Powerwolf + Dragonforce + Warkings 24/11/2022, Alcatraz (Mi)
Di Cerutti Giacomo
Insaziabili amanti del power metal ben ritrovati all’Alcatraz di Milano! Dove la Vertigo Hard Sounds ha portato sul palco una tripletta micidiale, se sentite ululare in lontananza potete immaginare chi sono gli headliner, sono proprio loro i mitici Powerwolf impegnati nel Wolfsnächte European Tour, che dopo il rinvio nel 2021 causato dalla pandemia finalmente fanno ritorno nel nostro paese. I nostri lupi sono accompagnati dalla forza dei draghi, i supersonici Dragonforce con all’attivo l’ottavo disco Extreme Power Metal uscito nel 2019, infine a completare abbiamo gli emergenti Warkings forti della pubblicazione del quarto disco Morgana. Avere band di tale calibro sullo stesso palco nella stessa sera, ha richiamato un gran numero di fans le cui aspettative sono altissime, andiamo a scoprire come si è svolta la serata power.
Purtroppo a causa della distanza e del traffico dell’ora di punta, non ho avuto il piacere di vedere i Warkings band power metal nata nel 2018 che quest’anno ha pubblicato il quarto disco “Morgana”. Raccogliendo i pareri tra la gente posso confermare che i componenti The Tribune, The Crusader, The Viking, The Spartan e Morgana le Fay si sono dimostrati un’ottima band d’apertura, accolti calorosamente hanno tenuto un’esibizione fenomenale grazie alla prestazione musicale e vocale, potente tenuta di palco e la notevole cura nella scenografia e nei costumi. I pezzi proposti estratti dai quattro dischi hanno riscontrato gran successo, questo significa che sono già seguiti buona schiera di fans e sicuramente stasera ne hanno conquistati altrettanti. Sapendo ora cosa mi sono perso, spero di aver occasione di vederli al più presto per rendermi conto del loro valore.
Setlist:
The Last Battle
Spartacus
Maximus
Monsters
Fight
Hephaistos
Sparta
Gladiator
Finalmente la serata inizia anche per me! Il locale è strapieno e il pubblico è in trepidante attesa dei paladini dello speed power metal, le luci si spengono e come intro parte un estratto di “Point Of Origin”, si sollevano urla che aumentano quando uno alla volta i Dragonforce prendono posizione con occhiali da realtà virtuale, in tema con il nuovo disco Extreme Power Metal infatti i chitarristi si stagliano sopra due giganteschi videogame cabinati ai lati del palco, senza indugi irrompono con il nuovo pezzo “Highway to Oblivion”, esaltando la folla che viene travolta da una miriade di note. Dai nostri draghi non possiamo aspettarci altro che potenza e velocità, i micidiali axeman Herman lee e Sam Totman sprigionano riff come tempeste di meteoriti e assoli supersonici con migliaia di note, sul palco hanno una presenza scenica che li contraddistingue, Herman nonostante la sua dinamicità ha sempre un aria concentrata e la tirata di floyd con ginocchiata sulla chitarra sono il suo marchio di fabbrica, Sam condisce il sound con golate di birra ed è sempre spiritoso, in particolare quando prende in giro Herman durante i loro virtuosi duelli sulla pedana centrale. La new entry per questo tour è la bassista Alicia Vigil che ha preso il posto di Frédéric Leclercq, il quale ha lasciato la band nel 2019 per unirsi ai Kreator, sembra sentirsi a suo agio e mantiene la sua compostezza amalgamando la ritmica con solide note, mentre l’ex tastierista Vadim Pruzhanov è stato rimpiazzato dalle basi registrate, in sede live devo ammettere che si nota la sua assenza, i suoi giochi ad effetti sonori, la sua partecipazione agli intricati assoli dove suonavano il proprio strumento e gli altri reciprocamente. Ma questo non ha affatto diminuito la forza del drago, che procede sotto i martellanti colpi di Gee Anzalone rombante motore made in Italy che scatena la sua potenza su piatti e pelli, infine il frontman Mark Hudson tiene in pugno la folla con grande carisma e una vocalità pulita, squillante ed estesa, con l’apporto dei compagni nei cori. I fans sono in delirio alimentati dall’energia che la band continua a dilagare, arricchita da scintille pirotecniche che s’innalzano da fronte palco, urla, applausi, cori spontanei, moshpit e crowd surfing accompagnano ogni canzone, è stata molto apprezzata anche la cover in chiave power di “My Heart Will Go On” di Céline Dion, sempre tratta dal nuovo disco assieme a “The Last Dragonborn”. Purtroppo il loro set è piuttosto breve e non avendo molto tempo a disposizione sono tanti i classici che non possono eseguire, rapidamente giungiamo alla fine con l’immancabile e fulminea “Through the Fire and Flames”, per un finale mozzafiato che abbatte il muro del suono, per l’ennesima volta i power draghi di Londra hanno segnato un traguardo in terra italica, grazie alla coesione tra loro e i fans esaltati dal primo all’ultimo, raccogliendo forti urla e applausi possono lasciare il palco ai tanto attesi headliner.
Setlist:
Point of Origin Intro
Highway to Oblivion
Three Hammers
Fury of the Storm
The Last Dragonborn
My Heart Will Go On (Céline Dion cover)
Cry Thunder
Through the Fire and Flames
Dopo queste due formidabili esibizioni l’Alcatraz diviene in un covo di lupi affamati di metallo, impazienti dell’arrivo dei loro idoli per i quali hanno tanto atteso, durante il cambio palco la tensione cresce ma finalmente le luci si spengono, lo staff stacca il telone che nasconde il palco che viene illuminato da una fredda luce azzurra, i fans sollevano un boato mentre uno alla volta i mitici Powerwolf prendono posizione, capitanati dal famigerato Attila Dorn che intona“Faster Than the Flame” con la quale letteralmente infiammano la platea. Un inizio fantastico il cui livello è destinato a salire con il procedere dell’esibizione, infatti Attila e compagni estraggono da quasi l’intera discografia un ricco repertorio tra pezzi nuovi e hit del passato, da Call Of The Wild oltre al pezzo d’apertura eseguono “Dancing With the Dead”, “Beast of Gévaudan” e “Blood For Blood (Faoladh)” che riscuotono gran successo, ma ovviamente pietre miliari come “Amen & Attack”, “Demons Are a Girl’s Best Friend”, “Army Of The Night” e altre sono cantate a squarciagola mentre il moshpit e crowd surfing si intensificano. Anche “Sainted by the Storm” singolo uscito dopo il disco ha suscitato clamore, il potere del lupo si è totalmente impossessato dei loro fedeli seguaci, ormai diventati un’orda di lupi inferociti e devoti che acclamano a gran voce, saltano e cantano, fomentati dal sound scaturito dalla band sempre più agguerrita, Matthew e Charles Greywolf rispettivamente armati di chitarra e chitarra/basso, sfoderano gli artigli con ritmiche bestiali e assoli aguzzi, costantemente sorrette da Roel Van Heldel che fa tremare il palcofacendo sanguinare piatti e pelli, mentre Falk Maria Schlegel alla tastiera conferisce al sound atmosfere epiche. Tra i componenti c’è sinergia, la tenuta di palco è dinamica e ben studiata, scintille pirotecniche, costumi e trucco sono ben curati, il tutto sotto il controllo del domatore Attila, che come sempre sfoggia il suo carisma, simpatia e capacità di interazione con i fans, esaltandoli con tenacia e simpatia oltre a espandere la sua voce potente e ben controllata dal timbro marcato. Inoltre il suo modo di interagire è ben accolto dall’applaudire a tempo, saltare, gridare blood in coro molteplici volte in preparazione per “We Drink Your Blood”, sempre affiancato dal braccio destro Falk. Inutile dire che la folla in visibilio pende dalle sue labbra per l’intera esibizione fino a “Let There By Night”, dopodiché i nostri lupi si ritirano per una meritata pausa accompagnati dai cori d’incitamento da parte dei fans ancora affamati, dopo pochi minuti il palco si tinge di rosso e preceduti dall’intro “Agnus Dei” fanno ritorno più carichi di prima, con in serbo ancora tre pezzi e per l’ultimo Attila e Falk dividono la folla in due parti, facendole gareggiare a chi gridava anzi ululava il ritornello “Hu! Ha!”, poi il ritornello è urlato all’unisono e finalmente sono pronti a ricevere “Werewolves Of Armenia” per un finale travolgente. C’è poco da aggiungere, il branco dei Powerwolf hanno nuovamente messo l’Alcatraz a ferro e fuoco con uno show di altissimo livello, il pubblico è talmente entusiasta che continua il corwd surfing pure durante i saluti finali, mentre i nostri ricevono una pioggia di urla, applausi e cori concitati.
Come dicevo all’inizio, con un trittico di tale calibro sullo stesso palco le aspettative sarebbero state alte, come prevedevo la serata è andata magnificamente grazie alle straordinarie esibizioni da parte dei Warkings, Dragonforce e Powerwolf, che hanno suonato con grinta e passione e professionalità soddisfacendo ogni singolo spettatore, ringraziamo la Vertigo Hard Sounds per aver organizzato questo fantastico evento. Alla prossima!
Setlist:
Faster Than the Flame
Incense & Iron
Cardinal Sin
Amen & Attack
Dancing With the Dead
Armata Strigoi
Beast of Gévaudan
Stossgebet
Demons Are a Girl’s Best Friend
Fire and Forgive
Where the Wild Wolves Have Gone
Sainted by the Storm
Army Of The Night
Blood For Blood (Faoladh)
Let There By Night
Encore:
Intro Agnus Dei
Sanctified With Dynamite
We Drink Your Blood
Werewolves Of Armenia