Giunti al secondo album (pubblicato con la Sub pop), la band canadese torna a rallegrarci con le sue canzoni divertenti e scanzonate. Le direttrici sono sempre pop/punk con una deviazione che si avvicina al garage/surf.
Già dal primo pezzo – Tyler – si sente “odore” di Pavement, sicuramente tra i padrini musicali dei Kiwi jr.; seguono due brani dalle melodie immediate (Undecided Voters e Maid Marian’s Toast), con riff e chitarrine jangly molto gradevoli.
Verso metà strada, però, il ritmo forsennato si calma un attimo, e ci godiamo un pop/country morbido e accattivante (Only here for a haircut). Con quella sua armonica iniziale risulta essere il miglior pezzo del lotto.
Lo stile sbilenco e punk-rock emerge ancor di più nella title track (Cooler returns), quasi un omaggio ai primi Strokes. Schizzi chitarristici, ritmo da balera, si trovano anche nella bella Omaha. Inoltre l’impianto sonoro risulta ben arrangiato ed il sound molto solido.
L’immediatezza è il focus di questo giovane gruppo di Toronto, che ha sfornato un altro bel disco a un anno di distanza da Football money, il loro esordio discografico.
Insomma un inno alla gioia, che in questo periodo è un vero toccasana.
Tracklist:
- Tyler
- Undecided Voters
- Maid Marian’s Toast
- Highlights Of 100
- Only Here For A Haircut
- Cooler Returns
- Guilty Party
- Omaha
- Domino
- Nashville Wedding
- Dodger
- Norma Jean’s Jacket
- Waiting In Line