Evergrey – A heartless portrait – The Orhpean Testament (di Chiara Papi)

review

Un viaggio nei risvolti dell’anima.

Ancora una volta gli Evergrey ci conducono nella profondità di una tempesta musicale che indaga la profondità dell’animo umano, e questa volta lo fanno con “A Heartless portrait (The Orphean Testament) ” un album che riprende la scia sonora dei suoi predecessori, e riconferma le salde impronte stilistiche della band svedese.

Come prima pubblicazione su etichetta Napalm Records, gli Evergrey ricalcano la loro impronta musicale sfoderando un metal progressivo, con contaminazioni power, tecnicamente impeccabile sia musicalmente che a livello di scrittura, con un cantato affascinante che si dipana in un’ondata di puro virtuosismo tecnico che ci accompagna in un viaggio nella notte oscura dell’anima.

Apri pista di questo tredicesimo full-lenght e primo singolo pubblicato sui canali social “Save us”, dove la voce di Tom Englund ci trascina in un vortice musicale disperato e martellante allo stesso tempo, in una corsa  incessante verso la salvezza.

Il viaggio prosegue con “Midwinter calls” proposto prima della pubblicazione come secondo singolo ufficiale, dove ancora una volta, i virtuosismi fanno da padrone e si fondono in maniera perfetta con un cantato pulito e trasparente, in accordo con i cori che enfatizzano l’emotività del brano.

“Ominous”, terza traccia dell’album, un brano dalla vocalità disperata, che ci l’illusione di un crescendo, e che si espande su una scia di heavy prog, per poi introdurci “Call out the dark” una malinconica heavy ballad in puro stile Evergrey, dove la batteria accompagna la vocalità epica di Tom Englund.

Segue la title track “The Orphean Testament” che sulle sonorità di progressive metal sempre più dedito ai virtuosismi tecnici, esalta un cantato accompagnato da cori che si fondono con la voce principale diventando quasi dei back vocals.

“Reawakening” e “The great unwashed” continuano a trasportarci in una dimensione di riff surreali che si rincorrono e si intrecciano in maniera vorticante, ai quali la batteria di Jonas Ekdhal tiene testa in maniera egregia.

“Heartless” e “Blindfolded” continuano armonicamente su questa successione musicale, concentrando però l’attenzione sulla voce e lasciando in chiusura ogni virtuosismo, creando una sorta di imprevedibilità sonora che si racchiude in coda ai rispettivi brani.

Chiude l’album “Wildfires”, ballata di stampo classico, semi acustica che regala la giusta conclusione dolce amara a questo viaggio nell’oscurità.

“A Heartless portrait (The Orphean Testament)” è un album poetico, un viaggio nell’anima in un vortice oscuro che procede veloce in cerca della luce ma tormentato da mille ombre, un viaggio introspettivo che riflette in maniera autentica la tempesta delle emozioni umane.

“A Heartless portrait (The Orphean Testament)” è un album poetico, un viaggio nell’anima in un vortice oscuro che procede veloce in cerca della luce ma tormentato da mille ombre, un viaggio introspettivo che riflette in maniera autentica la tempesta delle emozioni umane.

Un ascolto decisamente emozionante da non perdere!

“ A Heartless portrait (The Orphean Testament) “

Release Date: 20.05.2022

Via Napalm Records

Tracklist:

01. Save Us

02. Midwinter Calls

03. Ominous

04. Call Out the Dark

05. The Orphean Testament

06. Reawakening

07. The Great Unwashed

08. Heartless

09. Blindfolded

10.Wildfires

Line-up:

Tom S. Englund  – voce, chitarra

Henrik Danhage – chitarra

Rikard Zander – tastiera

Johan Niemann  – basso

Jonas Ekdahl – batteria


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Chiara Papi

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