Score
Artwork
Potenzialità
Concept
I Paradise Cove sono un duo francese, che da pochi mesi si sta facendo conoscere per avere pubblicato il loro primo album, un vero esordio, visto che non è stato preceduto da alcun EP, come invece spesso accade. Prodotto dalla sempre onnipresente Cold Transmission Records, Dead End è un disco che si inserisce perfettamente nel filone post-punk/dark, di matrice divisioniana. E seppur compatto come sound, il mood sembra un po’ ripetitivo, a differenza degli arrangiamenti, sicuramente di buon livello.
Si parte con Butterfly, post punk classico, con chitarre taglienti e ambientazione tetra; Escape si fa notare per il suo basso pulsante che dona ritmica all’esecuzione rock; con Alone si varcano territori più oscuri, a volte gotici, qui il mood risente delle influenze dark/wave anni ’80. In Slave (la top song del lotto) il ritmo è rallentato, il cantato si fa più suadente, e nel complesso l’architettura sonora è più melodica; i riff chitarristici ricordano i primi Interpol. Forse l’essere derivativi rende il loro lavoro meno appetibile all’ascoltatore medio. Nella seconda parte si percepisce un’atmosfera ancora più claustrofobica ed oscura, come in Fanatic, brano dall’andamento nervoso e narcolettico.
In conclusione la band si presenta con un lavoro interessante, ma nulla aggiunge alla scena post-punk attuale.
Tracklist:
- Butterfly
- Excited
- Escape
- Alone
- Inside
- Slave
- The Others
- Fanatic
- Lost
- Dead End