Mimica – Barriera Relativa [(R)Esisto Distribuzione, 2020] di Paolo Guidone

Dalla Valtellina ci giunge una nuova proposta del panorama indie rock italiano che noi di Relics Controsuoni abbiamo ascoltato per voi. Si tratta dei Mimica e del loro album di esordio intitolato Barriera Relativa: un EP di 5 brani anticipato dal singolo Incubo nel febbraio 2020, quest’ultimo scritto e suonato in collaborazione col rapper Guzman. Sin dai primi minuti di ascolto saltano agli occhi, pardon, alle orecchie, i tre elementi caratterizzanti la musica del quartetto valtellinese dei Mimica: l’energia, la curiosità sperimentale e… la confusione. I mimica infatti suonano una musica potente e abbastanza pulita nell’esecuzione, segno di una…

Score

Potenzialità
Concept
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Voto Utenti : 3.7 ( 1 voti)
Dalla Valtellina ci giunge una nuova proposta del panorama indie rock italiano che noi di Relics Controsuoni abbiamo ascoltato per voi.

Si tratta dei Mimica e del loro album di esordio intitolato Barriera Relativa: un EP di 5 brani anticipato dal singolo Incubo nel febbraio 2020, quest’ultimo scritto e suonato in collaborazione col rapper Guzman.

Sin dai primi minuti di ascolto saltano agli occhi, pardon, alle orecchie, i tre elementi caratterizzanti la musica del quartetto valtellinese dei Mimica: l’energia, la curiosità sperimentale e… la confusione.

I mimica infatti suonano una musica potente e abbastanza pulita nell’esecuzione, segno di una buona tecnica di base dei 4 artisti, con riff di chitarra e batteria davvero interessanti, soprattutto nei brani Senza Fine e Scegli Il Numero; anche la voce e i testi non sono male, seppur entrambi con ampi margini di miglioramento.

Ascoltando i 5 brani dell’EP Barriera Relativa è possibile spaziare su vari generi musicali ed influenze più o meno dirette di gruppi quali Soundgarden, Subsonica, Bluvertigo e addirittura il Rap/Hip-Hop di Guzman: senza dubbio ciò palesa una discreta cultura musicale dei Mimica ed una loro volontà di emancipazione dalla netta categorizzazione commerciale, per presentare un lavoro “nuovo” e che sia indie nel senso originario del termine.

La curiosità è la più importante caratteristica umana, come si sa, e soprattutto dell’Arte ne è l’essenza, ma quando essa è eccessiva rischia di tramutarsi in una sorta di bulimia conoscitiva, cioè immagazzinare il maggior numero di nozioni possibili senza avere il tempo di comprenderle e sedimentarle a dovere: questo genera, evidentemente, confusione.

E’ cosa ardua, per esempio, trovare un sincero legame espressivo tra gruppi come i Soundgarden e Guzman, o i Subsonica, ciascuno con una chiave di lettura radicalmente diverso dall’altro: è possibile farlo, per carità, ma difficilissimo e solo chi ha talento da vendere e le idee ben chiare sul proprio registro comunicativo può riuscire in questo intento.

I Mimica hanno del talento, è vero, ma manca (ancora) una loro piena consapevolezza identitaria per poter osare simili voli interpretativi.

Un gruppo interessante dunque, che ha però ancora molto da lavorare sulla propria meta artistica, sulla loro finalità comunicativa. La strada è ancora lunga per far davvero parlare di se, ma il tempo e il potenziale sono sicuramente dalla loro parte.

Tracklist:

  1. Senza fine
  2. Scegli il numero
  3. Come ho sempre fatto
  4. Incubo
  5. Indelebile


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Paolo Guidone

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