Nunslaughter @ Slaughter Club, Paderno Dugnano (MI)(testo di Giacomo Cerutti)

Lo Slaughter Club molto spesso è teatro di eventi che richiamano il metal estremo, l’Etrurian Legion Promotion ha portato sul palco i mitici NUNSLAUGHTER grandi esponenti del death metal americano, come special guest sono stati scelti dal vasto panorama italiano i VIOLENTOR che per l’occasione di quest’unica data italiana, presentano il nuovo disco Manifesto di Odio fresco di pubblicazione, assieme a loro gli UNCTORIS e gli APOCRYPHAL, si prospetta una serata dove gli amanti del black-death-thrash metal avranno pane per i loro denti.

A inizio serata non c’è molta affluenza complice anche il periodo festivo, ciò non rappresenta un problema per gli APOCRYPHAL pronti a dare inizio alla serata partendo con We Raise The Sword Of Uriah, le cui gelide note iniziali fungono da intro ma dopo due minuti esplode il tipico sound black metal. Dalla nascita nel 2014 hanno pubblicato quest’anno il secondo disco Tales Of Galilea, sul quale si baserà il loro set di soli cinque pezzi ma che daranno ai presenti una vagonata di decibel, grazie alle ritmiche serrate provenienti dalle affilate sei corde di Fabio Poltronieri, accompagnate dalle linee di basso tracciate da Gianmarco Bassi il cui suono non è distorto ma fluido e ben marcato, questo gli permette di riempire e solidificare bene la ritmica, a sua volta sostenuta da martellanti piatti e pelli picchiate senza sosta di Diego Gini. Complessivamente i veronesi generano un black metal old school con qualche fredda melodia dai toni malinconici, completata dal potente scream forgiato dalla gola di Gianmarco,il riscontro da parte del pubblico è positivo applaude a ogni pezzo sino alla conclusiva Fire Rain, con la quale i nostri terminano una performance diretta e senza fronzoli aprendo degnamente la serata.

APOCRYPHAL

Setlist:
We Raise The Sword Of Uriah
Trust No God
Weak And Miserables
Into The S.E.A. (Supreme Evil Ascetism)
Fire Rain

La serata prosegue con gli UNCTORIS band nata nel 2003 nella provincia di Como, introdotti da una lunga intro in sassofono (scelta curiosa) prendono posizione sul palco ben accolti dal pubblico aumentato, senza indugi spezzano il silenzio con IntroTrasmission From The Exosphere dando immediatamente una scossa ai nostri timpani.

Dopodiché estraggono tre pezzi dal primo disco Shout Of Demise uscito l’anno scorso, il livello di pesantezza va in crescendo con ritmiche spietate dal suono scarno sprigionate da Shapeless Mass,seguito da Faber “Shovel Head” Marsy che scaturiscerombanti linee di basso, creando una miscela black death dal sapore old school che presenta anche degli intermezzi lenti dove tutto si quieta per poi riesplodere, reso grazie anche alle tempistiche di batteria scagliate da Dave Grave in un susseguirsi di ritmi da medio-veloci a furiosi, infine Shapeless Mass completa il sound con un micidiale growl grezzo e grattato. Il trio con il procedere dell’esibizione riscuote buoni consensi e con Coursing Without Breath terminano lo show prolungato con una lunga outro lasciando gradualmente il palco, senza dubbio hanno alzato il livello della serata e raccogliendo meritati applausi, possono dare la parola alla band successiva.

UNCTORIS

Setlist:
Non Tornare (intro)
Trasmission From The Exosphere
Come Stabilire Se Ci Sei Ancora
Is An Anechoic Chamber
Rites Of Grey Isolation
Coursing Without Breath
Outro

È giunto il momento dell’ultimo special guest italiano, accolti calorosamente entrano in scena i VIOLENTOR che irrompendo Vioevod investono la platea con un imponente muro di suono, forti della pubblicazione del quarto disco Manifesto di Odio nel corso del live sparano in anteprima la title track, La Paura Uccide, Siete Tutti Morti e Senza Limite, che si rivelano delle mazzate sui denti molto apprezzate, inoltre ci regalano Vioevod  e Stevanin due inediti che saranno presenti nel prossimo EP. Ovviamente anche i pezzi presi dal resto della produzione non sono da meno, dalla chitarra di Dog dilagano riff insanguinati che vanno di pari passo con le sue spinose linee vocali, la ritmica è tenuta saldamente dalle violente note di Gigi al basso, infine il session drummer Dave che temporaneamente sostituisce Michat,scatena la sua potenza su piatti e pelli come uno schiacciasassi.

Dalla nascita nel 2004 hanno subìto qualche cambio di formazione, ma non ne risultano affatto scalfitti e con grande tenacia procedono come un treno in corsa sul binario del thrash speed metal, superando velocemente e senza problemi un problema alla chitarra, l’entusiasmo del pubblico non è mai mancato anzi urla e applausi erano sempre più copiosi. Durante la loro esibizione il locale già tremava e con We Hate All danno l’ultima scossa, preparando al meglio il pubblico per i tanto attesi headliner ai quali hanno spianato la strada, accompagnati da urla d’incitamento i toscani possono lasciare il palco a testa alta.

VIOLENTOR

Setlist:
Vioevod
Manifesto Di Odio
La Paura Uccide
Hunter of the Anorexis
Stevanin
Maniacs
Pray To Die
Siete Tutti Morti
Senza Limite
We Hate All

Metallari e metallare la serata è giunta al pezzo forte, le esibizioni delle nostre band hanno scaldato a dovere i motori e il pubblico è pronto per il colpo finale, sulla breccia dal 1987 capitanati dall’inossidabile frontman Done Of The Dead, ecco i mitici deathster NUNSLAUGHTER impossessarsi del palco sollevando urla d’incitamento. Attaccando con Cerebus danno inizio a un massacro, infatti il pubblico che finora ha dimostrato la sua partecipazione solo moralmente, improvvisamente la parte davanti al palco si scatena iniziando a pogare, fomentati dalla brutale violenza che sprizza da ogni componente. Nel 2021 hanno pubblicato il nuovo disco Red Is The Color Of Ripping Death,dal quale eseguono solo la title track e Banished dando poi spazio al passato che vanta altri quattro dischi e una moltitudine di Demo, EP e Split, ne traggono soprattutto da Angelic Dread e vista la breve durata sono come mitragliatrici che sparano proiettili a raffica. I nostri sono carichi di rabbia ed energia con la quale spiazzano i presenti, i riff di Tormentor e le linee di basso di Detonate sono come tuoni e fulmini che si compenetrano, espandendo ritmiche assassine che non lasciano scampo, Joe Wrath è un mietitore che preme l’acceleratore sul doppio pedale facendo sanguinare piatti e pelli.

Sono una vorace macchina da guerra dal sound death metal grezzo, completato dal growl profondo e maligno che sfocia dalla gola di Done Of The Dead, pilastro portante che tiene in pugno il pubblico lacerandone i timpani. La loro formazione nel corso degli anni è stata molto rimaneggiata ma quella attuale è molto coesa, sostenendosi a vicenda proseguono la loro inarrestabile corsa esaltando i fans in delirio, il moshpit, gli applausi e cori d’incitamento non accennano a diminuire, sino a Red Is The Color Of Ripping con la quale terminano la prima parte dello show. Dopo una meritata pausa che ha permesso a tutti di riprendere fiato, gli americani tornano alla carica sganciando altre cinque bombe concludendo con It Is I radendo al suolo il locale, proclamando su tutti i fronti il trionfo del death metal, saziando la fame dei fans che li acclamano a gran voce mentre lasciano il palco vittoriosi.

Ancora una volta il metal estremo ha dominato lo Slaughter Club, sinceri complimenti ai nostri VIOLENTOR, UNCTORIS e APOCRYPHAL che hanno fatto riecheggiare la potenza del metallo tricolore, e, ovviamente agli ospiti NUNSLAUGHTER per la granitica performance. Sinceri ringraziamenti all’Etrurian Legion Promotion e a tutto lo staff del locale, per l’impegno e la dedizione dimostrata nell’organizzare questo ennesimo massacro. Alla prossima!

i mitici NUNSLAUGHTER
NUNSLAUGHTER

Setlist:
Cerebus
In the Graveyard
Looking Into The Abyss
Fuck the Bastard
Sickened By The Sight Of Christ
I Hate Christians
Black Horn Of The ram
Church Bizzarre
Cryptic Aeon
Ouija
Healing The Possessed
Mother, Cunt, Whore
Devil Metal
Worst Nightmare
Three Lies, One Liar
Banished
Red Is The Color Of Ripping

Encore:
The Crowned And Conquering Hag
Satanic Slut
Raid The Convent
Smell The Burning Churches
It Is I


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