Testo di Giacomo Cerutti
Stasera il legend Club ospiterà una band il cui sound alternative metal abbraccia le nuove generazioni, direttamente dalla Moldavia diamo il benvenuto ai mitici Infected Rain capitanati dalla stravagante Elena “Lena Scissorhands” Cataraga, che quest’anno portano in tour il quinto disco “Ecdysis” fresco di pubblicazione, inoltre per quest’unica data italiana targata Vertigo hard Sounds gli special guest saranno i nostri emergenti Volturian con all’attivo il nuovo disco “Red Dragon”. Sarà una serata ricca di anteprime da non perdere, infatti i fans più devoti arrivano già nel primo pomeriggio e quando il locale apre è presente un discreto numero di persone.
Il sipario si apre con i milanesi Volturian fondati da Federico Mondelli (chitarrista dei Frozen Crown), preceduti dall’intro i musicisti prendono posizione accolti calorosamente e senza indugi partono sulle note di Stay, quando appare la frontwoman Federica Lanna si sollevano urla e si entra subito nel vivo dello show. Dalla nascita nel 2019 quest’anno hanno già pubblicato il secondo disco “Red Dragon”, dal quale con il procedere del live estraggono poi Harley, Burn It Up e Torn Asunder, ben apprezzati dai presenticome i pezzi tratti dal primo disco Crimson. Il genere proposto è melodic symphonic metal dove Federico creatore della musica e dei tesisprigiona ritmiche taglienti, inoltre si cimenta alla tastiera conferendo melodie riprodotte in base oltre ad aggiungere un tocco moderno usando sonorità dal sapore techno, ritmica e melodia sono legate assieme dalle linee di basso tracciate da Massimiliano Rossi, il tutto è accompagnato dalle solide parti di batteria ad opera di Andrea Zannin,sostenendo al meglio sia le parti prettamente metal sia quelle techno. Infine al centro della scena abbiamo Federica Lanna che conferisce la parte symphonic, grazie alla sua voce pulita e soave ma in alcuni pezzi diviene più accattivante, inoltre dà supporto ai compagni e Federico l’affianca nei cori, complessivamente detengono una buona tenuta di palco e forza di coinvolgimento, che si riflette sul pubblico il quale ricambia ogni pezzo con entusiasmo. I nostri Volturian con Torn Asunder terminano l’esibizione guadagnano riscontri positivi e aprendo la strada ai tanto attesi headliner.
Setlist:
Intro – Rebirth
Stay
Harley
Days Before You Died
Haunting Symphony
Burn It Up
Broken
The Killing Joke
Between the Sleepers
Torn Asunder
Infected Rain
Siamo giunti al culmine della serata e il pubblico visibilmente aumentato è impaziente di vedere i loro idoli, durante il cambio palco la tensione cresce e non appena si spengono le luci ecco i musicisti prendono posizione suscitando gran clamore, senza giri di parole attaccano i fans sulle note di Pendulum e quando entra in scena la frontwoman Elena “Lena Scissorhands” Cataraga si solleva un boato. Precedentemente carburato dall’esibizione dei Volturian il pubblico si scatena da subito, esplodendo con la successiva Mold generando il moshpit, alimentato dall’incredibile energia schizzante fuori da Lena e compagni, che sul piccolo palco macinano chilometri scambiandosi di posizione e andando su e giù dalle rispettive pedane. Fondati nel 2008 in Moldavia dal chitarrista Vadim “Vidick” Ozhog e Lena, quest’anno hanno partorito il quinto disco “Ecdysis”, dal quale traggono pezzi come “Longing”, “Fighter” e “The Realm of Chaos”, quest’ultima realizzata assieme a Heidi Shepherd delle Butcher Babies sarebbe stato belle vederle assieme sul palco. La risposta generale dei fans sui pezzi nuovi e del passato è pazzesca, inoltre fa piacere vedere che questo genere abbraccia un ampio target infatti nella mischia si notano dai i giovani ai cinquantenni, esaltati al massimo dall’adrenalina sprigionata dalla band. Vidick è una micidiale macchina da riff pericolosa come i suoi dreadlocks che frustano le prime file per il continuo headbanging, altrettanto potente Serghei Babici le cui sei corde sono affilate come rasoi, inoltre nelle ritmica devastante sono ben incastonate anche le parti melodiche che stemperano la violenza prima di esplodere nuovamente, il muro di suono ha come fondamenta le dirompenti linee di basso ad opera di Vladimir Babici,mentre Eugen Voluta fa tremare la batteria accanendosi su piatti e pelli senza sosta. Ogni componente della band funziona alla perfezione e sul palco regna una perfetta coesione, ma la dominatrice della scena è ovviamente l’inossidabile Lena che abilmente canta passando dall’urlato sporco al growl al pulito con grande facilità, la sua gola può essere un lanciafiamme che incendia la folla oppure una dolce brezza che l’accarezza, potente e carismatica tiene in pugno ogni singolo fan e con la sua massa di dreadlocks fa un vortice che si sente lo spostamento d’aria, inoltre essendo di la famiglia italiana lo parla perfettamente quindi ha un’ottima interazione con i fans con spunti ironici, ad esempio quando chiede loro di mostrargli le ascelle per vedere se sono abbastanza sudati. In effetti canzone dopo canzone l’atmosfera si surriscalda e il delirio non accenna a diminuire sino a Orphan Soul, con la quale chiudono la prima parte dello show ritirandosi per una meritata pausa, anche il pubblico che finora ha saltato, cantato, pogato e inneggiato cori può riprendere fiato, ma già dopo pochi minuti ricominciano a reclamare la band ancora affamati, i nostri non si fanno troppo desiderare e tornano alla carica con la doppietta Fool the Gravity e Sweet, Sweet Lies, dove spremono la platea fino all’ultimo con l’espressa richiesta di Lena di formare un grande circle pit. Sommersi da urla, applausi e cori gli Infected Rain ringraziano di cuore i fans, ritirandosi trionfalmente per aver raso al suolo il locale segnando un’altra vittoria sul suolo italico.
Posso confermare che la serata è stata un gran successo, grazie ai Volturian che hanno mantenuto alto l’onore del metallo italiano, e, ovviamente agli Infected Rain per aver sudato sangue dando ai fans uno live granitico. Ringraziamo la Vertigo Hard Sounds e tutto lo staff del Legend Club per l’impegno nell’organizzare questo fantastico evento. Alla prossima!
Setlist:
Pendulum
Mold
Black Gold
Longing
The Earth Mantra
The Realm of Chaos
Postmortem Pt. 1
Passerby
Fighter
Orphan Soul
Encore:
Fool the Gravity
Sweet, Sweet Lies