IGGY POP – recensione del nuovo Every Loser

IGGY POP “l’iguana” è ancora vitale e desiderosa di produrre musica per i suoi adepti. Il nuovo album, Every Loser, appena uscito, ci mostra due facce, il lato a energico, mentre il lato b è più soft e morbido.

Ad aiutarlo nella creazione ci sono alcuni amici, tra cui Andrew Watt, come producer, e Chad Smith e Duff McKagan come musicisti (le prime quattro tracce).

La hit Frenzy è un pezzo punk/rock di facile presa, seguono Strong out Johnny, con influenze wave, e Atlantis , brano più debole del lotto. Iggy ci riporta al vecchio rock anni 70 con Modernday Ripoff, un brano che coniuga rock’roll e venature blues (oserei dire stoniana nel mood).

Si toccano territori meditativi con la ballata malinconica Morning Show, uno dei vertici del disco (forse l’unico), intensa e malinconica.

Purtroppo la seconda parte del disco è quella meno riuscita, ci sono meno idee e alcuni pezzi sembrano messi lì come riempitivo (Neo punk sembra una canzoncina dei Blink 182, mentre Regency è puro esercizio di stile).

Unica eccezione All the way down, hard-rock adrenalinico alla Foo Fighters, brano ben arrangiato con una sua compiutezza.

Il nuovo lavoro discografico di Iggy Pop, seppur variegato nella sua proposta, risulta meno efficace (suona vecchio) rispetto al precedente Free, disco molto più ispirato e con una maggior voglia di sperimentare.

Certamente a 75 anni non si chiede di realizzare capolavori come Idiot, ma nemmeno arrangiarsi a produrre progetti solo per vendere un pò.

L’ispirazione dovrebbe essere il motore che muove ogni artista, ma spesso questo elemento è stato spesso sostituito dal marketing, vero faro del nuovo millennio.

Tracklist:

1. Frenzy
2. Strung Out Johnny
3. New Atlantis
4. Modern Day Ripoff
5. Morning Show
6. The News For Andy (Interlude)
7. Neo Punk
8. All The Way Down
9. Comments
10. My Animus (Interlude)
11. The Regency

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