CORRADO RUSTICI/Interfulgent

Non ha bisogno di molte presentazioni, Corrado Rustici: basta semplicemente buttare un occhio alla lista di collaborazioni con artisti di fama internazionale (solo per citarne alcuni, Aretha Franklin, Herbie Hancock, Whitney Houston, Elton John, Elisa, Ligabue, Andrea Bocelli, senza dimenticare il pluriennale sodalizio con Zucchero) per capire l’importanza di Corrado nel panorama musicale italiano. Eppure, dopo 40 anni di onorata carriera, c’è ancora voglia di stupire. Non bastasse il suo ruolo di produttore, l’immensa abilità con la chitarra, unita ad un notevole genio creativo hanno portato l’artista napoletano ad esplorare mondi sempre nuovi, già fin dagli esordi negli anni…

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Non ha bisogno di molte presentazioni, Corrado Rustici: basta semplicemente buttare un occhio alla lista di collaborazioni con artisti di fama internazionale (solo per citarne alcuni, Aretha Franklin, Herbie Hancock, Whitney Houston, Elton John, Elisa, Ligabue, Andrea Bocelli, senza dimenticare il pluriennale sodalizio con Zucchero) per capire l’importanza di Corrado nel panorama musicale italiano.

Eppure, dopo 40 anni di onorata carriera, c’è ancora voglia di stupire. Non bastasse il suo ruolo di produttore, l’immensa abilità con la chitarra, unita ad un notevole genio creativo hanno portato l’artista napoletano ad esplorare mondi sempre nuovi, già fin dagli esordi negli anni ‘70, con i Cervello prima e con i Nova poi, gruppi fondamentali nel panorama progressive rock italiano. E’ lo stesso Rustici a definirsi “transmoderno”, capace cioè di fare in modo che la sua “voce”, rappresentata da una sonorità unica di chitarra, ottenuta anche grazie all’uso di un particolare tipo di pedale, riesca ad inserirsi in un contesto musicale più contemporaneo, influenzato da elementi di musica elettronica, fusion e progressive.

L’ultimo album, “Interfulgent”, non fa eccezione in questo senso: in un ideale percorso cominciato con il precedente album “Aham”, la chitarra di Corrado ci prende per mano e, in un’atmosfera forse un po’ più cupa, ci conduce in un futuro in cui è la luce infine a prevalere (la stessa parola “interfulgent” significa in latino “splendono attraverso”), una luce come messaggero di tempi migliori, una luce simbolica, dietro la quale si staglia la possibilità di trascendere l’oscurità socio-culturale che ci circonda, per citare lo stesso artista.
La copertina, sublime opera del bravissimo Michal Karcz, riesce perfettamente nell’intento di introdurre l’ascoltatore in questo viaggio.

E così, dopo una sorta di intro “di riscaldamento” racchiusa nella prima traccia Halo Drive, Night of the Jackal, il primo singolo ufficialmente rilasciato, appare come una danza ritmata in cui si amalgamano in continuazione una parte più calda, rappresentata dall’uso della chitarra elettrica, ed una invece più cupa, riprodotta tramite tastiere e sintetizzatori, sapientemente utilizzati da Alex Argento (Icefish), alla sua prima collaborazione con Rustici, ma con il quale mostra un certo feeling compositivo.

Il viaggio prosegue con The Man from Yorkshire, ballad dedicata espressamente ad Allan Holdsworth, uno tra i più influenti e importanti chitarristi di musica fusion e jazz rock, passando per l’energica e positiva Black Swan, fino ad Anna, permeata da un certo mood malinconico, 3 tracce tra di loro piuttosto differenti, ma che condividono un magistrale lavoro dei due musicisti all’opera, il culmine del quale è rappresentato dalla title track, in cui la ricerca della perfezione nel singolo arrangiamento è quasi maniacale.

Ancora più sperimentale e apprezzato quanto fatto per Khetwadi Lane (in cui compare il Synthaxe – il già citato Holdsworth fu pioniere di questo strumento) e ZuZu Blues, che evoca lontani paesaggi africani. A chiudere l’album The Waters of Enceladus e G. On a Sunny Day, in cui ancora una volta tastiere, chitarra, pedali e synth si mixano in perfetta armonia, creando un effetto da “altro mondo” ed infondendo nell’ascoltatore una sempre maggiore certezza: quella luce di speranza, davanti a noi, non è poi così lontana.

Tracklist:
1. Halo Drive
2. Night of the Jackal
3. The Man from Yorkshire (Dedicated to A.H.)
4. Black Swan
5. Anna
6. Interfulgent
7. Khetwadi Lane
8. ZuZu Blues
9. The Waters of Enceladus
10. G. On a Sunny Day

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Alessandro Guglielmelli

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