GEOFF TATE + Demonhead @Druso (BG)(testo Alessandro Masetto/foto Rose Profeta)

GEOFF TATE + Demon Head

Domenica 25/09/2022 Druso-Bergamo

Continuano con piacevole continuità e costanza le “notti magiche” del Druso di Bergamo, oramai consolidato locale Lombardo, nonché punto fermo per quanto riguarda il Rock, l’Hard Rock e tutte le sonorità attinenti in generale al Metal! A inizio mese, avevamo attestato la temperatura resa subito infuocata ed incandescente della nuova programmazione stagionale, partita alla grandissima con i Pretty Boy Floyd, che in termini di affluenza però non aveva registrato un grande riscontro. Fortunatamente, non possiamo dire la stessa cosa per questo evento in questione, ovvero Geoff Tate, storico ed iconico leader dei Queensryche, con i quali ha composto negli anni 80 capolavori immortali come il monumentale Operation: Mindcrime, di cui sentiremo l’intera riproposizione in sede live per questa specialissima occasione. Ad accompagnare Tate, ci sono i giovani emergenti danesi DemondHead, fautori di un metal doom classico e fortemente ottantiano come ispirazione ed influenze, rivisto e aggiornato con sonorita’ attuali. Un bel concentrato di energia quindi, pronto ad infiammare il folto pubblico del Druso di stasera, presente in cospicua quantità, e proveniente da molte aree extra lombarde (come il sottoscritto giunto appositamente dal Veneto), decretandone di fatto quasi un sold-out! Un risultato straordinario e meritatissimo per Stefania (che ringraziamo calorosamente per averci gentilmente ospitati), e per tutto lo staff del locale, frutto di un gran lavoro di squadra, ma anche di perspicacia, testardaggine e combattività a non mollare mai, soprattutto in momenti in cui sembrava girare tutto storto per la musica (periodo pandemia da Covid-19). Se poi, consideriamo il fatto che questo risultato straordinario di affluenza è stato ottenuto di domenica, con il lunedì lavorativo imminente alle porte per molti, i meriti del successo di questo concerto si amplificano ulteriormente …è vero.. c’era Geoff Tate al Druso, non uno qualsiasi, ma di sti tempi, tra crisi energetica in atto e crisi post pandemia, non è assolutamente periodo per dare nulla per scontato. Il palco professionale rialzato e spazioso del Druso, i suoni e volumi perfettamente calibrati, le luci dosate ad hoc, e l’ampio bancone -bar americano adiacente allo spettacolo, fornitissimo di panini e ottima birra, hanno fatto da cornice ideale al tutto.

DEMONHEAD

I Danesi DEMONHEAD, provenienti dalla capitale Copenaghen, sono una realtà internazionale consolidata nel panorama metal attuale, in circolazione dal 2012, e con quattro dischi sul groppone, tra cui il più recente “Viscera” del 2021. Propongono un metal/doom canonico, a tratti “oscuro”,trattando nei testi tematiche occulte e fanta-horror. Nei circa cinquanta minuti a loro disposizione, hanno dimostrato di essere una band dinamica, molto preparata tecnicamente, e con forte propensione per i live, dove anche i brani più in sordina su disco, riproposti in questa sede sembrano godere di maggior slancio e dinamicità! Il vocalist Markus Larsen e’ un vero mattatore, così come la coppia chitarristica formata da Thor e Birk Larsen (presumo fratelli), che appare collaudata e affiatata al punto giusto. Un succoso intrattenimento direi quello proposto dai danesi, che decreta un risultato complessivo più che sufficiente dei Demon Head, usciti vittoriosi tra meritati e convincenti applausi. Non li conoscevo affatto ed è stata una piacevole scoperta sentire questi promettenti cinque ragazzoni, e laddove in futuro mi si ripresenterà l’occasione, non esiterò a bissare di rivederli! Promossi!

GEOFF TATE

Anno Domini 1981- Bellavue (sobborgo di Seattle) – nascono i Queensryche, una delle più grandi ed influenti metal/progressive bands di tutti i tempi, capitanata da uno dei più grandi cantanti di tutti i tempi, GEOFF TATE! Oggi, nel 2022, tutto ciò non esiste più (purtroppo): i Queensryche attuali sono una band ancora rispettabile, ma che ha perso per strada i pezzi più pregiati, il chitarrista compositore Chris De Garmo (ritiratosi dal mondo musicale) e appunto Tate, con i quali incisero il loro disco più celebre è importante, il concept Operation:Mindcrime! Di contro, Geoff Tate oggi gira senza gli ex compagni di ventura dell’epoca, ma porta avanti un progetto credibile e onesto, senza fare la macchietta al passato e con musicisti giovani e validissimi nella sua band, in cui spiccano anche due italianissimi, i talentuosi chitarristi Walter Cianciusi e Dario Parente! I protagonisti invece del concept di Operation: Mindcrime sono sempre gli stessi del 1987 (anno di pubblicazione): la droga, la tossicodipendenza, Nikki,il prete, la suora “Sister Mary” e il temibile e perverso Doctor X! La classe invece di Geoff Tate, resta sempre quella unica di un tempo, impareggiabile ed ineguagliabile, appartenente ad un frontman di razza consumato, di un vero Signore d’altri tempi anche nei modi, che anche in quest’occasione speciale (come in tutte le altre volte a cui ho assistito ai suoi show da solista e coi ‘Ryche), non ha tradito le attese, confermandosi uno dei migliori vocalist, influenti e maggiormente dotati per estensione del panorama metal generale, sia del passato che tra gli attuali; a mio modesto parere, solo altri due capostipiti ancora in vita e in attività gli possono tenere testa (Bruce Dickinson, Rob Halford) e due trapassati (Ronnie James Dio e Midnight dei Crimson Glory). Uno show entusiasmate, coinvolgente, senza pause, senza errori e privo di sbavature, scorrevole e dinamico, che ha visto uno dei suoi apici nel duetto di “Suite Sister Mary”, dove Tate “gareggia” con la bella e affascinate special guest brasiliana, Maurilia Zangrandi, altrettanto dotata di tonalità altissime ed estensione vocale.“Revolution Calling”, Operation:Mindcrime”, “Breaking The Silence” e “I Don’t Believe In Love”, sono stati i momenti maggiormente memorabili di questo show, in cui il calore del pubblico dimostrato verso Tate in veste di coristi aggiunti si è fatto più sentire notevolmente, creando una sorta di alleanza reale del concept rappresentato; una sorta di resistenza verso i suprusi del cattivo Doctor X, uno spietato e diabolico pusher, manipolatore celebrale del tossico Nikki, a cui tenta di ribellarsi con tutte le sue forze, nonostante i continui ricatti e punizioni inflittegli! Il Geoff Tate di oggi canta oggettivamente due tonalità sotto rispetto agli anni ottanta, ma chi se ne frega, e soprattutto.. chi se ne accorge?? Gli acuti e le note altissime le prende ancora egregiamente e senza steccare, nonostante sessanta e passa primavere alle spalle e una recente operazione a cuore aperto eseguita lo scorso anno, perfettamente e fortunatamente riuscita al meglio…anche lo splendido stato di forma fisica con cui si è presentato sul palco, ne è testimonianza tangibile! L’esecuzione magistrale di “Eyes Of A Stranger”, chiude di fatto l’album in questione, ma non quella del concerto; Geoff Tate ha ancora fiato in corpo per cantare, e noi abbiamo ancora voglia di sentirlo e vederlo in azione e divertirci …Giusto il tempo per asciugare al meglio il cranio rasato e il fisico possente e muscoloso che fuoriesce da una camicia in raso infiancata , (generosamente scollata e aperta per la gioia del pubblico femminile in prima fila), che ci spara in rapida sequenza un bis succulento, composto da un trittico estratto tutto dal meraviglioso “Empire”: “Silent Lucidity”, la title -track “Empire” e “Jet City Woman”, che portano le lancette dell’orologio in un viaggio a ritroso nel tempo, per un ultimo quarto d’ora di estasi e nostalgia . Immenso Tate! Concludo, affermando senza alcuna retorica, e con il massimo rispetto per un ottimo vocalist come l’attuale Todd La Torre dei “nuovi Queensryche “, che Geoff Tate resta unico ed insostituibile, con buona pace di tutti..in parole povere, un Number #1!

Alessandro Masetto


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Rita Rose Profeta

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