XIU XIU: Oh No

Ogni nuova uscita degli americani Xiu Xiu equivale ad una roulette russa: non sai mai a cosa vai incontro. Nei suoi vent’anni di carriera, Jamie Stewart si è distinto per una produzione musicale fuori da ogni schema possibile, mischiando l’art rock con l’elettronica, il post punk più languido, il pop più barocco possibile e così via. Chiunque conosca anche solo un minimo l’artista, sa molto bene come questo metta letteralmente la sua psiche a nudo, descrivendo la sua malinconia in maniera tanto criptica nei testi quanto destabilizzante nel suo modo di cantare, unico a dir poco. Per una persona…

Score

Artwork
Concept
Potenzialità

Conclusione : Ricerca di collaborazioni

Voto Utenti : 4.9 ( 1 voti)

Ogni nuova uscita degli americani Xiu Xiu equivale ad una roulette russa: non sai mai a cosa vai incontro. Nei suoi vent’anni di carriera, Jamie Stewart si è distinto per una produzione musicale fuori da ogni schema possibile, mischiando l’art rock con l’elettronica, il post punk più languido, il pop più barocco possibile e così via.

Chiunque conosca anche solo un minimo l’artista, sa molto bene come questo metta letteralmente la sua psiche a nudo, descrivendo la sua malinconia in maniera tanto criptica nei testi quanto destabilizzante nel suo modo di cantare, unico a dir poco.

Per una persona così tanto sensibile come Stewart, l’attuale pandemia globale ha provocato uno stato mentale alienante e opprimente, come per tante altre persone. Proprio da questa situazione straordinaria di totale mancanza di contatto e isolamento nasce OH NO, un tentativo di esorcizzazione per l’artista di trovare conforto attraverso la collaborazione con altri musicisti, creando a conti fatti un disco di duetti. Leggendo la lista dei partecipanti, non si può fare a meno di pensare che Stewart si sia voluto accerchiare di anime simili alla sua: Sharon Van Etten, Liz Harris, Angus Andrew, Chelsea Wolfe e la lista va avanti.

Parlare ed analizzare OH NO non è certamente facile (come per qualsiasi altro lavoro degli Xiu Xiu d’altronde), ma la parola che riecheggia maggiormente una volta finito l’ascolto è stanchezza. Il maggior difetto dell’album sta probabilmente nella tracklist troppo corposa: 16 tracce per quasi un’ora di musica, tracce le quali spesso si assomigliano al punto tale di fondersi e far nascere nell’ascoltatore un senso di déjà vu.

Esempio di questo possono essere The Grifters, Goodbye For Good o It Bothers Me All The Time, canzoni molto oscure e a tratti ambient, con il nostro Stewart il quale canta in modo sfinito e debole, come se provenisse dal fondo di un pozzo oscuro.

Portato alla luce questo unico difetto del disco, il resto della produzione è costellato da piccole perle le quali brillano di luce propria. Rumpus Room con il suo ritmo distorto e malato ma trascinante, la cover di One Hundred Years dei Cure porta l’ossessiva schizofrenia del brano originale su un altro livello, I Cannot Resist e il suo piano il quale riesce ad essere dolce nella sua tristezza e infine il dream pop egregio di A Bottle of Rum.

OH NO è un disco dalle diverse sfaccettature, capace di esplorare diversi generi ma ripetitivo in molti suoi momenti. Probabilmente se fosse stata dimezzata la tracklist staremmo parlando di un disco godibilissimo, ma la sua natura collaborativa in un periodo storico come questo fa apprezzare l’idea che vi è dietro la sua realizzazione.

Tracklist:

  1. Sad Mezcalita ft. Sharon Van Etten
  2. I Cannot Resist ft. Drab Majesty
  3. The Grifters ft. Haley Fohr
  4. Goodbye for Good ft. Greg Saunier
  5. OH NO ft. Susanne Sachesse
  6. Rumpus Room ft. Liars
  7. Fuzz Gong Fight ft. Angela Seo
  8. I Dream of Someone Else Entirely ft. Owen Pallett
  9. One Hundred Years ft. Chelsea Wolfe
  10. A Classic Screw ft. Fabrizio Modonese Palumbo
  11. It Bothers Me All The Time ft. Shearwater
  12. Saint Dymphna ft. Twin Shadow
  13. Knock Out ft. Alice Bag
  14. A Bottle of Rum ft. Liz Harris
  15. ANTS ft. Valerie Diaz


Commenti

Francesco Sermarini

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Click here to connect!