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Potenzialità
Concept
Arrivano dalla Bielorussia questi Molchat Doma, band post punk con all’attivo già tre album, l’ultimo appena uscito – Monument – ripercorre la scena russian wave, ricco di citazioni, dal nostalgico suono anni ’80 ai suoni più sintetici ed elettronici tipici del synth-pop.
L’opener Utonut’ è un classico esempio di electro-rock dalla ritmica punkeggiante. Tutt’altra atmosfera si respira invece con Discoteque, brano dalle chiare influenze dance (i paragoni con i New Order si sprecano); con No mesho si attraversano territori post punk minimalisti. Le assonanze cureiane rappresentano un’altra delle coordinate del loro sound (Otveta net). Questo forse è il loro limite, non essersi liberati del tutto da un certo derivatismo.
Ma allo stesso tempo va segnalato il livello di certi testi che compongono alcune canzoni, come ad esempio Udalil tvoy nomer, le cui parole rimandano alla situazione post socialista ed alle vicende del popolo bielorusso. Da citare anche la stupenda cover art, che fa intuire la loro passione per il vintage e le architetture sovietiche.
I tre bielorussi, grazie in particolare al supporto della nuova etichetta (Sacred Bones) hanno finalmente varcato i confini nazionali per diventare uno dei gruppi più interessanti del panorama post punk europeo.
Tracklist:
- Utonut’
- Obrechen
- Discoteque
- Ne Smeshno
- Otveta Net
- Zvezdy
- Udalil Tvoy Nomer
- Leningradskiy Blues
- Lubit’ I Vypolnyat’