SEPTIC FLESH: Modern Primitive

di Luca Battaglia. Il 20 maggio i Septic Flesh hanno rilasciato il loro undicesimo full-lenght Modern Primitive sotto etichetta Nuclear Blast. Facciamo subito una premessa fondamentale: il disco per essere apprezzato ha bisogno di un ascolto piuttosto immersivo e a tratti impegnativo. Come di consueto la band ellenica preme a tavoletta sul pedale del lato narrativo, Modern Primitive non è certo un'eccezione. Snocciolando i brani del disco ci si rende conto fin da subito che le melodie prendono la forma di un'epopea musicale, quasi una metal opera, con tanto di sezione orchestrale. Quest'ultima ha un ruolo tutt'altro che marginale,…

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di Luca Battaglia.

Il 20 maggio i Septic Flesh hanno rilasciato il loro undicesimo full-lenght Modern Primitive sotto etichetta Nuclear Blast. Facciamo subito una premessa fondamentale: il disco per essere apprezzato ha bisogno di un ascolto piuttosto immersivo e a tratti impegnativo. Come di consueto la band ellenica preme a tavoletta sul pedale del lato narrativo, Modern Primitive non è certo un’eccezione.

Snocciolando i brani del disco ci si rende conto fin da subito che le melodie prendono la forma di un’epopea musicale, quasi una metal opera, con tanto di sezione orchestrale. Quest’ultima ha un ruolo tutt’altro che marginale, spinge ed enfatizza ogni riff, a nostro parere ostacolando non poco la disinvoltura dell’ascolto, costringendo a stare sempre sul pezzo per non perdersi qualche passaggio fondamentale.

Il comparto vocale del buon Spiros Antoniou è una lama affilatissima che penetra attraverso i saliscendi delle chitarre e la sezione dei fiati sinfonici, rendendo meno smussate certe tonalità, che a tratti risulterebbero troppo epiche e pompose.

La band di Attica sembra aver ritrovato lo smalto dei fasti passati, l’album ci rapisce, ci inghiotte e poi ci rigurgita in una spirale di cattiveria e death metal sinfonico.

Tutto questo è un incastro perfetto che si annoda a doppio filo con la sezione proposta da “Krimh” dietro le pelli. Quest’ultimo si conferma di una precisione e di una efferatezza rara, specie per quanto riguarda la sezione delle grancasse, che scandiscono il tempo e la cadenza delle chitarre.

Parlare di ogni singolo pezzo nella loro singolarità sarebbe un delitto per il complesso del disco ma, se si vuol avere subito una infarinatura di cosa ci aspetta, vi consigliamo di dare un ascolto alla stupenda Hierophant. Un pezzo di rara bellezza per precisione, ritmica e di una affascinante contorsione uditiva, tra melodia e cattiveria di una caratura altissima.

Passando alle conclusioni finali per noi di Relics, Modern Primitive è un disco molto più che valido, non certo un ascolto per neofiti, ma per chi sa apprezzare il death metal sinfonico a forti tinte tecniche e virtuosismi strumentali e compositivi è un must-have imperdibile.

Promossi a pieni voti!

Septic flesh – “Modern Primitive”

Release Date: 20.05.2022

via Nuclear Blast Records

Tracklist:

1. The Collector
2. Hierophant
3. Self-Eater
4. Neuromancer
5. Coming Storm
6. A Desert Throne
7. Modern Primitives
8. Psychohistory
9. A Dreadful Muse

Line up:

Sotiris Vayenas – chitarra

Spiros “Seth” Antoniou – voce, basso

Christos Antoniou – chitarra

Kerim Lechner – batteria


Commenti

Chiara Papi

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