Road Syndicate – Smoke (Autoproduzione, 2020) di Mr. Wolf

Come il disco parte ci si trova catapultati in un torrido pomeriggio d’agosto in qualche assolatissimo terreno del sud degli Stati Uniti dove si sta svolgendo un maxi raduno/rodeo, energumeni in sbracciato Jeans lanciano fiammate dai barbecue sparsi qua e là. Poi arriva Drifting e in questo trip si vede arrivare il generale Lee in slowmotion che in continuo testacoda alza un polverone incredibile dal quale compare la ormai vietatissima bandiera sudista. Queste le prime impressioni di Smoke…. Ma non fermiamoci qui. Non si tratta di semplice rockaccio per sudisti gonfi di birra, qui c’è vera potenza, struttura, elaborazione,…

Score

ARTWORK
POTENZIALITA'
CONCEPT

Voto Utenti : 1 ( 1 voti)
Come il disco parte ci si trova catapultati in un torrido pomeriggio d’agosto in qualche assolatissimo terreno del sud degli Stati Uniti dove si sta svolgendo un maxi raduno/rodeo, energumeni in sbracciato Jeans lanciano fiammate dai barbecue sparsi qua e là.

Poi arriva Drifting e in questo trip si vede arrivare il generale Lee in slowmotion che in continuo testacoda alza un polverone incredibile dal quale compare la ormai vietatissima bandiera sudista.

Queste le prime impressioni di Smoke…. Ma non fermiamoci qui.

Non si tratta di semplice rockaccio per sudisti gonfi di birra, qui c’è vera potenza, struttura, elaborazione, una chitarra solista con i contro e tonnellate e tonnellate di consapevolezza chitarristica.

Forse è vero, per fare il vero rock’n roll, quello che fa ballare a prescindere basta veramente un solo accordo, forse è ancora più vero che per arrivare al cuore del blues basta veramente una voce e un battito di mani (questa è una cit di Jack White nel super documentario It Might get Loud).

Ma va anche detto che quando le cose vengono fatte come dio comanda e tutte le cose sono curate nei dettagli lo si sente eccome.

Turning to smoke, ad esempio che è una ballad semi acustica dal sapore countrieggiante dimostra senza arroganza quanto versatile sia la band e quanti scenari limitrofi al classico hard rock la band sia capace di cavalcare quando vuole. Ciò vale sia per la parte strumentale che per la capacità di controllo e dinamicità della voce. (Incuriosirebbe a tal proposito sentire qualcosa di leggermente più oscuro).

Sono facilmente riconoscibili gli ascolti dei mostri storici che hanno influenzato la band, partendo da un chiaro sound fedele all’epico Appetite for Destruction.

Veramente un gran disco che stupisce sia stato partorito in Italia. Complimentissimi.

Tracklist:

  1. Why
  2. Drifting
  3. Get Away
  4. Smoke
  5. Not Coming Back
  6. Voodoo Queen
  7. Out Of My Head
  8. Silent Scream
  9. Do You Love Me?


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