UK: concerti ed eventi live oltremanica potrebbero tornare a giugno

 

Grandi eventi live, concerti e nightclub potrebbero tornare in Inghilterra a partire da giugno se la roadmap del governo per uscire dal blocco andasse secondo i piani. Il primo ministro Boris Johnson ha annunciato il 22 Febbraio il suo piano per revocare le restrizioni sul coronavirus, definendo una tabella di marcia in quattro fasi che il paese dovrà seguire per tornare “alla normalità”. Secondo Johnson, il governo “punterà a rimuovere tutti i limiti legali al contatto sociale” entro il 21 giugno. Prima di allora, l'”hospitality” all’aperto, con la riapertura di pub e ristoranti all’aperto nelle fasce serali, potrebbe essere avviata il 12 aprile, mentre quella “indoor” a seguire il 17 maggio. Quest’ultima data potrebbe coincidere anche con quella della ripartenza degli eventi dal vivo, anche se potrebbero essere ancora necessarie capacità limitate e allontanamento sociale.

Se i test governativi dovessero convergere sulla data del 17 maggio, i grandi eventi e gli stadi  potranno riaprire con limiti di capacità: fino a 10.000 partecipanti dovrebbero essere consentiti negli spazi esterni in cui è  possibile il distanziamento, o fino a 4.000 persone, o 50% di capacità negli stadi; Gli eventi al chiuso saranno consentiti fino a 1.000 persone o al 50% di capacità (a seconda di quale sia il più piccolo sia per esterni che per interni).

Dopo il 21 giugno, il governo spera di revocare tutte le restrizioni ai contatti sociali, con grandi eventi e spettacoli finalmente consentiti. Tuttavia, la tabella di marcia è subordinata al fatto che l’Inghilterra superi quattro test: il successo del lancio del vaccino, l’efficacia dei vaccini, il modo in cui l’NHS sta affrontando l’attuale tasso di infezione e qualsiasi potenziale minaccia derivante da nuove varianti.

Mark Davyd, del Music Venue Trust, ha affermato che la roadmap ha dato all’organizzazione il via libera per iniziare “ad immaginare come faremo rinascere la musica Live nei locali e come sviluppare il lavoro per riappropriarci della nostra scena musicale domestica”.

La scorsa settimana (16 febbraio), il Primo Ministro ha affermato che test rapidi potrebbero aprire la strada alla riapertura di locali notturni e teatri. Johnson ha suggerito che i test “rapidi” potrebbero essere utilizzati per aiutare “quelle parti dell’economia” che non sono state in grado di aprire i battenti l’anno scorso.


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Giovanni Cionci

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