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Potenzialità
Concept
I Flyying Colours arrivano alla pubblicazione del loro secondo album, Fantasy Country, dopo un lungo periodo passato in tour con artisti del calibro di Jesus and Mary Chain e Johnny Marr, quindi in controtendenza rispetto alle bands del momento che hanno spesso fatto uso della rete per farsi conoscere.

Il nuovo titolo giunge a ben 5 anni dal loro debutto “Mindfullness” (2016, AC30). La ricetta è un mix di rock shoegaze con influenze dreamy, sonorità rarefatte e feedback elettrificati.
Goodtimes è un classico brano di genere, dinamico quanto basta, mentre Big mess usa delle chitarre più taglienti, ed il ritornello rimane subito impresso in testa; in Ok freschezza e melodia rendono immediato il sound, mentre It’s real ricorda gli ultimi DIIV, per via delle guitars dense e liquide. Qua e là i F.C. sembrano osare qualcosina in più, specie nella parte centrale dove si cercano sonorità più sperimentali (White knukles), ma tutto rimane dentro le coordinate indie-rock.

Dal punto di vita canoro nelle maggior parte delle canzoni si alternano voci maschili e femminili, che risultano molto ben calibrate.
Tra i gruppi del filone revival shoegaze sembra essere uno dei più interessanti, perché meno derivativi e più originali nelle soluzioni soniche. Quindi auguriamo una lunga e fruttuosa carriera ai ragazzi australiani.

- Tracklist
- Goodtimes
- Big Mess
- OK
- It’s Real
- White Knuckles
- Eyes Open
- This One
- Boarding Pass