Alter Bridge @ Mediolanum Forum, Assago (Mi)

Alter Bridge + Halestorm + Mammoth WVH 25/11/2022, Mediolanum Forum, Assago (Mi)

testo di Alex Casiddu, foto di Giulia Di Nunno

A tre anni di distanza dall’ultima calata nel Bel Paese, i mai domi – ma soprattutto sempre ispirati – Alter Bridge tornano ad abbracciare il pubblico italiano, senza dubbio uno dei più fedeli – se non il più fedele – d’ Europa.

Come sempre la band sceglie di farsi accompagnare in tour da special guest di prim’ordine, in questa occasione Halestorm e Mammoth WVH.

Prima di passare alla musica, credo sia doveroso complimentarsi con band ed organizzazione che – in un periodo complicato fatto di rinvii e cancellazioni – hanno deciso di portare a compimento la data come da programma.

Piccola nota polemica a margine: qualche band americana che recentemente ha deciso fin troppo frettolosamente di cancellare tutto – o parte – del proprio tour europeo (chi ha detto Godsmack e Shinedown??) dovrebbe chiedere consigli su come, nonostante gli aumenti dei costi, gli Alter Bridge stiano riuscendo a girare l’Europa in lungo e in largo.

Ma accantoniamo le chiacchiere da bar per concentrarci sul palco, le cui luci vengono spente alle 18:45 in punto per dare spazio – in un Mediolanum Forum ancora in fase di riempimento – ai MAMMOTH WVH di Wolfgang Van Halen (già compagno di Mark Tremonti nel progetto Tremonti), conosciuto ai più per essere figlio del compianto Eddie Van Halen.

Nei 35 minuti a propria disposizione la band offre un assaggio ai presenti dell’omonimo debutto discografico; sciorinando i brani più d’impatto e coinvolgenti, su tutti ‘Mr.Ed’, ‘Think It Over’, fino ai singoli ‘Epiphany’, ‘Distance’ e ‘Don’t Back Down’, quest’ultima posta in coda al set per dare un’ultima scossa al pubblico presente.

Pollice su per Wolf e la sua banda, in attesa di rivederli – speriamo presto – con uno show da headliner.

Setlist:
– Mammoth
– Mr. Ed
– Epiphany
-Think It Over
– Distance
– You’re To Blame
– Don’t Back Down

Il cambio palco, con quest’ultimo che a trasformazione avvenuta si presenterà con un allestimento degno di nota, mette gli HALESTORM nella condizione di essere quasi co-headliner della band principale.

La ciurma guidata dalla carismatica Lzzy Hale fa il suo dirompente ingresso on stage sulle note della nuova ‘The Steeple’; giusto il tempo di far scaldare l’ugola e si prende il volo con la doppietta ‘Love Bites’ / ‘I Get Off’.

L’entusiasmo di un Forum – che a questo punto registra un discreto numero di presenti – sembra gasare al punto giusto i musicisti, che dispensano sorrisi e sguardi compiaciuti man mano che i pezzi si susseguono; con una Lzzy che lancia a più riprese messaggi d’amore verso il pubblico italiano. 

Dopo un tuffo nel passato con ‘Amen’, veniamo condotti all’impetuoso assolo di batteria di Arejay Hale, conclusosi come da tradizione con due bacchette formato gigante. 

Il ritorno ai giorni nostri è affidato a ‘Wicked Ways’ e ‘Back From The Dead’, che traghettano il set verso la conclusiva ‘I Miss The Misery’.

Setlist:
– The Steeple
– Love Bites (So Do I)
– I Get Off
– Mine
– Familiar Taste Of Poison
– Amen
– Drum Solo
– Back From The Dead
– Wicked Ways
– I Miss The Misery

HALESTORM (foto di Giulia Di Nunno)

Con un palazzetto che a questo punto presenta un buon colpo d’occhio, ad eccezione del secondo anello tenuto volutamente chiuso, gli ALTER BRIDGE sono pronti per riabbracciare i propri fans italiani, da loro più volte definiti come una seconda famiglia, e nel corso della serata avremo più volte conferma di ciò.

L’apprezzato ultimo album “Pawns & Kings”, che per molti ha rappresentato un ritorno alle origini, questa sera è stato rappresentato – oltre che dalla title-track – da ‘Silver Tongue’ e ‘Sin After Sin’.

Uno show sempre solido che, come da consuetudine, non ha offerto particolari scenografie o effetti pirotecnico; se non un imponente impianto luci e cinque schermi verticali affiancati a fondo palco sui quali venivano proiettate animazioni in tema con i testi delle canzoni.

Momenti di pura adrenalina (‘Addicted To Pain’, ‘Before Tomorrow Comes’) si alternano a mid-tempo più cadenzati (‘Ghost Of Days Gone By’); ma il primo momento epico avviene quando Myles Kennedy – dopo aver preso la parola – ricorda il legame particolare tra la band ed il pubblico italiano, introducendo l’esecuzione di ‘Shed My Skin’ – estrapolata dall’album d’esordio “One Day Remains” – eseguita per la prima volta durante questo tour ed assente dalle scalette degli Alter Bridge dal 2017. 

Ma le sorprese non finiscono qui…al termine di ‘Isolation’, Mark Tremonti – chitarra alla mano – si dirige verso il bordo del palco, invitando a salire una giovane ragazza down presente in prima fila, per omaggiarla del suo strumento.

Gesto non casuale di Mark Tremonti, il quale da diverso tempo ha dato vita all’iniziativa benefica ‘Take A Chance For Charity’ (a favore della National Down Syndrome Society), a seguito della nascita della sua prima figlia Stella, alla quale è stata diagnosticata la sindrome di down.

Dopo il doveroso plauso al chitarrista italo-americano, il set riprende quota fino all’intermezzo acustico di ‘In Loving Memory’; dove l’accoppiata Kennedy/Tremonti ipnotizza letteralmente l’audience del Forum.

Menzione doverosa per i sempre eccellenti Brian Marshall e Scott Phillips, sezione ritmica che si mantiene sempre al passo come una locomotiva in corsa; l’intro iniziale in ‘Metalingus’ ne è l’esempio perfetto.

Con sette album pubblicati, inizia a diventare complicato per gli Alter Bridge condensare tutto in un’ora e quarantacinque minuti – tanto è durato lo show milanese – e probabilmente dovranno iniziare a prendere in considerazione l’ipotesi di allungare i propri spettacoli; i pezzi che il pubblico vuole – e che non possono mancare in scaletta – ormai iniziano ad essere molti.

Avvicinandoci al termine vengono sparati gli ultimi grossi calibri, che rispondono al nome di ‘Blackbird’, ‘Rise Today’, ‘Cry Of Achilles’ e ‘Open Your Eyes’, quest’ultima ormai designata a saluto finale.

Per riprendere il tema che ha introdotto il report; in momenti come questi – in cui le certezze a cui eravamo abituati anche in ambito musicale sembrano diventate utopie – facciamoci del bene, e regaliamoci 1, 10, 100 serate come questa.

Setlist:
– Silver Tongue
– Addicted To Pain
– Ghost Of Days Gone By
– Sin After Sin- Before Tomorrow Comes
– Shed My Skin
– Wouldn’t Be Rather- Isolation
– Waters Rising- Pawns & kings
– In Loving Memory
– Metalingus
– Blackbird
– Rise Today

Encore:
– Cry Of Achilles
– Open You Eyes

ALTER BRIDGE (foto di Giulia Di Nunno)


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