COREHUM: il nuovo singolo, “Let Me See”

Formato in Brasile, Corehum porta con sé tutta la visceralità degli anni ’60 e ’70 fino ai giorni nostri. La band ha appena pubblicato il singolo “Let me see” su tutte le piattaforme di streaming. I Corehum portano oggi un panorama differenziato con la dovuta e notevole potenza sonora. Rivivi il rock n roll e l’heavy metal e riporta gli anni ’70 con tocchi contemporanei.

I testi del brano sono stati ispirati dalla prima delusione amorosa che Adelmo, cantante, compositore e uno dei fondatori della band ha avuto nella sua vita per amare una ragazza che non poteva amarlo, perché le piacevano le ragazze e per essere transgender. La canzone si chiama “Let me see” per due motivi, uno perché il musicista sognava di poter vedere come la sua amata e perché è un nome legale e soggettivo.

Nonostante il considerevole periodo di esistenza, la band è entrata in vigore circa un anno fa, debuttando in un set completamente autoriale. Prima di allora, mentre si immergono in solide composizioni, godevano di tributi a riferimenti classici, dai Beatles ai Black Sabbath.

Corehum ha un’incredibile versatilità nell’esecuzione di jam, con improvvisazioni rock n roll estremamente puriste e variazioni virtuose che si riferiscono al jazz e alla musica classica.

La voce di Adelmo Henrique porta lo sporco dissoluto del rock degli anni Settanta, un mix della densità di Ozzy Osbourne con potenti acuti di Ian Gillan. Marcus Aliano porta visceralmente lo strumento iconico del genere, la chitarra. Gli acuti proclamati da una Gibson SG portano la rinascita di un’eredità costruita oltre 40 anni fa. Leandro Carvalho (basso) ed Ewerton Gonçalves (batteria), completano la band ed è ferma e graduale, combinando elementi di peso e classe dalle cucine dell’heavy metal e del rock tradizionale.

Al momento, la band sta lavorando alla produzione e alla registrazione del loro primo album in studio, che presenta un set vigoroso con riferimenti elevati.

Ascolta qua “Let me see”: https://song.link/s/3n7rFIbTPAHfF0MEDq33Br


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Arianna Govoni

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