Dade City Days – Free Drink (Nesc’i Dischi, 2019) di Gianni Vittorio

I bolognesi Dade City Days pubblicano un nuovo album per la Nesc’i Dischi, un lavoro discografico molto accattivante che, senza perdere la loro indole shoegaze, vira verso coordinate synth pop. Le otto tracce di cui è composto il disco (molto allusivo il titolo Free Drink) sono un cocktail di suoni che possiamo accostare, con le dovute differenze, allo stile dei Depeche Mode e New Order. Se l’electro pop è presente nel brano di apertura (Old Fashioned), Hi Fi ci mostra il loro lato più darkeggiante, beat pulsanti e ritornello molto social; le chitarre di Mai Tai ci trasportano in…

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I bolognesi Dade City Days pubblicano un nuovo album per la Nesc’i Dischi, un lavoro discografico molto accattivante che, senza perdere la loro indole shoegaze, vira verso coordinate synth pop.

Le otto tracce di cui è composto il disco (molto allusivo il titolo Free Drink) sono un cocktail di suoni che possiamo accostare, con le dovute differenze, allo stile dei Depeche Mode e New Order.
Se l’electro pop è presente nel brano di apertura (Old Fashioned), Hi Fi ci mostra il loro lato più darkeggiante, beat pulsanti e ritornello molto social; le chitarre di Mai Tai ci trasportano in territori più oscuri che mostrano influenze post-punk. I testi sono principalmente riflessioni su temi giovanilisti, come in Manhattan ( “E quindi usciamo da dopo le due, perché da lucidi non riusciamo più e per amarci abbiamo bisogno di un Bracardi per amarcord”); mentre il brano finale (Daiquiri) contiene una citazione ad un classico di Venditti (Notte prima degli esami).

Nel complesso Free Drink risulta essere un album più commerciale, grazie a delle linee melodiche più marcate rispetto al passato, ma nello stesso tempo risulta piacevole e con dei ritornelli obiettivamente magnetici.

Tracklist:

  1. Old Faschioned
  2. Long Island
  3. Hi-Fi
  4. Astro pop
  5. Mai Tai
  6. Manhattan
  7. French 75
  8. Daiquiri


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Gianni Vittorio

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