AC/DC – Power Up (Columbia Records / Sony Music Australia, 2020) di Paolo Guidone

  Il fulmine è da sempre presagio di tempesta, di bruta energia che può scagliarsi su di noi e per questo, quando ne vediamo uno, scappiamo. Ebbene, Angus Young e soci non avrebbero potuto scegliere un simbolo migliore per la loro storica band poiché, vi assicuriamo, l’ultimo album degli AC / DC è energia pura, una tempesta rock che si abbatte impietosa su chiunque si trovi a portata di amplificatore e che non potrà, dunque, sottrarsi allo spasmo ritmico che le proprie membra ne subiranno. Power Up è il titolo dell’ultimo capolavoro della mitica band australiana, è anche questo…

Score

Concept
Artwork
Potential

Voto Utenti : 4.5 ( 3 voti)

  Il fulmine è da sempre presagio di tempesta, di bruta energia che può scagliarsi su di noi e per questo, quando ne vediamo uno, scappiamo.

Ebbene, Angus Young e soci non avrebbero potuto scegliere un simbolo migliore per la loro storica band poiché, vi assicuriamo, l’ultimo album degli AC / DC è energia pura, una tempesta rock che si abbatte impietosa su chiunque si trovi a portata di amplificatore e che non potrà, dunque, sottrarsi allo spasmo ritmico che le proprie membra ne subiranno.

Power Up è il titolo dell’ultimo capolavoro della mitica band australiana, è anche questo titolo non poteva essere più azzeccato.

Le 12 tracce che compongono l’album Power Up sono un vero è proprio viaggio catartico nel mondo del Rock, quello con la R maiuscola, che ci emancipa da tanta mediocrità che troppo spesso, purtroppo, sentiamo in giro: un disco in somma che ci ricorda cosa è il Rock e perché sarà sempre fondamentale per la musica contemporanea.

Il marchio di fabbrica degli AC / DC è udibile sin dalle primissime note: la voce in falsetto urlato di Brian Jhonson e i riff  sincopati e incalzanti dell’ormai iconica Gibson SG “Diavoletto” di Angus Young, suonata rigorosamente senza effetti, come si addice ai Rockers di razza, tranne ovviamente l’indispensabile e venerabile overdrive ed un latente riverbero.

Questo album significa molto per gli amanti del rock, in quanto non solo rappresenta un ottimo lavoro da ascoltare e riascoltare allo sfinimento, ma soprattutto è carico anche di profondo significato umano che, probabilmente, ne costituisce la principale chiave di ispirazione.

E’ infatti il primo album dopo la scomparsa del mitico co-fondatore della band Malcom Young, degnamente sostituito dal nipote Stevie alla chitarra, nonché il ritorno “ripulito” del batterista Phil Rudd e infine – o soprattutto – dal ritorno al microfono del leggendario Brian Jhonson, brevemente sostituito per un un problema di acufene da un altro grande del genere rock: il grande Axl Rose.

La sintonia tra Angus ed il nipote Stevie è incredibile, le due chitarre si intrecciano e si abbracciano appassionatamente senza mai una sbavatura; la batteria palpita sicura ed energica come il cuore di un guerriero sul limitare dello scontro.

I brani che ci sentiamo di evidenziare maggiormente sono l’energico singolo di lancio Realize, la cavalcata ritmica offerta da Kick You When You’re Down, e la sincopata esplosione rockeggiante di Code Red.

Alcuni potrebbero obiettare che forse si tratti di un disco bello ma “già sentito”, nel senso che sia troppo aderente al genere classico degli AC/DC: una tale affermazione non sarebbe del tutto maliziosa, ma bisogna riconoscere che per gli amanti del genere ed in particolare per gli amanti degli AC/DC questo album è una vera è propria bomba.

Si dice che nei momenti difficili, come è quello attuale, ci si rifugi spesso in ciò che offra sicurezze e punti di riferimento: anche solo per tali ragioni il disco Power Up degli AC/CD rappresenta per tutti una certezza, poiché merita di essere considerato uno dei pochi veri “fulmini di energia” che hanno illuminato il plumbeo cielo di questo 2020.

Perciò… casse a tutto volume: Power Up!

 

Track list:

01. Realize (03:37)
02. Rejection (04:06)
03. Shot In The Dark (03:05)
06. Witch’s Spell (03:42)
07. Demon Fire (03:30)
08. Wild Reputation (02:54)
09. No Man’s Land (03:39)
10. Systems Down (03:12)
11. Money Shot (03:05)
12. Code Red (03:31)


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Paolo Guidone

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