Godspeed You! Black Emperor @ Estragon – Bologna

Godspeed You! Black Emperor. (foto e testo di Giovanni Cionci)

Lo scorso 1 Ottobre noi di Relics Magazine abbiamo assistito presso l’Estragon di Bologna all’atteso ritorno nel nostro Paese dei giganti canadesi del post-rock Godspeed You! Black Emperor, in tour per la promozione dell’ultimo album G_d​’​s Pee AT STATE​’​S END! (volete saperne di più sulle altre date italiane del tour previste? cliccate QUI).


Buona l’affluenza del pubblico, con un locale forse non strapieno ma comunque abbastanza affollato.

Ad aprire la serata, l’esibizione di un artista non annunciato in cartellone. Da solo sul palco, ammantato di fumo, perennemente controluce, violenta per una mezz’ora una simil-Gibson SG, traendone cigolii e lamenti strazianti. Chiamatela, se volete, Arte.

Godspeed You! Black Emperor
Buio. Visivamente è il buio a caratterizzare i primi minuti dello show dei canadesi, affidati alle note di Hope Drone, prima che 4 proiettori super8 non vengano attivati da Karl Lemieux, come di consueto, illuminando lo schermo alle loro spalle . Il palco appare gremito: gli storici membri fondatori della band, Efrim Menuk (chitarra), Mike Moya (chitarra) e Mauro Pezzente (basso), sono affiancati da Thierry Amar (contrabbasso e basso), Sophie Trudeau (violino), David Bryant (chitarra), Aidan Girt e Bruce Cawdron (batteria).
Buona parte della setlist è affidata all’ultimo album, ma non mancano brani che affondano nel passato della band, come World Police And Friendly Fire (tratto dallo storico Lift Your Skinny Fists Like Antennas to Heaven) e Bosses Hang (da Luciferian Towers del 2017).
Brani lunghissimi, ipnotici, composti da cicli di battute reiterate più e più volte, come un mantra, ma che ad ogni ciclo assumono una nuova sfumatura, come se fossero infinite facce di uno stesso diamante che si manifesta in tutto il suo splendore quando il ciclo si spezza e gli strumenti impazziti si aprono in un climax ascendente e liberatorio.

Questa la setlist dello show:

  • Hope Drone
  • Job’s Lament
  • First of the Last Glaciers
  • Bosses Hang
  • Cliffs Gaze
  • Fire at Static Valley
  • World Police and Friendly Fire
  • BBF3

Vi lasciamo alla gallery fotografica del nostro Giovanni “GianRock” Cionci.


Commenti

Relics Magazine

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Click here to connect!