Score
Artwork
Concept
Potenzialità
La mistica tribalità musicale dei Soulfly torna di nuovo a far visita nel panorama musicale estremo, come uno spirito onnipresente che non trova pace e si nutre del sound più oscuro e feroce dello sciamano della frangia estrema della scena metal.
Max Cavalera ci presenta a distanza di quattro anni dall’ultimo full-lenght, ” Totem ” la sua nuova creatura musicale, nata sulla scia della ferocia ancestrale che da sempre caratterizza i tratti di una band come i Soulfly che sin dalle origini incarnano una spiritualità musicale terrena, fatta di rabbia, potenza compositiva ed esplorazione di territori estremi.
Un album che incarna alla perfezione tutte quelle sonorità più spinte, passando dal groove, ad uno sporco trash fino ad un dettagliato death metal, e che non smette di calare i toni dal primo all’ultimo brano.
Apre le danze l’evocatica “Superstion”, che fin da subito abbaglia per la potenza tecnico/espressiva che fa eco ad un certo thrash metal d’annata; 3:18 minuti incessanti che mantengono alto il ritmo per portare l’ascolto al livello successivo con “Scouring The Vile”, un brano a tinte pesantemente death metal, con una preponderante batteria, contrastata dalla voce ospite d’onore John Tardy, nonché voce degli statunitensi Obituary.
Groove puro e thrash metal si fondono insieme dando vita a “Filth Upon Filth”, una cavalcata continua di riff esasperanti e portati allo stremo, che preannuncia la quarta traccia “Rot In Pain”,che unisce un sound death metal puro ad uno shredding esasperato.
La corsa sonora continua con “The Damage Done” , che dà eco alle sonorità più classiche di stampo Cavalera e ci riporta indietro con la mente di qualche album, per ricalibrare l’ascolto nella title track “Totem” anima ed essenza musicale riassuntiva dell’intero album.
Si mantiene il passo con “Ancestor”, introduzione ad “Ecstasy Of Gold” che subito riporta in alto la bandiera del virtuosismo più tecnico, per atterrare in maniera più morbida su “Soulfly XII” la penultima traccia dell’album, più evocativa e melodica nonché completamente strumentale, preludio alla conclusiva “Spirit Animal” che fonde alla perfezione ogni singolo elemento musicale dell’album, riportando alle radici dello stile dei Soulfly e regalando a questo viaggio una degna conclusione.
Una potenza musicale compatta, che crea una dimensione sonora a sé stante e che conduce attraverso un viaggio mistico negli angoli più reconditi dell’anima.
“Totem” è un viaggio musicale che spalanca le porte ad una percezione superiore e si abbandona ad una spiritualità primordiale, grezza ma non fredda, carica di tutta l’espressiva umana, elevandone i lati più nascosti e mistici.
Un viaggio esoterico che parte dalla terra, dalle radici di un sound tribale e groove che appartiene e contraddistingue la creatura di Max Cavalera e la sua opera creativa da sempre.
L’album ci propone una potenza sonora devastante, che a primo impatto quasi lascia straniti, ma che pian piano si insinua nell’ascoltatore prendendo accesso ai luoghi più nascosti della sua anima, facendo vibrare le giuste corde e sprigionando un’ondata di energia.
Ancora una volta Max Cavalera con i suoi Soulfly si riconferma il mistico più introspettivo del panorama del metal estremo, e con “Totem” ci fa rivivere la sua visione musicale, fatta di rabbia, virtuosismo tecnico portato all’estremo e spiritualità tribale, temi costanti nella sua produzione, che è riuscito a trasportare intatta con maestria e con la giusta dose di contaminazione anno dopo anno, dagli esordi fino ad oggi.
Un ascolto decisamente da non perdere, per tutti coloro che vogliono sperimentare un viaggio nella psichedelia dei suoni estremi e assaporare un sound death/groove metal che proviene direttamente dal centro della terra.
SOULFLY – TOTEM
Release date: 06.08.2022
Via Nuclear Blast Records
Tracklist:
- Superstition
- Scouring The Vile
- Filth Upon Filth
- Rot In Pain
- The Damage Done
- Totem
- Ancestors
- Ecstasy Of Gold
- Soulfly XII
- Spirit Animal
Line up:
Max Cavalera – voce, chitarra ritmica, sitar
Zyon Cavalera – batteria, percussioni
Mike Leon – basso, cori
https://open.spotify.com/album/7tWpDZxWUhFEqwIhHSy00i