THE ARISTOCRATS: FREEZE! Live in Europe 2020

Se state cercando un modo per placare la fame di concerti in un anno particolarmente avaro di esibizioni, la soluzione potrebbe essere quella di affidarvi al supergruppo The Aristocrats e al loro nuovo album FREEZE! Live in Europe 2020, registrato in Spagna l’anno scorso poco prima degli eventi pandemici.

Più che un concerto sui generis, si potrebbe considerare questo live quasi come un’unica jam session: l’esiguo numero di tracce (6), per una durata totale di poco più di 1 ora, fa capire come al virtuosissimo trio faccia particolarmente piacere perdersi fra i vari generi, passando dal rock al jazz, dal prog alla fusion, dal folk al flamenco, saltando da un’improvvisazione all’altra, con grande gioia del pubblico presente.

Del resto, basta guardare la composizione della band: Guthrie Govan (Asia, Steven Wilson) alla chitarra, Marco Minnemann (Kreator, Paul Gilbert) alla batteria (paperella di gomma inclusa) e Bryan Beller (Joe Satriani, Steve Vai) al basso, in poche parole tre mostri sacri della musica, un trio dall’immensa bravura e dall’inesauribile talento.
Talento che si mostra immediatamente dalle primissime battute di D Grade F*ck Move Jam, un mix di rock, blues e fusion dal sapore molto anni ‘70, e di Spanish Eddie, che, come dice il titolo, prende ispirazione dal sound iberico (flamenco in primis) e trasporta il pubblico attraverso i generi più disparati.

Le prime 2 tracce, estratte dal quarto album in studio “You Know What…?”, riscaldano velocemente gli animi e le cose non possono che migliorare con When We All Come Together, veloce, ritmata, dal sound molto western, perfetta per un contesto di festa in campagna. L’esibizione è fin qui perfetta: il pubblico assorbe ogni singolo passaggio, ogni assolo, ogni improvvisazione quasi fosse un evento intimo, dedicato a pochi.

The Ballad of Bonnie and Clyde riporta un po’ di sacralità all’evento, cosa abbastanza particolare se si pensa che la canzone nasce in realtà come risposta da parte di Beller – è lui ad aver composto originariamente la canzone – per il furto di strumenti ai suoi danni, opera di una coppia di ladruncoli (Bonnie & Clyde, appunto). La vetta più alta dell’album in termini di pathos e coinvolgimento probabilmente arriva con Get It Like That, traccia di stampo marcatamente prog-metal e dalla notevole durata di quasi 20 minuti, al cui interno troviamo un notevole assolo di Minnemann come rispettoso omaggio al collega Neil Peart, batterista dei Rush, scomparso proprio durante il tour degli Aristocrats. 

A chiudere il live ci pensa la meravigliosa Last Orders, il cui inizio soft, caratterizzato da un mood apparentemente malinconico, prende per mano il pubblico, ormai incantato in religioso silenzio, immergendolo in un’atmosfera ovattata, in cui la singola nota sembra prendere forma solida, per poi sfociare in un’atmosfera gioiosa e di festa, grazie alla svolta jazz che prende la canzone e che sancisce la fine di un concerto davvero impressionante.

In sintesi, “FREEZE! Live in Europe 2020” è l’ennesima dimostrazione di cosa possono fare insieme 3 personaggi come Govan, Minnemann e Beller, dotati di straordinario talento, alternato ad un sano spirito goliardico. Un must per i fan degli Aristocrats, un’ottima opportunità, invece, per chi ancora non avesse avuto modo di conoscerli.

E se questo report non vi bastasse, potete sempre dare un’occhiata ai nostri live report, QUI e QUI!

Tracklist:
1. D Grade F*ck Move Jam
2. Spanish Eddie
3. When We All Come Together
4. The Ballad of Bonnie and Clyde
5. Get It Like That
6. Last Orders

THE ARISTOCRATS online: OFFICIAL SITE – FACEBOOK – INSTAGRAM – TWITTER

Commenti