Devin Townsend @ Live Music Club, Trezzo sull’Adda

DEVIN TOWNSEND + KLONE + FIXATION @ Live Music Club, Trezzo sull’Adda (MI) 14-03-2023
Di Cerutti Giacomo

Stasera ci troviamo a Trezzo sull’Adda dove fa ritorno un artista che non ha bisogno di presentazioni, la Vertigo Hard Sounds ha riportato sul palco del Live Music Club lo straordinario DEVIN TOWNSEND, cantante e polistrumentista canadese impegnato a promuovere l’undicesimo nuovo disco Lightwork pubblicato nel 2022.

La serata viaggia sul filone del progressive metal alla quale partecipano due special guest, gli emergenti FIXATION e i KLONE pronti a scaldare il pubblico che a inizio serata raggiunge un discreto numero.

Ad aprire la serata spetta ai FIXATION giovane band di Oslo che nel 2020 ha esordito con il primo EP Global Suicide, dato l’inizio anticipato dell’esibizione arrivo in tempo per il terzo brano Ignore The Disarray.

Con essa e i brani successivi propongono un alternative metal dove dominano le ritmiche di Martin S. Selen e Tobias Østerdal, sostenute da spesse parti di batteria e amalgamate dalle linee di basso tracciate da Martin Gravdal, complessivamente si notano delle venature metalcore miscelate all’uso di sintetizzatori.

Il sound è completato dalla voce pulita di Jonas Wesetrud Hansen che assieme ai compagni hanno una discreta tenuta di palco, che come tutte le band agli esordi acquisiranno con il tempo, anche dal punto di vista compositivo dovranno lavorare per dare personalità al sound.

I brani seppur accattivanti risultano parecchio simili, tutto sommato i presenti apprezzano dando ai norvegesi il meritato supporto sino alla conclusiva What We Have Done.

Setlist:
Neurosis
Stay Awake
Ignore The Disarray
Violent Tendencies
Bloodline
What We Have Done

Ora dalla Francia arrivano i KLONE che ben accolti dal pubblico aumentato, partono sulle note di Bystander tratta dal settimo nuovo disco Meanwhile fresco d’uscita, proiettandoci nella dimensione progressive metal-rock.

Dalla nascita nel 1999 la loro line up ha subìto vari cambiamenti ma con il procedere dell’esibizione, tra loro si nota una buona alchimia e una dinamica tenuta di palco, complessivamente le canzoni nuove e quelle tratte dagli ultimi dischi, hanno un tiro che coinvolge rapidamente l’audience.

Il sound ha un andamento variabile passando da riff melodici ad aggressivi ad opera di Guillaume Bernard e Aldrick Guadagnino, nelle parti melodiche le sonorità sono più ricercate mentre quando accelerano il ritmo diviene pesante e ondulatorio, accompagnato dagli scalpitanti piatti e pelli di Morgan Berthet e fluidificato dalle solide note basso emesse da  Enzo Alfano.

Le linee vocali tracciate dal frontman e unico membro storico Yann Linger, a seconda dell’andamento dei pezzi variano da tonalità pulite ed estese a urla graffianti, facendo da filo conduttore per tutti i brani, che dal punto di vista compositivo in generale sono abbastanza prevedibili.

Nel set inseriscono pure la cover di Bjork Army of Me e infine terminano con Yonder, nonostante i pochi pezzi a disposizione i francesi riescono a conquistare il pubblico, che li ripaga con copiosi applausi per aver aperto degnamente la strada al tanto atteso haedliner

Setlist:
Bystander
Rocket Smoke
Elusive
Keystone
Immersion
Within Reach
Army of Me (Bjork cover)
Yonder

Gli special guest si sono rivelati un buon riscaldamento, ora i numerosi fans aspettano impazienti l’arrivo del loro idolo, durante il cambio palco già incitano il suo nome facendo salire la tensione, a un tratto le luci si abbassano e Mr. DEVIN TOWNSEND entra in scena sollevando un boato.

Con umiltà ringrazia per la partecipazione all’evento, presenta i suoi musicisti dopodiché fa segno ai fans di aspettare qualche istante mentre prende dei lunghi respiri, e, finalmente sottovoce annuncia che il concerto può iniziare partendo con Lightworker.

Inizio ideale con questo brano semi lento dove le melodie si contrappongono ai ritornelli esplosivi, cantati a gran voce dal pubblico che rapidamente s’immerge nelle sonorità progressive metal-rock, che si appesantiscono notevolmente con la successiva Kingdom.

Lo show è colorato dal carisma di DEVIN noto per la sua ironia fuori dagli schemi, infatti prende un polpo giocattolo presentandolo come un amico, lo mette sul theremin (eterofono) parlandogli e giocando con i vari suoni prodotti, riprendendo poi l’esibizione traendo brani da quasi tutti i dischi.

I fans ascoltano con attenzione e partecipazione catturati dal sound variegato e volubile, DEVIN è la mente compositiva che esprime la sua genialità tramite chitarra, basso, tastiera, programmazioni e orchestrazioni, ma in sede live canta e suona la chitarra avvalendosi di abili session musicians.

Nell’insieme generano una variegata tavolozza di ritmiche e assoli dalle tempistiche e tonalità differenti, legate da fluide linee di basso e abbinate alle parti di batteria di variabile potenza, con pennellate melodiche, orchestrazioni e sonorità ambient che creano atmosfere solenni, conferendo ai brani maestosità e rendendoli coinvolgenti, infatti l’entusiasmo generale cresce brano dopo brano.

DEVIN sul palcooltre ad un talentuoso musicista diventa un vero e proprio showman, tiene saldamente la scena come un direttore d’orchestra dall’inimitabile mimica facciale, sorridente e compiaciuto dalla clamorosa risposta del pubblico con il quale ha una costante interazione, accompagnandolo con le sue volubili linee vocali in un alternarsi di toni delicati, marcati ed estesi sino a sfociare in un growl sporco.

A sua gentile richiesta il locale s’illumina di LED durante Deep Peace, mentre con la potente Bad Devil parte il moshpit spontaneo, dopodiché DEVIN e compagni si ritirano per una meritata pausa seguito da urla e cori d’incitamento, per poi tornare alla ribalta con gli ultimi due brani ovvero Call Of The Void e la micidiale Love? dei suoi gloriosi Strapping Young Lad per un finale mozzafiato.

Ancora una volta l’incredibile DEVIN ha messo in piedi un concerto di altissimo livello sotto tutti gli aspetti, dopo prolungati saluti ringrazia i fans per il prezioso supporto ritirandosi trionfalmente per il grande successo riscosso.

Posso confermare che DEVIN TOWNSEND ha tenuto in pugno l’intero Live Music Club, grazie alla magia del suo progressive metal e dimostrandosi come sempre un animale da palco, complimenti ai FIXATION e KLONE per aver intrattenuto al meglio il pubblico, infine ringraziamo la Vertigo Hard Sounds per aver organizzato questo fantastico evento.

Alla prossima!

Setlist:
Lightworker
Kingdom
Dimensions
Why?
The Fluke
Deadhead (The Devin Townsend Band cover)
Deep Peace
Heartbreaker
Spirits Will Collide
Truth
Bad Devil

Encore:
Call Of The Void
Love? (Strapping Young Lad cover)


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Giacomo Cerutti

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