Animatronic – Rec (La Tempesta Dischi, 2019) di Paolo Guidone

Le sorprese non finiscono mai, si dice; e pare sia proprio vero. Chi avrebbe mai pensato infatti che Luca Ferrari, batterista dei Verdena, dopo i successi e la popolarità raggiunta col suo celebre gruppo, ritornasse sulla scena più underground  per stupirci con un altro progetto musicale dal nome Animatronic, cioè anima elettrica? E invece eccolo, il loro album d’esordio è REC, 15 brani rigorosamente strumentali che fondono assiemerock, metal, progressive, funk, un album che pare pensato per restituire un po’ di “libertà creativa” dopo le pressioni commerciali del progetto Verdena. Il trio è composto, oltre che da Ferrari, anche da…

Score

Concept
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Potenzialità

Voto Utenti : 3.8 ( 1 voti)
Le sorprese non finiscono mai, si dice; e pare sia proprio vero.

Chi avrebbe mai pensato infatti che Luca Ferrari, batterista dei Verdena, dopo i successi e la popolarità raggiunta col suo celebre gruppo, ritornasse sulla scena più underground  per stupirci con un altro progetto musicale dal nome Animatronic, cioè anima elettrica? E invece eccolo, il loro album d’esordio è REC, 15 brani rigorosamente strumentali che fondono assiemerock, metal, progressive, funk, un album che pare pensato per restituire un po’ di “libertà creativa” dopo le pressioni commerciali del progetto Verdena.

Il trio è composto, oltre che da Ferrari, anche da Nico Atzori al basso e dal bravo chitarrista Luca “Worm” Terzi, e nasce quale ineluttabile esito di una risalente amicizia personale e profonda stima reciproca, nonché comune interesse di rimettersi in gioco e tornare ad esplorare la musica, non solo suonarla e venderla.

Da un punto di vista tecnico potremmo dire che il vero protagonista dei 50 minuti del disco è la chitarra di Worm, che mostra tutto il proprio talento attraverso arpeggi, power-chords, assoli, legati, hammering, etc. un disco decisamente math-rock, come direbbero gli amanti della classificazione: un genere cioè non suonato col tipico schema rock delle battute in 4/4, ma con battute asimmetriche, generalmente in 7/8, che offrono un ritmo più incalzante ed aperto a sperimentazioni sonore tipo le dissonanze, spesso usate nel disco.

La batteria di Atzori è une vero rullo compressore, con interessanti stop & go e contro tempi, in particolare sul brano Fl1pper# sublimato poi dalle scale ascendenti e discendenti suonate con impressionante pulizia e velocità da Ferrari. Il brano 6sbarre S.A.S. richiama invece musicalità più tipiche del post-rock, sia nella struttura musicale che nella distorsione degli strumenti; In cubo, invece, è un brano pieno di atmosfera acid jazz – nu metal che ricorda da vicino i grandi Korn di Life is Peachy.

Un esordio davvero interessante per il progetto Animatronic questo REC, che esplora quasi tutti gli spazi compresi tra il post-rock più puro ed il progressive metal, nonché un album che ci sentiamo di consigliare a tutti coloro che stiano imparando a suonare la chitarra elettrica, per farsi un idea di quante cose si possano inventare su quelle semplici 6 corde elettrificate.

Una sorpresa davvero piacevole, dunque.

Per gli amanti del genere math-rock e progressive, invece, un disco da ascoltare obbligatoriamente.

Tracklist:

  1. Teddy Red & Jenny Ride
  2. Fl1pper#
  3. La7
  4. 6sbarre S.A.S.
  5. Formula
  6. Crossing
  7. Tin-Tin
  8. In Cubo
  9. GhostreK
  10. Zabran
  11. Seitan
  12. Fuori di Nastro
  13. Frank!?
  14. DCP
  15. Tronofobia


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Paolo Guidone

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