Score
ARTWORK
POTENZIALITA'
CONCEPT

Il disco si alterna continuamente tra sonorità rock contemporanee e strumentazione moderna e solida, poi ogni tanto all’improvviso si sente invece una comparsata di sano stoner stile Sabbath e compaiono i fumi e le luci da live dei Deep Purple. Un secondo dopo siamo nuovamente nel contemporaneo. È molto strano questo sfasamento continuo ma piace e funziona.
Il disco sembra essere scritto in una notte oscura in una grotta ai confini del mondo, come se i nostri fossero entrati perdendo cognizione dello spazio e del tempo e ne fossero usciti con il disco in mano. Lover è il brano di maggiore impatto dell’album soprattutto per la tenuta ritmica e per le vocalità. Spicca però anche Black Night Show che si stacca in parte dal mood complessivo degli altri brani presentandosi come più oscuro e vicino alla cara e vecchia elettronica ’80.
Veramente un buon lavoro, curato e costruito bene in ogni suo dettaglio. Unico punto se vogliamo “negativo” probabilmente il disco in studio non riesce a tenere testa alla stessa tracklist presentata dal vivo con tutti i boost che un live può dare ad un sound già bello aggressivo nella sua versione “pulita”.
Tracklist:
- The Future
- Vanity
- Black Night Show
- Eden
- Light Vibrations
- Chemical Days
- Lover