METAL WARFARE (testo Alessandro Masetto/foto Rose Profeta)
METAL WARFARE / MEMORIAL RICKY
BULLDOZER + Guests
Sabato 08 Ottobre @ The Factory- Verona
Quale scelta migliore del The Factoy di Verona poteva essere fatta per commemorare la figura storica di Riccardo “Ricky da Venezia”, meglio conosciuto come RICKY WARMONGER , storico metallaro Veneto, nonché apprezzato ed impegnato musicista in più bands della scena metal estrema italiana, che purtroppo improvvisamente, e in modo del tutto inaspettato, ci ha tristemente lasciati lo scorso anno (R.I.P): una brutta notizia che ha portato sgomento ed incredulità in tutta la comunità metal. Chi come il sottoscritto, ha avuto la fortuna di conoscerlo di persona, porterà nel cuore sempre il ricordo di un ragazzo buono e generosa, sempre allegro e di compagnia, lontano da smanie di protagonismo, semplice e alla mano con tutti. Non a caso, per questa speciale festa in suo onore, si sono scomodati e mobilitati amici e musicisti provenienti da mezza Italia, inclusi anche alcuni stranieri, a testimonianza del grande ricordo e dell’affetto che il popolo metal nutriva per lui. Al The Factory sono abbastanza di casa, e difficilmente per un evento di questo ambito ho visto così tanta partecipazione e un locale così straboccante di gente; tuttavia, questo meritato successo nei numeri, e’ sicuramente da condividere equamente con gli organizzatori del METAL WARFARE , i quali si sono sbattuti con una pubblicità massiccia on line per mesi, alla ricerca della location ideale per un evento di questa portata, che ha visto avvicendarsi tra i tanti special guest sul palco veronese , bands internazionali del calibro di INDIAN NIGHTMARE, BUTCHER e BULLDOZER, (questi ultimi in veste di headlinear), che per la speciale occasione, eseguiranno una scaletta esclusiva, particolarmente succulenta, lunga e ricca di sorprese!
Aprono le danze del Metal Warfare, i MERCILESS ATTACK, storica thrash metal band Veneziana, composta di quattro elementi e completamente rinnovata oggi. Per motivi personali non abbiamo purtroppo assistito al loro show, un vero peccato .. speriamo di recuperare l’occasione mancata a breve. Al nostro ingresso al The Factory, sono già in postazione d’attacco gli ADVERSOR, formazione fondata nel basso Vicentino (a Lonigo precisamente) e dedita ad un trash metal vecchia scuola tedesca senza compromessi, con un sound ispirato ai mostri sacri teutonici Kreator e Sodom. Con due album all’attivo di ottima fattura e ottimi responsi di vendita, che gli hanno permesso di condividere i palchi di mezza Europa con gente del calibro di Gama Bomb, Exciter, ecc..,stasera gli Adversor propongono una scaletta con ben cinque brani nuovi, ottimamente accolti dai numerosi amici /fans accorsi sottopalco per supportarli.
ADVERSOR
Una prova più che convincente, che introduce al meglio la terza band in programma, ovvero gli INDIAN NIGHTMARE, band Italo-tedesca fondata da Corrado Linzi, il fratello di Ricky, durante gli anni del suo trasferimento in Germania, e che vanta numerose presenze nei palcoscenici internazionali più prestigiosi quali il Wacken Open Air e il Rock Hard Festival, dedita ad un metal che definirei “multietnico “, spaziando dal metal puro classico al thrash, e dallo speed sconfinando nel punk. Di assoluto valore e dotati di grande tecnica individuale, hanno dimostrato coi fatti di che pasta sono fatti e perché hanno raggiunto certi obbiettivi prestigiosi.
INDIAN NIGHTMARE
Tocca ora si WARPATH esibirsi, e qua i sentimenti e i ricordi si sprecano, in quanto altro non sono che la reincarnazione dei Warmonger, la band di Ricky, che hanno proposto pezzi molto vari dal loro vasto repertorio, spaziando anche nel periodo black metal del nostro amico. E’ stata recentemente ristampata tutta la loro discografia.
WARPATH
A questo punto della serata, l’atmosfera inizia ad essere incandescente, e il party inizia ad entrare sempre più nel vivo e surriscaldare gli animi dei presenti, che avranno l’occasione di vedere esibirsi a breve i grandissimi belgi BUTCHER, per la prima volta in esclusiva in Italia, fautori di un album d’esordio grandioso, di cui ci faranno sentire i brani migliori in esso contenuto! Non conoscevo affatto questa band, e devo ammettere che con il loro speed metal Satanico e blasfemo, composto da riff al fulmicotone e voce al vetriolo, mi hanno conquistato e messo letteralmente a ferro e fuoco il parterre del The Factory, diventato nel mezzo un pogo impressionante, con gente che volava in aria ed altri a terra. Davvero tanta roba questo belgi, una vera forza della natura, capaci di infuocare e smuovere gli animi anche dei più impassibili posizionati dietro, nel tentativo di resistere alla forza d’urto proveniente dalle zone calde.
BUTCHER
Dopo un ora di massacro senza tregua, e’ tempo ora di una meritata pausa, e il bancone del bar diventa un valido alleato per dissetarsi con delle fresche birre, anche per farsi risalire alcolicamente la giusta adrenalina prima dello show dei grandi protagonisti della festa, ovvero gli storici thrashers milanesi BULLDOZER !
BULLDOZER
C’era una grande attesa e fermento da tempo per vedere finalmente in azione in Veneto i milanesi BULLDOZER, che rappresentano un monicker chiave e storico del thrash metal anni 80 non solo in Italia, (paese di origine), ma direi oggi mondiale, con tour e partecipazioni nei festival più prestigiosi di tutti i continenti del pianeta! Averli quindi qui stasera, ospiti qui sul palco per la speciale serata commemorativa, e con uno special show esclusivo, rappresenta più di un motivo d’orgoglio e vanto per tutti! L’Esorcismo, ha quindi inizio, con tanto di prete incappucciato con croce sul palco intento a scacciare il demonio, con la recita della classica litania in latino “scaccia Demonium”, (“Cut Throat”), pre registrata con la voce stessa di AC Wild imponente esorcista , che introduce di fatto una scaletta incentrata su “The Exorcism – The Day Of Wrath “ e su “The Final Separation “, ovvero i primi anni della discografia dei Bulldozer! Si parte a razzo con un trittico esplosivo composto da “Insurrection Of The Living Death”, “Fallen Angel” e “Welcome Death”, intervallati dalla potente “Decivier” e dalla sorprendente “Mad Men”! Tutti pezzi estratti da “The Day Of Wrath “, uno dei capolavori massimi è più apprezzati dei meneghini, che di fatto chiude la prima parte della loro performance! Rivedere AC Wild ancora nel doppio ruolo di cantante e bassista e’ qualcosa di orgasmatico e paradisiaco, anche se onestamente, mi piaceva altrettanto osservarlo concentrato a sputare odio e veleno dal pulpito del suo leggio. Su Andy Panigada che dire..artista immenso, grandissimo chitarrista, compositore, autore, e chi più ne ha più ne metta.. certamente, quest’uomo, rappresenta una figura chiave del metal italiano a trecentosessantagradi di cui andare tutti orgogliosi! Ghiulz e Manu, rispettivamente chitarrista e batterista (oggi entrambi in forza anche nei Death SS), sono una forza della natura, e conferiscono quella ventata di novità e nuova energia positiva che permette oggi ai Bulldozer di essere una band ancor più esplosiva, cattiva e rabbiosa di quello che furono nel loro glorioso passato; in una sola parola riassuntiva, una “macchina da guerra”! La title track “The Final Separation “ introduce di fatto la Part.2, seguita a raffica da “Ride Hard Die”, “The Cave- Sex Symbol Bullshit”, e “Don’t Trust The Saint”, altri proiettili che si conficcano in testa con la stessa potenza di quelli sparati da un kalashikov! E il pogo umano (oramai fuori controllo) che si sta scatenando la dice lunga sull’alto grado di gradimento, a testimonianza della fama e reputazione che si portano appresso! Doveva essere un concerto senza compromessi, ed ecco servita una terremotante “Whiskey Time” , che precede l’onnipresente omaggio dei Bulldozer ai Motorhead del compianto LEMMY, con i quali hanno spesso condiviso palco, tour e stravizi negli anni d’oro del metal…partono le note di “Iron Fist”, e si sentono tremare anche i muri del Factory, oltre che vedere gente sconvolta e provata dopo ore di massacro! Finita qua ? In fondo sono le 1:10 passate di notte … neanche per sogno … il pubblico acclama un ultimo bis e i Bulldozer non si fanno pregare due volte..”The Derby”, dove invece del classico coro originale di “Milan, Milan” (ribattezzato in seguito con “F**a , F**a), viene modificato il ritornello con un “RICKY”, “RICKY”, che risuona come un ultimo estremo omaggio alla sua memoria.. Sono certo che da lassù ha approvato, sorriso ed applaudito questo memorial fatto appositamente in suo ONORE! In alto corna e birra .. Cheers!
Alessandro Masetto