Bring Me The Horizon – Post Human: Horror Survival (RCA Records, 2020) di Francesco Sermarini

Vedere nella sua completezza la storia dei Bring Me The Horizon può scatenare in chiunque diverse reazioni: chi li ha sempre disprezzati, chi adora tutt’ora il loro primo periodo metalcore e prova un profondo senso di tradimento per l’evoluzione che hanno voluto intraprendere e, infine, chi invece continua a trovare interessante il percorso intrapreso dai nostri da quel Sempiternal in poi, disco che fu un vero e proprio punto cardine all’interno della carriera musicale dei BMTH. Se ci è permessa una piccola incursione della nostra personale considerazione sul gruppo di Oliver Sykes e soci, non nascondiamo una certa ammirazione…

Score

Artwork
Concept
Potenzialità

Conclusione : Tamarro calibrato

Voto Utenti : 4.45 ( 1 voti)

Vedere nella sua completezza la storia dei Bring Me The Horizon può scatenare in chiunque diverse reazioni: chi li ha sempre disprezzati, chi adora tutt’ora il loro primo periodo metalcore e prova un profondo senso di tradimento per l’evoluzione che hanno voluto intraprendere e, infine, chi invece continua a trovare interessante il percorso intrapreso dai nostri da quel Sempiternal in poi, disco che fu un vero e proprio punto cardine all’interno della carriera musicale dei BMTH.

Se ci è permessa una piccola incursione della nostra personale considerazione sul gruppo di Oliver Sykes e soci, non nascondiamo una certa ammirazione per il rischio che hanno avuto intenzione di intraprendere decidendo di cambiare totalmente le carte in tavola. In dischi come That’s The Spirit e Amo hanno dimostrato di essersi spostati verso un alternative rock/metal contaminato da continui inserti elettronici, soluzione certamente non rivoluzionaria e, anzi, facilmente stucchevole se non gestita bene. Per fortuna i Bring Me The Horizon hanno sempre dimostrato un certo gusto nelle composizioni delle canzoni, dovuto alla presenza nel gruppo di Jordan Fish il quale è capace di inserire in maniera organica e non forzata partiture elettroniche che riescono ad arricchire le altre parti strumentali, donando nuova linfa vitale e tridimensionalità.

Questo Post Human: Survival Horror è il primo di quattro nuovi ep che i BMTH dovrebbero rilasciare nel corso di poco tempo e con il quale dovrebbero esplorare per bene tutte le contaminazioni che hanno fatto proprie nel corso del tempo. Partiamo già con il presupposto che se la qualità di queste nuove fatiche si allinea con quella dimostrata con questo Survival Horror allora siamo già in una botte di ferro. L’ep è composto di nove tracce che riescono a mantenere per quasi tutta la sua durata un buon tiro, portando l’ascoltatore spesso a non riuscire a stare totalmente fermo durante la fruizione.

Con la tripletta Dear Diary, Parasite Eve e Teardrops veniamo accolti subito da una sfilza di chitarre granitiche e trascinanti, beat contorti e ritornelli impossibili da non canticchiare. I punti più alti però arrivano successivamente: Kingslayer, in collaborazione con le Babymetal, è un overdose di nu metal misto a j pop che stranamente funziona e ti fa venire voglia di pogare, mentre Ludens, già presente nella colonna sonora del gioco Death Stranding, presenta una campionatura elettronica sporca e distorta che cattura subito l’attenzione fino al crescendo finale.

Non si tratta di un lavoro perfetto, infatti il feat con le Nova Twins nel brano 1×1 è certamente sottotono rispetto ad altri presenti (nonostante la canzone in sé sia godibile), mentre la finale One Day the Only Butterflies Left Will Be in Your Chest as You March Towards Your Death è una sorta di ballad dalle vaghe tinte gotiche ma poco inspirata e che chiude il disco in modo floscio. Nonostante questi due principali difetti, questo nuovo lavoro dei Bring Me The Horizon riesce ad intrattenere molto bene, risultando anche una delle migliori uscite del gruppo da diverso tempo in quanto più contenuta e senza allungamenti non necessari.

Tracklist:

  1. Dear Diary
  2. Parasite Eve
  3. Teardrops
  4. Obey (feat. Yungblud)
  5. Itch For The Cure (When We Will Be Free?)
  6. Kingslayer (feat. Babymetal)
  7. 1×1 (feat. Nova Twins)
  8. Ludens
  9. One Day The Only Butterflies Left Will Be In Your Chest As You March Towards Your Death (feat. Amy Lee)


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Francesco Sermarini

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