Alle OGR di Torino ieri abbiamo visto la performance dell’unica data italiana di Kay Tempest, performer, rapper, writer, voce riconosciuta delle inquietudini giovanili che ha vinto numerosi premi per le sue opere poetiche, narrative e musicali (Leone d’argento nel 2021 alla Biennale Teatro di Venezia)
Il concerto si è svolto in una location gremita dal grande fascino post industriale, con il pubblico che ha ricambiato con empatia la cantante e poetessa inglese. Il repertorio ha coperto l’ultimo album “the line is a curve” ed anche grandi classici tra cui People’s faces e Europe is lost.
Il suo saluto alla folla con la mano sul cuore rimarrà nella memoria del Torino Jazz Festival.
Nel pomeriggio l’esibizione di Trixie Whitley, giovane cantante, batterista, bassista, tastierista e autrice di talento, già front-woman del gruppo di culto Black Dub di Daniel Lanois e figlia del songwriter Chris Whitley
L’artista belgo-americana ha coinvolto il pubblico per la voce potente, interpretando canzoni di grande impatto quali Touch e Breath you in my dream.
Vi lasciamo agli scatti di Ettore Castellani