Score
ARTWORK
POTENZIALITA'
CONCEPT
Dopo un contratto per la Mother Fuzzers Records di Berlino, un tour in Italia e in Europa e infine la pubblicazione dell’EP BeLOW, il gruppo nel 2017 muta di formazione, e registrano Litanìa per la Retro Vox Records presso il Big Pine Creek Studio di Parma.
La formazione non è l’unica cosa ad essere cambiata nel tempo. Innanzitutto, viene abbandonato l’inglese ed entra in gioco l’italiano, ed è questa una scelta molto azzeccata, poiché la nostra lingua ben si presta per i canti di Litanìa. Anche lo stile ha subito una modificazione: smussati gli angoli, si è approdati ad un blues rock sporcato dal garage.
Tutti i suddetti cambiamenti sono ben accetti, perché il disco è un lavoro solido e riuscito. Non eccessivamente lungo, heavy ma non troppo, curato nei suoi (grezzi) particolari, l’album è un ascolto godibile e versatile, su questo incidono anche l’uso delle tastiere, che alleggeriscono molto la struttura dei brani in cui sono presenti (vedasi La Nebbia per rendersene conto), e la sua divisione a metà, facilmente intuibile dai due brani-cesoia Antifona e Ad Libitum.
In questa dimensione del giusto mezzo Litanìa riesce sia come strumento propedeutico per chi volesse avvicinarsi a questo genere musicale, sia nel suo compito primario di ascolto vero e proprio. La formula si può certamente migliorare, ma per ora c’è di che essere soddisfatti.
Tracklist:
1. Antifona
2. Litanìa
3. Coscienza
4. La nebbia
5. Ad Libitum
6. Pozzo d’argilla
7. Salvataggio
8. Prospettiva