuti. Il punto nevralgico è la natura, vista come forza assoluta e padrona della nostra realtà, inarrestabile. L’uomo non può altro che accettare di essere una creatura di passaggio, e di conseguenza tendere alla riconnessione pacifica con la natura.

Il pezzo è meditabondo e malinconico, volutamente ripetitivo nella sua costante ricerca all’unità del tutto. Fondamentale è l’accompagnamento visivo, in cui i passi di danza di Giulia e le tetre immagini di Elide saldano la realtà sonora al concetto.

Impegnativo il giusto, questo lavoro risulta apprezzabile per la riflessione che ci porta ad affrontare, grazie alla bella commistione audiovisiva creata dai tre artisti.

Tracklist:

  1. Holy The Abyss


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Giuseppe Grieco

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