Il Silenzio Delle Vergini – Fiori recisi [(R)esisto Distribuzione/I Dischi Del Minollo/Audioglobe, 2020] di Mr. Wolf

Saper dire cosa sia Fiori Recisi è estremamente complesso, forse molto più facile partire da cosa NON E’. Sicuramente non è un disco e nello specifico non è un disco da Spotify o piattaforme simili, sicuramente non è un disco da live generalista su un palco qualsiasi, ma altra cosa che sicuramente non è, uno svarione intellettualistico senza capo ne coda. Spesso mi è successo di dovermi trovare di fronte a dischi che quasi come riempitivo per poter avere un numero traccie sufficiente facevano comparire qua e la delle brevissime traccie di solo parlato mezzo poetico inserito qua e…

Score

ARTWORK
POTENZIALITA'
CONCEPT

Voto Utenti : 4.4 ( 1 voti)
Saper dire cosa sia Fiori Recisi è estremamente complesso, forse molto più facile partire da cosa NON E’.

Sicuramente non è un disco e nello specifico non è un disco da Spotify o piattaforme simili, sicuramente non è un disco da live generalista su un palco qualsiasi, ma altra cosa che sicuramente non è, uno svarione intellettualistico senza capo ne coda.

Spesso mi è successo di dovermi trovare di fronte a dischi che quasi come riempitivo per poter avere un numero traccie sufficiente facevano comparire qua e la delle brevissime traccie di solo parlato mezzo poetico inserito qua e la tra brani veri e propri.

Questo non vale per Fiori Recisi, perché qui si può vedere e riconoscere con chiarezza un progetto completamente diverso e totalmente orientato in un ottica meta-musicale e non semplicemente citazionale.

Il Silenzio Delle Vergini elabora e comprime sonorità molto interessanti, sperimentali (ma non al confine dell’insopportabile) con una sorta di filo conduttore legato alla New Wave o New Age più composta che si mescola con testi (quasi esclusivamente parlati e narrativi) che ben si fondono con l’animo del progetto stesso.

Resta sicuramente una certa ambiguità e una non immediata ricezione del progetto, tuttavia forse spingendo il lavoro globale della band verso una dimensione maggiormente visiva e magari abbinando il lavoro musicale ad una forte collaborazione con un regista visionario si potrebbe giungere ad un prodotto maggiormente evocativo e qualificato dalla realizzazione magari di un corto molto estetico che accompagni l’intero disco.

Un consiglio di ispirazione per i sound della band è quello di rifarsi al videoclip capolavoro diretto da Romain Gavras per il brano Gosh di Jamie XX.

Tracklist:

  1. Non ho più paura
  2. Cuore di farfalla
  3. Mental code
  4. Radici di paradiso
  5. Necessità
  6. Cenere
  7. Gambino
  8. Fiori recisi
  9. Il treno dei desideri


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