LUPPOLO IN ROCK
DAY 2- LEPROUS-MOONSPEEL-FLESHGOD APOCALYPSE-NOVEMBRE-SHORES OF NULL
Purtroppo, il lieto fine del primo giorno di questa nuova edizione 2022 del Luppolo In Rock e’ venuto meno strada facendo, nel senso che poco dopo la fine dell’esibizione di Jorn, con un annuncio via microfono e a sorpresa da parte di un portavoce dello staff del Luppolo , dove si annunciava che il concerto degli headlinear di questa seconda giornata, ovvero i capostipiti del movimento doom death scandinavo Katatonia, veniva cancellato all’ultimo minuto a causa di uno sciopero interno delle compagnie di volo europee in questi giorni roventi di fine luglio, che hanno creato un fastidioso disagio e delusione comprensibile nella circostanza specifica. Inutile sottolineare che in questa giornata, erano molti i fans accorsi appositamente per l’unica data italiana dei Katatonia… ma… la perfetta ed efficace organizzazione del Luppolo non si è persa d’animo e vi ha subito posto rimedio, spostando i Leprous sul punto più alto del bill, e i Moonspeel co-headlinear, con maggior spazio di tempo per entrambe le bands, rispetto alla scaletta originale! Inoltre, sono riusciti nell’ impresa miracolosa di inserire in extremis gli umbri Fleshgod Apocalypse, che non faranno rimpiangere troppo la defezione improvvisa dei Katatonia. In una giornata che tutto sommato, (per la piega sfortunata che stava prendendo), inizia tra i migliori auspici, con ben tre band italiane quindi ad alternarsi in rapida successione, gli Shores Of Null, i Novembre, e i già citati Fleshgod Apocalypse. A chi, e a tutti coloro invece, a cui non e’ stato gradito questo “cambio forzato”, veniva data la possibilità di un rimborso intero del biglietto.
SHORES OF NULL
Fa un caldo assurdo, con il sole che picchia duro, quando al nostro ingresso sul palco infuocato delle Colonie Padane stanno già suonando i romani Shores Of Null, dediti ad doom/death Metal molto oscuro e melenso, a tratti gotici, che risulta essere un po’ pesante da digerire proposto in questa fascia pomeridiana e alla luce del sole. Sicuramente ci sanno fare gli Shores Of Null, e visto il nutrito numero di fans sottopalco (capaci anche di sfidare queste temperature proibitive), hanno dimostrato di avere pure un buon seguito. Non conoscevo minimamente questa band, ma tuttavia non ho provato scossoni o sussulti importanti nella loro proposta musicale, sicuramente raffinate e ricercata, ma di contro troppo monotematica e soporifera, dove manca quel qualcosa che ti fa sussultare. L’ ottimo vocalist Davide Straccione (affiancato dalla special guest Elisabetta Marchetti ), non passa certo innoservato, così come il duo chitarristico Giaccari/Colace, ben affiatato e coeso. Gli Shares Of Null, hanno presentato in questa occasione speciale tutto il loro nuovo album, intitolato “Beyond The Shores “(On Death On Dying). Certamente in un contesto ambientale e climatico più consono, sapranno esprimere meglio la potenzialità della loro proposta.
NOVEMBRE
Tocca ora ai ben più conosciuti e famosi colleghi romani Novembre, capitanati dal catanese frontman Carmelo Orlando, cercare di ravvivare gli animi, e dare uno scossone di energia alla giornata! Posizionati per secondi, penalizzati anch’essi dal caldo torrido e dalla luce del giorno, e con album all’attivo intrisi di Doom/Gothic con tematiche cimiteriali e decadenti, sono tuttavia riusciti ad essere maggiormente coinvolgenti e calorosi dei loro concittadini, non annoiando quasi mai, ma anzi, al contrario, dando vita ad un live di grande impatto ed intensità. I Novembre giocano “facile” con i loro cavalli di battaglia classici da “Nostalgiaplatz “ alla conclusiva “The Dream Of The Old Boals”, ma anche “Australia” , “Umana” e “Love Story” hanno lasciato il segno. In evidenza una sezione ritmica strepitosa, con un Yuri Croscenko funambolico dietro le pelli. Uno show essenziale e senza fronzoli, ma anche di grande sostanza dei Novembre, che risultano promossi a pieni voti!
FLESHGOD APOCALYPSE
Terza ed ultima band italiana in programma, i Fleshgod Apocalypse, o meglio ancora, la band che ha salvato il culo a tutti, perché non è da tutti accettare di suonare all’ultimo minuto, in sostituzione di una band come i Katatonia, che erano forse i più attesi da più in questa giornata con i Moonspeel! L’eccellente quintetto di Vampiri umbro, dedito a un symphonic Metal che sconfina nel Black/Death, ha superato questa prova in modo magistrale, attraverso uno show impeccabile, sia dal punto di vista scenografico che musicale! Come più volte ribadito in precedenza, anche per i Fleshgod Apocalypse , la luce del giorno, il caldo e il sole, non sono i migliori alleati e non sono certo la giusta cornice ideale per la loro proposta horrorifica, ma se hai stoffa e talento, sono tutte cose assecondabili e facilmente superabili! Nonostante il poco tempo a loro disposizione, in una scaletta che proponeva solo otto brani, riescono ad estrarre dal loro cilindro vecchie gemme come “The Violation”, che ben figurano accostate alle più recenti “Monnalisa” , “No” e “Sugar”. Il sipario si chiude con “The Forsaking”, dove i Vampiri possono rientrare nella loro bara felici ed appagati, tra meritati applausi ed ovazioni! Era la seconda volta che li vedevo dal vivo e credo che dopo questa ennesima conferma, ci sarà sicuramente una terza …e come si suol dire… “ non tutti i mali vengono sempre per nuocere”.
MOONSPEEL
I Portoghesi son tornati verrebbe da dire… già … perché i Gothic metallers di Lisbona, puntualmente, quando programmano un tour europeo in concomitanza con l’uscita di un nuovo album, fanno tappa fissa nel nostro paese! E quale occasione migliore può esser mai se non venirci a farci visita dopo ben tre anni di assenza forzata per la pandemia, e per promuovere l’ultimo album “Hernitage” (uscito nel 2021)? Il Luppolo In Rock non si è certo fatto tanto pregare ne fatto sfuggire la ghiotta occasione, sapendo bene quanto sono amati e seguiti in Italia i Moonspeel, (assicurandosi l’esclusiva per l’unica data italiana in programma). Che dire… Fernando Ribeiro & Co. si presentano in forma smagliante e puntualissimi come da programma, pronti a colpirci al petto, al cuore e ai fianchi con le loro atmosfere darkeggianti e gotiche. Apro una piccola parentesi, dato che Ribeiro è il classico Sex Symbol per le donne oscure: Fernando con i capelli corti, con tanto di ciuffone che ricade nel viso, più barba e’ un Figo! Fortunatamente, sono lontani i tempi di capelli lunghi con stempiatura in evidenza e faccia pulita da bravo ragazzo, e questo new look sembra conferirgli più vigore e padronanza anche sulla scena, dove parla memo del solito e canta di più …intendiamoci, interagisce e si lascia andare a simpatiche battute con i fans, ma in maniera più concisa del solito. I Moonspeel sono la classica band che puoi vedere mille volte e mai ti stanca o ti delude, in crescendo continuo di prestazione e di volta in volta. A livello discografico invece, trovo gli ultimi album più scialbi rispetto al glorioso passato, due scalini sotto ai capolavori come “Wolfheart” o “Irreligious “. A proposito di quest’ultimo, nel 2021 correva giusto il venticinquesimo anniversario di “Irreligious “(1996), che purtroppo in quest’ occasione speciale e’ stato omaggiato con soli tre brani, su cui ha spiccato su tutte la celebre “Opium”, salutata con grande entusiasmo. Lo show dei Moonspeel, inizia con la nuova ed anonima “The Greater Good”, tratta dal nuovo album “Hernitage” che lascia tutti piuttosto indifferenti, perché il loro successo (inutile negarlo), si snoda attraverso gli album del passato, ed e’ ciò che il loro popolo vuole ed esige! Ed infatti, l’atmosfera si incendia e si surriscalda sulle note di “Exctint, “Opium” e “Mephisto” , dove Fernando gioca facile, senza fare prigionieri. L’immancabile inno, “Alma Mater”, (cantata a squarciagola da tutti), seguita da una struggente “Full Moon Madness”pone fine alle ostilità, e sigilla l’ennesimo impeccabile e memorabile concerto dei Moonspeel, una macchina perfetta e rodata, che non conosce alcun margine d’errore! Unica “nota stonata” l’assenza di un classico come “Vampiria”, che non può essere mai esclusa in scaletta, per nessun motivo! Per il sottoscritto, dopo i Moonspeel, questa seconda giornata del Luppolo In Rock poteva tranquillamente concludersi qua.. TOTALI!
LEPROUS
E si giunge così alla fine di questa seconda giornata del Luppolo con i norvegesi Leprous, scalati quindi in posizione di headlinear e come i Moonspeel, con uno spettacolo più lungo del previsto. Normalmente non parto mai prevenuto, e cerco sempre di dare il beneficio del dubbio a chiunque si presenti su un palco, a prescindere dal genere proposto e dal mio gusto personale. Ma con i Leprous di trovare parole buone proprio non mi riesce di farlo.. quasi due ore di Prog Metal (molto depressive) di una noia mortale! Avvolti nel buio più totale, mi sono sembrati un corpo estraneo e avulso in questa manifestazione, completamente fuori contesto. Sul fatto che siano bravi a suonare, che siano “particolari”,e che a molti possano piacere e trovare interessante la loro proposta non discuto, ma sul fatto che siano stati pesanti e pallosi lo è altrettanto indiscutibilmente. Peccato non aver sentito e visto i Katatonia, che sicuramente sarebbero stati più piacevoli dei Leprous, ma teniamoci stretto però il ricordo di tutte le altre meritevoli bands!
Report a cura di:
Alessandro Masetto