Nothing – The Great Dismal (Relapse Records, 2020) di Francesco Sermarini

 Dopo quell’enorme perla luccicante che risponde al nome di Tired of Tomorrow, gli americani Nothing si sono aggiudicati, a buon diritto, un posto d’onore fra i paladini dello shoegaze contemporaneo, insieme ad altri ottimi esponenti come i DIIV o i Cloakroom. Il successivo Dance on the Blacktop era sempre un disco molto pregevole nel quale i nostri si avvicinavano di più ad influenze mybloodyvalentiniane che in passato, ma rimaneva comunque sotto l’ottimo lavoro svolto in passato. L’attenzione per questo The Great Dismal era alta, in quanto convinti che sarebbe uscito un album degno di nota ma comunque desiderosi di…

Score

Artwork
Concept
Potenzialità

Conclusione : La grande tristezza è arrivata

Voto Utenti : 3.4 ( 1 voti)

 Dopo quell’enorme perla luccicante che risponde al nome di Tired of Tomorrow, gli americani Nothing si sono aggiudicati, a buon diritto, un posto d’onore fra i paladini dello shoegaze contemporaneo, insieme ad altri ottimi esponenti come i DIIV o i Cloakroom. Il successivo Dance on the Blacktop era sempre un disco molto pregevole nel quale i nostri si avvicinavano di più ad influenze mybloodyvalentiniane che in passato, ma rimaneva comunque sotto l’ottimo lavoro svolto in passato.

L’attenzione per questo The Great Dismal era alta, in quanto convinti che sarebbe uscito un album degno di nota ma comunque desiderosi di sapere se Dominic Palermo e soci fossero riusciti ad alzare l’asticella rispetto al precedente Dance in the Blacktop. Già dall’iniziale A Fabricated Life ogni timore muore sul nascere, con una traccia che apre il disco con toni e melodie così malinconiche da essere capaci di far intenerire anche chi possiede un cuore di pietra, facendo così partire il disco in modo ottimo. Quello che verrà dopo non fa altro che suscitare gioia nell’ascoltatore, con il susseguirsi di tracce come Say Less, April Ha Ha e Catch a Fade che risultano immediatamente orecchiabili e dal tiro irresistibile.

In The Great Dismal, i Nothing riescono a creare tappeti sonori nei quali le chitarre la fanno da padrone, con un quantitativo d’effetti che distorcono e alterano i suoni per creare uno spazio rumoroso, nel quale perdersi facendoci guidare dalla voce astratta di Palermo, in grado di dare una marcia in più ad ogni singola traccia. The Great Dismal è un disco ottimo per perdersi nel senso puro della malinconia, un ascolto che viaggia fra la pacata tristezza e la dolcezza che un genere come soltanto lo shoegaze riesce a regalare.

 

Tracklist:

  1. A Fabricated Llife
  2. Say Less
  3. April Ha Ha
  4. Catch a Fade
  5. Famine Asylum
  6. Bernie Sanders
  7. In Blueberry Memories
  8. Blue Mecca
  9. Just a Story
  10. Ask the Rust


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Francesco Sermarini

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