Score
ARTWORK
POTENZIALITA'
CONCEPT

Dopo un periodo tutto sommato breve, si sentono pronti e presentano al pubblico Eclipses From The Duat, il loro disco di debutto, che esce in formato digitale e anche su vinile, in due colorazioni, nero e bordeaux, quest’ultima limitata a cento pezzi, grazie allo sforzo congiunto tra le due etichette italiane Epidemic Records e Shove Records (che coprono Italia e tutto il Mondo) e la danese Rakkerpak Records (che gestisce l’uscita in Danimarca).
Il disco è composto da sei tracce e ci ricorda che, per fortuna, non è necessario superare la mezzora di minutaggio per rendere di ottima qualità un album. Infatti Eclipses From The Duat dura 24 minuti tirati, ma li vale tutti, e anche di più.
Il genere che meglio definisce l’opera dei Fierce è il post black metal, seppure a mio avviso la parte black sia quella preponderante tra le due, anche se di poco. L’intro strumentale spiccatamente atmosferica Dawn on the River Styx fa da perfetta apertura a V.I.T.R.I.O.L., in cui i cinque musicisti scaricano tutta la loro malevolenza, tra voci graffianti e strutture compositive intricate. Non è un disco davvero forsennato, si punta molto sulle atmosfere create da rallentamenti (La Maison Dieu), riff taglienti e rimandi esoterici (The Burning Wheel Ω).
Il risultato dei Fierce è più che positivo, grazie al sapiente connubio tra tecnica e suggestione, in cui la produzione delle tracce ha avuto di sicuro molta importanza. Eclipses From The Duat è un disco che saprà mettere d’accordo fan provenienti da diversi lati della musica estrema, sia in territorio tricolore che all’estero.
Tracklist:
- Dawn on the River Styx
- V.I.T.R.I.O.L.
- The Ruins of a Dying Kingdom
- La Maison Dieu
- The Burning Wheel Ω
- Snake and Lion