Festa Bikers @ Cologno al Serio (BG)(testo Alessandro Masetto e foto Rose Profeta)

Festa Bikers Festa Bikers-Day 1 –Cologno al Serio (BG) – Giovedì 25/08/2022

testo Alessandro Masetto, foto Rose Profeta

La Festa Bikers di Cologno al Serio, e’ oramai da anni, uno degli appuntamenti fissi più accreditati ed irrinunciabili del Nord Italia per quanto riguarda tutti i motociclisti e in particolare per gli appassionati del settore biker e custom, che ogni anno diventa sempre più importante e in crescendo di livello, offrendo stand appositi in cui vi e’ esposto ogni ben di Dio a tema nelle innumerevoli bancherelle che affollano la manifestazione, oltre a quelli enogastrononici, dove e’ davvero possibile mangiare e bere di tutto, dalla classica grigliata con polenta alla pizza, dalla classica birra al vino! Non mancano neppure attrazioni pirotecniche con le moto e soprattutto non manca la musica, in particolare rock e Metal, da sempre fiore all’occhiello della Festa Bikers! Ho visto avvicendarsi nel corso delle passate edizioni in questo palco bands grandiose, dalla Strana Officina agli Angel Witch, arrivando via via fino all’edizione 2022 odierna di questa prima giornata delle quattro musicali previste a cui abbiamo assistito presenziato, nella quale si sono date battaglia due colonne portanti dell’hard rock d’annata, quali gli storici statunitensi Alcatrazz e le “Bad Girls” inglesi, le terribili Girlschool!

Tocca agli Alcatrazz aprire le danze di questa giornata .. o meglio, di ciò che rimane di quella storica formazione anni 80 a nome Alcatrazz. Gia, perché di quel debutto al limite del capolavoro del 1983, intitolato “No Parole From Rock’n’roll” e’ rimasto ben poco .. Yngwie Malmsteen a parte (che suonò solo in questo primo disco di debutto), di membri originali dell’epoca a oggi, sono rimasti solo il bassista Janet Shea e il tastierista Jimmy Waldo. Ma la vera mazzata in testa, e ciò che ha fatto più scalpore e rumore nel cuore dei fans più attempati, e’ stato senza dubbio l’annuncio a sorpresa del ritiro delle scene del leader storico e carismatico degli Alcatrazz, Sir Graham Bonnet, vero trascinatore e motore trainante, ugola unica ed inimitabile anche nei Rainbow ed MSG, che lascia quindi un vuoto incolmabile a parere di chi scrive, anche in relazione del fatto che “Born Innocent” del 2020 fu un disco ottimo. Certo, il tempo e gli anni passano per tutti, e da fuoriclasse qual’e’ Bonnet alla soglia dei settanta decide di salutare e consegnare il testimone nelle mani di Doogie White, che non certo un pivellino sprovveduto, il quale come il suo predecessore ha prestato i suoi servigi vocali proprio militando nelle medesime bands di Bonnet in passato, dotato però di una timbrica completamente diversa, pulita ed efficace, ma anche meno aggressiva e potente. Non a caso, stasera, gli Alcatrazz hanno proposto una setlist mirata molto sui brani del suo passato, dove sicuramente ha dato il meglio di se , rispetto a quelli cantati da Bonnet, dove e’ andato palesemente in difficoltà , specie nei cambi di tonalità e negli acuti, che sicuramente non erano priorità e specialità della sua impostazione vocale . Vero però, che questa nuova collaborazione con White ha dato subito i suoi frutti, con il quale gli Alcatrazz hanno creato un certo feeling, portandoli in studio ed incidendo così il quinto studio album, intitolato semplicemente “V”, dal quale hanno proposto stasera in scaletta tre brani (“Grace Of God”, “Sword Of Deliverance” e “Turn Of The Wheel”), risultate gradevoli seppur su standard mediocri. Tra le altre, si sono distinte, “Take Me To The Church” e “Vigilante Man” (Michael Schenker Fest/Temple Of Rock) ,”Wolf Of The Moon” , “Ariel”, e la conclusiva “The Temple Of The King”, tutte dei Rainbow, con i quali Doogie White ha inciso nel lontano 1995 l’album “Stranger In Us All”. Un concerto tutto sommato godibile degli Alcatrazz , dove si sono alternati momenti di maggior godimento, ad altri di maggior fiacca. Seppur tecnicamente validi i nuovi innesti (Joe Stump alla chitarra e Joe Benquechea alla batteria), hanno dato idee di essere poco amalgamati e coesi nei ruoli di competenza, risultando talvolta freddi, staccati e individualisti. Buona anche la prova vocale complessiva di Doogie White, andata in crescendo, dopo un inizio non troppo scoppiettante, condizionata forse dalla difficoltà di interpretare i primi pezzi in scaletta dell’era Bonnet . Un gruppo onesto e godibile in definitiva questi nuovi Alcatrazz 2022 , ma che nulla ha da spartire con il glorioso passato targato Bonnet, dove anche a livello stilistico e compositivo nei nuovi brani si differenziano notevolmente.

ALCATRAZZ

Se sei un fan dei Motorhead e non hai mai visto un concerto delle Girlschool, o peggio ancora, non ne conosci l’esistenza, Lemmy potrebbe rivoltarsi sulla tomba e punirti! Un po’ “esagerata” forse come conclusione, ma anche un po’ veritiera, se consideriamo che proprio il buon Kilmister fu colui che scoprì il talento delle ragazzine terribili londinesi nel lontanissimo 1977, anno in cui si formarono le Girlschool! Si vocifera anche che la leader Kim McAuliffe abbia avuto una relazione più o meno ufficiale proprio con il leader Maximo che casualmente le volle di supporto ai Motorhead per molti tour negli anni ottanta, e con le quali collaboro’ in fase di scrittura in molti brani, che fruttarono poi la realizzazione del famoso singolo “St.Valentine’s Day Massacre”(1981), che vendette molte copie. Le Girlschool di oggi a livello discografico vivono sicuramente di rendita con oltre dieci dischi di successo alle spalle (ultimo album pubblicato “Guilty As Sin” nel 2015), ma non certo sul palco, dove nonostante abbiano tutte abbondantemente superato le sessanta primavere e con trascorsi non certo da educande, non si risparmiano a fare le “signore mature e compassate”, non mollando mai un centimetro, divertendosi e dimenandosi come ragazzine ribelli , che più che orientate nel viale del tramonto, sembrano in forma come delle debuttanti al primo album. Per Kim McAuliffe e Denise Dufort (rispettivamente voce/chitarra e batteria, e a oggi le uniche due membre originali), il tempo sembra non passare mai, sempre in formissima e sul pezzo , nonostante il loro fegato abbia fatto a pugni con tante sbronze e stravizi. Jackie Chambers (in sella alla band dal 2000) la ritengo a tutti gli effetti una membra “ufficiale” delle Girlschool ,carismatica , sexy e abile intrattenitrice con i Fans, dove non perde occasione di esordire con una bella lattina di birra strappata è un bel “CHEERSSS!!!”, che manda in subbuglio bikers e metalheads vari! Sicuramente la miglior chitarrista possibile del dopo Kelly Johson (RIP). Purtroppo, nel 2019 l’altra storica bassista Enid Williams ha deciso di abbandonare la nave, ma la new entry, Tracey Lamb ex Rock Goddess, non l’ha fatta certo troppo rimpiangere, dimostrandosi sempre all’altezza della situazione. Scaletta ovviamente incentrata sui classici del passato, con un trittico micidiale iniziale composto da “Demolition Boys”, “C’mon Let’s Go” ed “Hit And Run”, intervallato dalle più recenti “The Hunter” e “Guilty As Sin”, per poi procedere la micidiale marcia senza sosta con “Action” e “Take It All The Way” (primo singolo in assoluto pubblicato), per poi tributare i sempre amati (e mai dimenticati) Motorhead con “Bomber” che ha fatto volare in aria birre, bicchieri e magliette sudate! “Race With The Devil” (cover dei The Gun) e la classica “Emergency” la chiudono qua tra cori, balletti ed ovazioni! Manco il tempo di ripigliarci che ecco spuntare le inglesine ancora sul palco del Festa Bikers ,acclamate a gran voce da un pubblico in estasi ,che per la speciale occasione regalano un ultima chicca…”Screaming Blue Murder” pescata dalla notte dei tempi, che credo fossero almeno vent’anni che non la proponevano più dal vivo … che dire ancora? Monumentali, storiche, commoventi ed inossidabili Girlschool

! La storia della NWOBHM passa anche attraverso la loro musica, e se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, lo hanno rimarcato a caratteri cubitali oggi, attraverso una prova maiuscola e di grande forza che rimarrà impressa a lungo nella testa di tutti i partecipanti.

Infine, ma non di minor rilievo, i nostri sentiti complimenti a tutto lo staff tecnico della Festa Bikers, per aver allestito un palco professionale, con luci e suoni al limite della perfezione, e alle agenzie e promoter che hanno collaborato e reso possibile gratuitamente questo spettacolo musicale strepitoso

GIRLSCHOOL


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