Kataklysm @ Orion Summer Fest, Cerea (VR) (testo di Alessandro Masetto, foto di Rose Profeta)

ORION SUMMER FEST- Part.III

KATAKLYSM+ guests

Area Expo’ Cerea (Verona)- Sabato 09/07/2022

Eh già… un vero e proprio “cataclisma”(parafrasando gli Headlinear) di Metal estremo si e’ abbattuto ieri in occasione dell’ ORION SUMMER FEST -Part III, ultimo atto conclusivo estivo per quanto concerne la Orion Agency, organizzatrice e promotrice dell’evento all’interno della spettacolare e consolidata Area Expo’di Cerea (a cui vanno i nostri più sinceri complimenti e ringraziamenti per averci gentilmente ospitati).Sicuramente, il clima torrido ed afoso persistente anche in questo sabato di inizio luglio, non ha favorito lo spostamento di massa del popolo metal, nonostante il cartellone dell’Orion Fest parlasse molto chiaro, posizionando nel gradino più alto un gruppo storico e capostipite della Death Metal estremo quali i canadesi Kataklysm, supportati da una gustoso contorno di band locali (più o meno conosciute), che hanno piacevolmente arricchito il piatto prelibato. Altra attenuante da giustificarne la scarsa affluenza di pubblico e sicuramente imputabile la crisi economica incombente, prima pre e post pandemia da Covid, ora la crisi petrolifera con i rincari alla pompa di benzina e nelle bollette…sommiamoci pure l’accavallarsi di eventi, festival della birra, e chi più ne ha più ne metta, ma oggettivamente, per un evento di questa caratura internazionale , contare un centinaio di persone scarse, sono situazioni che devono far riflettere tutti e capire quale strada intraprendere. Curiosamente però , per eventi “mondani” ed irrinunciabili (tipo Iron Maiden e Metallica), tutte queste problematiche elencate spariscono miracolosamente, ed emergono prepotentemente in questi contesti, dove chi come Orion Agency si sbatte il culo per giorni e giorni e per portare eccellenze come i Kataklysm in una realtà di provincia come l’Area Expo’ di Cerea, raccogliendo briciole rispetto ai loro illustri concorrenti, colossi del Metal business! Fortunatamente , chi ha scelto di premiare l’evento non potrà che esserne stato felice, e avrà portato a casa sicuramente il ricordo di una serata epocale di Metal estremo, dove oltre ai Kataklysm si sono alternate sul palco dell’Area Expo’ interessantissime realtà locali, tutte dedite al Metal estremo, alcune già conosciute e rodate da anni, ed altre più in sordina e sconosciute, ma di cui ne sentiremo parlare molto presto.

Al nostro arrivo, la prima band in programma, ovvero i veronesi Void Prophet, salita sul palco quando il sole era ancora alto, stava per concludere il loro spettacolo, ma sulla base del poco sentito mi sono parsi molto coesi, con tanto di voce growl femminile piuttosto cavernosa, fautori di un Metalcore a tinte vagamente prog.

Dalla provincia di Vicenza, (da Bassano Del Grappa precisamente), proviene la seconda band, i Minatox69, inclini ad un Metal aggressivo e di chiara estrazione death, con una particolare ricerca del groove, evidenziata da una buona tecnica di base dei musicisti, che curiosamente indossavano tutti una t-Shirt nera con un logo laterale e triangolare color giallo, dove si notavano dei simboli all’interno di ognuna di esse. Una piacevole scoperta. Un grazie particolare all’amico Max “Hyra”(ex della band), per le birre offerte e la piacevole compagnia.

Torniamo a giocare in casa, ovvero a Verona city con la terza band, i Crowdead capitanati dall’amico Bob Renoffio, che amicizia a parte, sono stati la vera sorpresa della giornata… non inventano nulla e forse non è neppure loro intenzione farlo, ma suonano un fottuto e cazzutissimo Death ottantiano, dove i rimandi ai mostri sacri del genere come gli Obituary si sprecano, ma quello che più mi ha sorpreso e’ stata l’attitudine di Bob, che senza mezzi termini mi ha teletrasportato al grande Phil Anselmo dei suoi trascorsi coi Pantera! Grandi!

Ero molto curioso da tempo di sentire i Logical Terror, anche loro provenienti dal capoluogo Scaligero, e finalmente stasera mi si è presentata l’occasione…anche in questo caso, nella band milita un mio caro amico, il chitarrista Simone Clementi, che per chi bazzica l’ambiente Metal underground della zona non ha certo bisogno di presentazioni, ma al di là del suo elevato spessore tecnico (messo in atto anche in questa circostanza e a più riprese), volevo godermi il loro show senza questi condizionamenti. Beh, devo dire che nonostante il genere non rientri nelle mie corde e nel mio gusto personale, questo industrial Metal molto moderno e marcatamente più prog rispetto a quanto proposto dalla band in apertura, mi sono piaciuti molto, e in particolare ho trovato molto originale l’idea di contrapporre alternativamente due voci molto growl e tirate, una più melodica e l’altra più serrata.

Tra una chiacchera e l’altra, tra una birra e una spulciata nei fornitissimi banchetti di vinili e cd presenti, dove in ogni occasione mi si presenti l’opportunità, ne vengo attirato come un magnete (e puntualmente svuotato il portafogli), e un veloce ma necessario cambio palco, arriviamo velocemente ai co-Headlinear dell’Orion Summer Fest III, i Deathers Metallers bergamaschi Ulvedharr. Con il loro look imponente e minaccioso, forti di anni e anni di esperienza nei palchi nazionali ed internazionali a supporto di prestigiose bands, i quattro lombardi danno un saggio della loro bravura e tecnica attraverso un Death Metal old school vecchia maniera, in pieno stile Obituary, Morbid Angel, Death, Entombed, ecc… perché proprio da questi capostipiti del genere attingono il loro sound diabolico, sinistro e martellante, personalizzandolo e rendendolo però più melodico ed accessibile. Una carriera, quella degli Ulvedharr, che vanta una produzione vasta tra album ufficiali completi ed EP, da cui attingere, fornendo una scaletta esauriente ai fans accorsi sottopalco in buon numero. Un ora circa di cattiveria musicale e malvagità sputata fuori dai loro strumenti, sono stati il giusto intrattenimento finale prima dell’attesissima esibizione dei Kataklysm! Era la seconda volta che li vedevo in azione e personalmente mi convinsero di più al Pagan Fest dello scorso anno, ma il tiro resta ineccepibile, come la personalità sul palco, mai statici e pallosi, ma al contrario, dinamici e coinvolgenti! La chitarra nera poi che si illumina nel perimetro di verde fosforescente, e’ quel tocco di classe che mi rimanda la mente al ricordo dei colori sociali “nero/verde”dei miei amati OVER KILL!

KATAKLYSM

Alle 22:00 in punto il Kataklysm”A” si abbatte finalmente (e con tutta la sua potenza) sul palco dell’Area Expo’di Cerea! E a quanto riferito per voce direttamente dal microfono del simpatico leader Italo/canadese, il vocalist Maurizio Iacono (originario di Catania), il Kataklysma si è abbattuto in primis sulla bands canadese, alla quale gli aereoporti europei hanno smarrito tutta la strumentazione, tanto da costringerli a suonare con dei “strumenti di fortuna”, prestati generosamente dalle band locali. Nonostante questo imprevisto ed incidente di percorso, i Kataklysm sono dei pionieri del death Metal, in giro dal lontanissimo 1991, con migliaia di concerti alle spalle, innumerevoli tour e con ben undici dischi all’attivo in studio (+live ed EP), e stasera hanno dimostrato a tutti di che pasta sono fatti, impartendo a tutti i presenti una lezione di tecnica e sopra le righe che difficilmente dimenticheranno nel breve! Quasi due ore di rabbia pura, dove il Brutal Death di estrazione americana, si unisce al Melodic Death Metal europeo, creando una collisione micidiale, vomitataci addosso non solo dal l’ugola cavernosa di Maurizio, ma anche dei vari Degenais (chitarra), Barbe (basso) e soprattutto di James Payne alla batteria (ex batterista per altro degli italiani Hour Of Penance), che grazie all’uso delle tecnica gravity roll, conferisce una velocità supersonica ai pezzi e una dinamicità unica! Ma al di là dell’aspetto squisitamente musicale, mi preme aprire una parentesi particolare su un tema caro al nostro connazionale Iacono, sul quale ha chiesto ai colleghi di spegnere gli amplificatori e che varrebbe la pena riflettere: LIBERTA’! – “Non fatevi togliere la libertà”! Parole forti, che in tempi come questi in cui stiamo vivendo, pongono più di un quesito, ed è un valore basilare ed irrinunciabile a cui nessuno si deve chinare, altrimenti e’ la fine per tutto e tutti (incluso il nostro amato HM!!!). Scaletta suddivisa tra passato e recente, si parte a pieno regime con una violentissima “Underneath The Scars (Drop)”, incalzata da “At The Edge Of The World”, per arrivare all’apice con “Like Angels Weepings”!Ottime pure “The Killshot”, e “Crippled & Broken”.Finale mozzafiato con il trittico “As I Slither”, “Taking The World By Storm” e “Elevate”! I Kataklysm sono come una mazza ferrata, colpiscono l’avversario incessantemente fino a farlo cadere a terra, ma senza dargli tregua e modo di rialzarsi, in modo brutale e senza sconti, assestando veri colpi mortali. Ricordo indelebile di un ORION SUMMER FEST -III coi controcazzi, e un vero peccato per gli assenti, che si sono persi una delle migliori realtà internazionali del genere in circolazione!

Alessandro Masetto


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Rita Rose Profeta

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