MANEGRAM: Ynglingaättens Öde

di Chiara Papi I lupi svedesi sono tornati. A distanza di tre anni dal precedente album Fornaldarsagor, iMånegarm tornano a calcare la scena con un nuovo album dal titolo Ynglingaättens Ödepubblicato il 15 aprile 2022 via Napalm Records. Un concept album che ci porta all'interno delle fredde atmosfere nordiche che rievocano leantiche saghe e i miti scandinavi, un viaggio sonoro composto da 9 tracce compresa la bonustrack TheWolfheart versione inglese della seconda traccia intitolata Ulvhjärtat, nonchéprimo singolo estratto dall'album, accompagnato dal video musicale pubblicato sul canaleYouTube dell'etichetta Napalm Record e realizzato dalla Svartna Film. Seguito dal singolo Ensnaraavguld e…

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di Chiara Papi

I lupi svedesi sono tornati. A distanza di tre anni dal precedente album Fornaldarsagor, i
Månegarm tornano a calcare la scena con un nuovo album dal titolo Ynglingaättens Öde
pubblicato il 15 aprile 2022 via Napalm Records.


Un concept album che ci porta all’interno delle fredde atmosfere nordiche che rievocano le
antiche saghe e i miti scandinavi, un viaggio sonoro composto da 9 tracce compresa la bonus
track TheWolfheart versione inglese della seconda traccia intitolata Ulvhjärtat, nonché
primo singolo estratto dall’album, accompagnato dal video musicale pubblicato sul canale
YouTube dell’etichetta Napalm Record e realizzato dalla Svartna Film.

Seguito dal singolo Ensnaraavguld e dal relativo video, una suggestiva ballata che anticipa
la nota melodica e malinconica che contraddistingue la base dell’intero album, caratterizzata
dalla voce di Lea Grawsiö Lindstrom (figlia della voce dei Månegarm Erik Grawsiö), e
Stridsgalten ultimo singolo pubblicato in ordine di tempo che vede la partecipazione di
musicisti del calibro di Jonne Jarvela (Korpiklaani), Robse Dahn (Equilibrium) e Par Hulkoff.

Apre l’album Freyrsblod, un brano che cerca di portare subito in superficie le radici Black del
gruppo, con riff potenti, freddi e una batteria che arriva come un colpo ben assestato, la voce di
Erik è graffiante, con qualche accenno di scream che fa da intro ai cori, preludio di un cantato
più pulito.


Si continua poi con Ulvhjärtat dal sapore più melodico, che introduce dei primi fraseggi di
violino che spesso compaiono in questo ultimo album.
Si procede poi con Adils Fall dove riff di chitarra potenti e virtuosi si alternano alla voce di Erik,
che ancora cerca di far risalire le radici black della band, senza tralasciare il lirismo pagano che
costituisce l’album, confermato dal successivo Ensnaraavguld, una ballata melodica e
malinconica come il testo che la caratterizza, dove le voci di padre e figlia si incontrano per
narrare la storia di un’antica saga norrena, ed il cantato, questa volta pulito, viene cadenzato e
accompagnato dalla batteria e da riff di chitarra puliti e precisi.

Si riprende il ritmo paganfolk con Stridsgalten, che già dalle prime note segnala
l’inconfondibile presenza tra gli altri, di Jonne Jarvela, e di quel folk ritmico ed incalzante che
strizza l’occhio all’humpa finlandese.
Pagane black-metal si fondono nelle due tracce successive Aunssoner e VittaVettr, incisive
e con un cantato aggressivo e profondo, che esprime tutta l’essenza dei Månegarm e ci riporta
indietro di qualche album.

In direzione di arrivo troviamo la seconda ballata dell’album Hagkomstavettliv, che vede la
partecipazione di Ellinor Videfors, voce femminile già nota ai fans della band, che già aveva
prestato il suo contributo all’album del2019 Fornaldarsagor e all’album omonimo del 2015
Månegarm.


Chiude questo viaggio musicale The Wolf heart bonus track e versione inglese della traccia
numero due Ulvhjärtat“.

La band di Erik Grawsiö è artefice di un interessante lavoro di scrittura che caratterizza sia i testi
che la parte strumentale. L’album evoca atmosfere musicali riconducibili ad un pagan-metal che
affonda le sue radici nel black più classico, con un occhio di riguardo al folk che caratterizza
alcuni passaggi astici con melodie che creano dei potenti paesaggi sonori.

Gli elementi Black metal sono presenti nel sottobosco sonoro di questo album, anche se
ascoltandolo si può notare la scelta stilistica e musicale di dare spazio ad elementi melodici che
virano inevitabilmente verso sonorità pagan metal piuttosto classiche sebbene molto potenti e
suggestive.

L’album ha una tensione musicale continua, nonostante vi siano tracce dal sapore più melodico,
l’attenzione rimane sempre alta, e il coinvolgimento è assicurato.


In conclusione, a metà di questo difficile 2022 i Månegarm ci propongono un lavoro musicale
ben fatto e strutturato, che forse non risponderà in pieno alle aspettative dei puristi dei loro
primi lavori, ma che sicuramente soddisferà le aspettative di chi aspettava un ritorno in pieno
stile vichingo.

Tracklist:
01. FreyrsBlod
02. Ulvhjärtat
03. AdilsFall
04. EnSnaraAvGuld
05. Stridsgalten
06. AunsSöner
07. VittaVettr
08. HågkomstAvEttLiv
09. TheWolfheart (EnglishVersion)


Line-up:
ErikGrawsiö–voce,basso
MarkusAndé–chitarra
JacobHallegren–batteri


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Paolo Guidone

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