VENETO ROCK FESTIVAL
Arena di Montemerlo (PD)
Domenica 03/09/2022
In questa calda domenica di inizio settembre, il poliedrico Mirko “DE FOX” Galliazzo, mette in moto la sua perfetta e collaudata macchina organizzativa, che questa volta lo rende protagonista di una prima e prestigiosa edizione del Veneto Rock Festival nella splendida location dell’Arena di Montemerlo, un mini teatro all’aperto, immerso nel verde dei Colli Euganei, in provincia di Padova, e a due passi dalla famosa località turistica di Abano Terme, facilmente e agevolmente raggiungibile. In questa piccola bomboniera artistica (recentemente ristrutturata), vi trova spazio oggi al suo interno, tutto il meglio del Rock e del Hard’N’Heavy /Heavy Metal del Veneto riunito come in una grande famiglia, spaziando dal Rock d’autore degli EX, a quello più sperimentale ed introspettivo dei Blondiefox passando per il Metal più oltranzista dei Black Reflex, al rock più oscuro e psichedelico dei Bauman ,che si contrappone a quello beat tinto di blues proposto da Franco Maria Serena, per poi concludersi con l’ hard-metal degli altoatesini Feline Melinda di Bolzano, gli unici “special guest “ presenti nel bill provenienti da fuori regione! Il resto delle band partecipanti sono invece tutte diramate tra le province di Vicenza, Verona e Padova. Oltre che ringraziare Mirko per averci gentilmente ospitati rispettivamente in veste di reporter e fotografi per la nostra webzine, mi preme complimentarmi per la perfetta organizzazione del festival, arricchito anche della presenza di fornitissimi e ricchi banchetti di memorabilia storica, nonché di rarità su disco, cd e musicassetta, che hanno certamente alzato il tasso di interesse generale e il risultato ottimale raggiunto anche in termini di affluenza! Infine, ma non di meno rilievo, da segnalare l’ottima acustica e visibilità dell’Arena di Montemerlo da ogni angolazione, la facile e veloce agibilità a tutti i servizi in modo fruibile e veloce, con prezzi davvero contenuti e popolari per quanto riguarda il servizio di ristorazione del piccolo ma fornito bar interno. Ma ora andiamo ad addentrarci in modo più specifico su questa splendida giornata di musica d’autore!
BAUMAN
Tocca ai giovani esordienti patavini BAUMAN dare inizio alle danze, i quali ci propongono sei brani di Rock piuttosto oscuro e a tratti psichedelico, che vira nel cantautorato , spaziando poi tra il rock alternativo e il “Metal” vero e proprio, seppur preso a piccole dosi. Questo progetto musicale, che nasce nel 2018, al momento non ha ancora prodotto alcun album, e visto quanto messo messo in atto dai Bauman stasera ci auguriamo che porti presto a concretizzarsi la cosa, in virtù del fatto che hanno già musicato un opera teatrale di danza, e rivisto il tutto con una prospettiva concreta di sicuro talento e con molte frecce da sparare nel loro arco! Un ottimo inizio di questo Veneto Rock Festival dunque, che ha saputo valorizzare e dare spazio anche a nuova realtà locali come i Bauman, di cui sentiremo presto parlare in futuro. Dei brani proposti , particolarmente interessanti sono apparsi su tutti i proposti, “Beautiful Dedalo”, “Protest Suicide” e la malinconica “Debra Libanos”.
BLACK REFLEX
Coi BLACK REFLEX, band tutta vicentina, ci spostiamo su lidi più canonici e consoni del Metal classico, dove viene dato poco spazio a momenti romantici, a favore di quelli più massicci, diretti e senza fronzoli, come il genere impone. Ma questo non significa che questi metallari non abbiamo un cuore, perché una stupenda Ballad in realtà i Black Reflex c’è l’hanno nel loro repertorio, “If You Love The Demon”, che stasera però non verrà proposta. Con un tempo esiguo a loro disposizione e con una scaletta ridotta a soli sei brani , concentrano la loro esibizione in qualcosa di più incisivo ed aggressivo, tirando fuori dal cilindro del loro unico omonimo disco d’esordio, perle come “Never Fold”, “More Than A Hero” e la conclusiva “You Know The Name”. Francesca, fresca di un nuovo hair look, appare sempre pimpante e vocalmente più in forma che mai, e sempre più a suo agio nei panni di frontman e trascinatrice della band, mentre Davide IAN e Diego formano una coppia di chitarristi collaudata ed esperta, che è molto più che una semplice garanzia .. oserei dire impeccabili! Inoltre, per questa occasione speciale, i Black Reflex si presentavano con una formazione “inedita” e “rinnovata”, ovvero dove oltre a venirci presentato il nuovo bassista Chris Cassidy (molto convincente la sua prova!), trovava spazio dietro le pelli Alex Mantiero dei White Skull(una forza della natura che non ha certo bisogno di presentazioni), in momentanea sostituzione dell’altrettanto bravissimo batterista ufficiale Giovanni Angiolin! Quarantacinque minuti di adrenalina pura, di energia esplosiva quella che ci hanno offerto i Black Reflex, sinonimo oramai di garanzia assoluta, un distillato musicale con radici sicuramente ottantiane ed old style, ma al tempo stesso miscelato anche con influenze metal più moderne, che altro non e’ che la sintesi perfetta della loro proposta! GALATTICI!!!
BLONDIEFOX
Quando si tratta di recensire dischi e live di amici di vecchia data come Mirko De Fox, con cui sono cresciuto musicalmente, e che mi hanno formato culturalmente nel campo e avviato a questa passione che porto avanti da vent’anni , e cioè quella di riuscire a tradurre in parole le mie emozioni per la musica, rappresenta qualcosa di difficilmente descrivibile ed estremamente emozionante, a cui sarò sempre eternamente grato! Ho seguito la sua band principale, gli X-HERO, sin dagli esordi, e oggi mi ritrovo a distanza di anni praticamente tutti gli ex e attuali componenti di quella storica band radunati in uno dei tanti progetti post X-Hero, gli sperimentali ed introspettivi BLONDIEFOX! Il progetto nasce negli anni ‘ 90 per volontà dello stesso De Fox (naturalmente sempre in veste di singer) e del polistrumentista Paul Blondie Gidoni, un vero pioniere e precursore del tempo, che ha saputo portare con il suo genio creativo innovazioni e concetti avanti anni luce all’epoca ! Non a caso, la band oltre che portare la fusione del nome dei suoi due creatori (oggi ribattezzata Blondiefox & Johan Sex), trattava temi molto avant-garde e di grande attualità, che vanno da quelli ambientali a quelli di impegno sociale. Dopo molti cambi di formazione, i Blondiefox attuali si completano con Davide Johansen Galliazzo (fratello di Mirco ed ex X-HERO) alla batteria e Davide IAN Valle dei Black Reflex al basso, e a sua volta ex X-HERO! Una sorta di sinergia verrebbe tra vecchi compagni di viaggio verrebbe da dire , in un concetto musicale difficilmente catalogabile, che spazia senza confini nel Rock a trecentosessanta gradi, dove il tutto viene sapientemente collegato in un cantato italiano d’altri tempi, con uno stile molto vintage e progressive! La voce di Mirco De Fox da ancora molto filo da torcere a tanti cantanti in erba della scena attuale, sempre pulita e precisa, così come tutta la preparazione tecnica degli altri Blondiefox, tutti musicisti esperti e navigati. “Domani o forse mai” , “Percepiscimi” e la conclusiva “Save Your Life”, sono stati i brani più emozionanti dei soli cinque proposti, in un contesto paradisiaco al limite della perfezione, in cui le vibrazioni trasmesse sul palco sono arrivate dritte al cuore! SONTUOSI!
EX
Con gli EX, saltiamo invece nella città di “Giulietta e Romeo”, ovvero Verona! Monicker storico della scena Rock scaligera, ma in generale direi italiana, si formano a fine degli anni 90, incidendo il loro primo album autoprodotto, “Grida” del 1998, fino ad arrivare al più recente “ I Nostri Fantasmi” del 2019, prodotto dall’etichetta Andromeda Relics, gestita dal giornalista musicale veronese, nonché produttore discografico, Gianni Della Cioppa. Tanti anni di gavetta alle spalle, tanti concerti ed esperienza da vendere, fanno degli EX qualcosa di istituzionale! Potremmo definirli una sorta di “paladini della giustizia di periferia” , una specie di “guerrieri della notte”, devoti al “Cemento Armato” citando un loro celebre album, dove lotte sociali e ribellione al sistema la fanno da padrone nei loro testi: “chi si piega e’ perduto- resistenza!” . E la durezza metropolitana dei loro scritti, fatta di speranza di un mondo migliore e di giustizia sociale, trasuda anche nel loro Rock vintage, intriso di rabbia e sudore, ma anche di sete di giustizia, vendetta e di rivalsa sociale! Stefano Pisani (anche ex EXILE e attuale SPITFIRE , oltre che celebre scrittore di due romanzi Rock) non ha certo bisogno di tante presentazioni, così come il vocalist -ultras Roby Mancini e il bassista Gabriele Agostinelli, tutti veterani combattenti alla causa del Rock! La partita la chiude Marco Azzolini dietro le pelli, entrato in famiglia EX solo recentemente, ma non per questo di minor rilievo e contributo alla causa, anzi… direi che ha dato un ottimo contributo alla causa, dimostrando attitudine, meritandosi di suonare accanto ai vecchi padri fondatori! Praticamente tutte canzoni nuove in scaletta (che probabilmente andranno finire sul nuovo imminente album in uscita), sulle quali hanno preso il sopravvento su tutte “Arresta il Sistema” , “Criminale” e “Santi e Delinquenti”! God Save The Queen ….ma anche “Dio Salvi gli EX”! STORICI!
FELINDE MELINDA
Bolzano-Sudtirol-anni 80! Inizia qua ,e così, la lunga storia dei FELINE MELINDA , storico monicker dell’Hard’n’Heavy italiano, una band che potremmo definire oggi CULT, capace di evolversi stilisticamente nel tempo, cambiare formazione senza mai snaturare quel suo sound tipico ed inconfondibile, difficilmente inquadrabile ed etichettabile. Degli esordi e di quel lontano passato remoto, dei Feline Melinda oggi vi resta traccia tangibile solo nel grandissimo e carismatico vocalist/chitarrista Rob Irbiz, un vero veterano della scena metal tricolore, e Chris Platzer alla batteria, che considero a tutti gli effetti un membro storico ufficiale anche se subentrato poco tempo dopo al primo batterista ufficiale Tommy Ti.Grotto, con il quale Irbiz, assieme all’ex fondatore dimissionario, il bassista Andy De Santis pubblico’ il loro capolavoro massimo “The Felines Await You”, molto ricercato e quotato tra i collezionisti! I Feline Melinda però non vivono certo di passato, e freschi e rinnovati con questa nuova line-up attuale , che vede al basso il poliedrico ed iper tecnico Gschnell , affiancato dal giovane talentuoso chitarrista solista Mattia “HeadMatt”, incidono altro nuovo materiale, sempre in linea con il loro sound molto frizzante, a tratti vagamente dark , con momenti più intimistici dedicati all’amore e all’universo femminile, contrapposti a situazioni più spensierate e riconducibili ai party rock’n’roll, tuttavia senza perdere mai di vista la melodia e quel loro groove tipico, oserei dire quasi tirolese- marziale, al confine del power metal d’annata! Non nascondo che spesso osservando Rob in azione sul palco, mi viene naturale accostare la sua figura a quella del leggendario Kai Hansen (Helloween/Gamma Ray). Una scaletta quella di stasera incentrata tutta sugli ultimi due album, “Morning Dew” del 2008, dal quale verranno proposte “Morning Dew”, “Forever” , “Dangerzone”(con tanto di ritornello cantato dai fans sottopalco), e “Skydiver”, mentre dal più recente “Dance Of Fire And Rain” del 2014, la splendida “Blue Diamond” e la conclusiva “Angel Eyes”. C’è spazio pure per un pezzo nuovo e inedito “(She’s A Like) Thunderstorm” (che presumibilmente finirà in un nuovo album in uscita). Che dire ancora dei Feline Melinda … la classe non è acqua, e in questo Veneto Rock Festival, hanno dato saggio della loro bravura e dato un ulteriore dimostrazione che la vecchia scuola metal resta la migliore e la più inossidabile, vincendo a pieni voti la prova del tempo! IMMENSI!
SERENA ROCK BAND
E come tradizione vuole, un festival mitico, si chiude con un personaggio leggendario: a chiudere i battenti del Veneto Rock Festival e’ già pronto sul palco il musicista padovano Franco Maria Serena, in questa occasione accompagnato dalla SERENA ROCK BAND! Franco e’ una figura storica del Rock italiano anni sessanta, celebre leader della band I Ragazzi Dai Capelli Verdi, una band beat molto in voga all’epoca. Autore di svariati album e progetti personali (e’ anche uno stimato pittore), con la Serena Rock Band propone un genere più vicino all’hard blues che al beat, proponendo una scaletta suddivisa tra brani propri ( con solo uno cantato in italiano, l’iniziale “Voglio Essere Il Tuo Uomo”) e alcune cover celebri, tra cui si sono distinte “Come Togheter” e “Day Tripper” dell’ex Beatles John Lennon e “Lucille” di Albert Collins. Dal suo vasto repertorio estrae dal cilindro brani intensi e ricchi di pathos come “Just The Startin’ Line”, “Don’t Try To Carry On” , “The Walking Of The Giants” e “On The Move”. Peccato che vista l’ora tarda fattasi, con il lunedì infrasettimanale lavorativo alle porte, Franco Serena e la sua band abbiano suonato davanti a pochi spettatori irriducibili e anche un po’ infreddoliti dall’umidità notturna. Ma chi ha resistito fino alla fine ha visto esibirsi un artista d’altri tempi, un signore sul palco e fuori, garbato e composto, con le giuste parole sempre, appartenente a quella generazione beat anni sessanta alla quale apparteneva anche mio padre, appassionato e cultore del genere. Un ripasso e una rivisitazione eccellente del Maestro Franco Serena, che grazie anche alla brillantezza e tecnica dei musicisti che lo accompagnano in questo progetto, hanno regalato alla platea un ora di goduria difficilmente dimenticabile! STORICO!
Alessandro Masetto