Overkill @ Phenomenon Club (NO)

OVERKILL + EXHORDER + HEATHEN + KEOPS @ Phenomenon Club – Fontaneto D’Agogna (NO) – 22-04-2023
Di Cerutti Giacomo

Ben ritrovati al Phenomenon Club di Fontaneto D’Agogna, bellissima location per eventi live con ampio parcheggio e annesso ristorante-pizzeria, che a mio parere e di molti altri frequentatori potrebbe essere molto più sfruttato per concerti della nostra amata musica metal.

L’evento di stasera organizzato con grande impegno dalla BAM BOOKING, in collaborazione con Erocks Production e Hellfire Booking Agency, metterà a dura prova le fondamenta del locale in quanto saliranno sul palco i devastanti OVERKILL, capisaldi del thrash metal americano che stanno facendo tremare l’Europa nel corso dello Scorching The Earth Tour, in promozione del ventesimo disco Scorched forgiato quest’anno.

In questo tour saranno accompagnati da special guest di tutto rispetto, ovvero gli spietati EXHORDER e i dirompenti HEATHEN mentre in apertura abbiamo i KEOPS, si prospetta una serata ad alta tensione per la gioia dei thrasher old school, nel momento in cui il locale apre è già presente un discreto numero di fans, rapidamente gli irriducibili occupano la transenna mentre il resto si reca al banco bar per una buona birra o a guardare il merchandise.

Keops

Durante l’attesa l’affluenza continua e finalmente il silenzio è interrotto dall’intro, che precede l’arrivo dei KEOPS band croata nata nel 1995, con all’attivo il terzo disco Road to Perdition uscito nel 2022, l’accoglienza è calorosa e con determinazione partono con l’omonima Keops.

Avendo poco tempo a disposizione concentrano il set sui pezzi nuovi, delineando un sound che miscela classico e moderno con riff accattivanti ad opera dei chitarristi Bruno Mičetić e Branimir Habek, che non fanno mancare le parti melodiche e assoli graffianti.

Zoran Ernoić al basso conferisce spessore alla ritmica, ben sostenuta dallo scalpitante Adam Miler dietro alle pelli, inoltre inseriscono nella base parti di tastiera dando un tocco sinfonico, infine il frontman Zvonimir Špacapan sfodera una voce sporca e grattata creando un particolare contrasto.

Complessivamente le canzoni hanno un bel groove, la band riempie il palco dinamicamente incitando i presenti, per esaltarli ulteriormente suonano Symphony of Destruction dei Megadeth, il pubblico risponde a ogni canzone con applausi e infine con Rise Again, i KEOPS terminano una prestazione convincente dimostrandosi una solida rampa di lancio per la serata.

Setlist:
Intro
Keops
Unconscious Mind
Road to Perdition
My Soul Released
Symphony of Destruction (Megadeth cover)
Rise Again

Heathen

Dopo questo primo riscaldamento la situazione diventa già pericolosa, la minacciosa intro allerta il pubblico aumentato e quando gli HEATHEN prendono posizione, si sollevano urla che vengono spezzate dalle note di The Blight.

Ricevere questa tremenda scossa mi riporta alla mente la loro esibizione al Luppolo In Rock 2022, grazie alla violenza sprigionata dal loro sound che genera subito il moshpit, sotto i colpi di frusta sferrati dalle sei corde di Kragen Lum, affiancato da Kyle Edissi il quale purtroppo sostituisce ancora il pilastro Lee Altus,dimostrandosi sempre all’altezza del compito.

Ritmiche e assoli sono legati saldamente dalle rocciose linee di basso tracciate da Jason Mirza, in mezzo a quel vortice si evidenzia una forte dose di tecnica nella costruzione dei brani, mentre la batteria infuria sotto i potenti colpi scagliati di Ryan Idris.

A completare il tutto ecco la colonna portante David R. White, unico originale dagli esordi nel 1984 San Francisco (Bay Area), che tiene in pugno il pubblico con voce rovente e grattata, oltre manifestare forte carisma e interazione incitando e cercando il contatto fisico, spesso sia lui che i compagni si avvicinano alle prime file battendo salutandoli personalmente.

Sul palco regna una forte sinergia tra di loro si sostengono a vicenda divertendosi, ma soprattutto agitando sempre di più la platea macinando un brano dopo l’altro, tratti dai quattro dischi di cui l’ultimo Empire Of The Blind del 2020, rivelandosi tutti delle cannonate che mantengono costante l’entusiasmo.

Anche la performance dei californiani giunge al termine con Hypnotized, segnando un altro traguardo sul terreno italiano aprendo la strada alla penultima band, inoltre il buon David R. White prima di ritirarsi si concede ai fans per qualche foto e autografo direttamente alla transenna, gesto molto apprezzato che gli fa guadagnare ulteriore rispetto.

Setlist:
Intro This Rotting Sphere
The Blight
Opiate of the Masses
Dying Season
Goblin’s Blade
Sun in My Hand
Set Me Free (Sweet cover)
Hypnotized

exhorder

Siamo a metà serata e l’atmosfera è già molto calda, ora la temperatura si alza ulteriormente con l’entrata in scena degli EXHORDER, che senza indugi aggrediscono il numeroso pubblico con il pezzo strumentale Incontinence.

La line-up nel corso della carriera ha subìto vari cambiamenti che accadono ancora oggi, alla chitarra come sostituto abbiamo Waldemar Sorychta (produttore dei Lacuna Coil), che suscita stupore presentandosi con le stampelle a causa del piede ingessato con tanto di tutore, un musicista che sono anche in queste condizioni merita tutti il nostro rispetto, più volte nel corso dell’esibizione sarà acclamato.

Dal 1985 hanno composto tre dischi ma decidono di concentrare il repertorio, sul debut album Slaughter in the Vatican del 1990 facendo dilagare un sound thrash con una forte dose di groove, i riff sferrati da Waldemar e dal frontman Kyle Thomas hanno un andamento pesante ma altalenante.

Presentano ritmiche più cadenzate che inducono a far dondolare le teste, alternate a parti veloci con furiosi assoli ben in simbiosi con le tempestose parti di batteria da parte di Sasha Horn, un vero martello pneumatico che innesca improvvise accelerazioni, alimentando sempre più il moshpit che si amplia a macchia d’olio.

Le robuste linee di basso rendono le ritmiche ancora più marcate, questo grazie a Jason Viebrooks che guarda caso suona anche nei Grip Inc. di Dave Lombardo, infine un sound di tale potenza si abbina perfettamente alle corde vocali di carte vetrata raschiate da Kyle, che s’impegna a mantenere vivo l’audience incitandolo, oltre a dare supporto al compagno Waldemar creando un’ottima intesa.

L’entusiasmo generale non accenna a diminuire, la band di New Orleans prosegue tenacemente con poche pause e tante bastonate che colpiscono senza pietà, finché con Desecrator accendono l’ultima scarica di dinamite, ritirandosi gloriosi tra cori e urla concitate per aver aumentato il calibro della serata, preparando al meglio i fans per i tanto attesi headliner.

Setlist:
Incontinence
Slaughter in the Vatican
Death in Vain
My Time
Legions of Death
Ostracized
Exhorder
Desecrator

Overkill

Se prima l’atmosfera era calda ora diventerà rovente! I fans carichi al massimo non aspettano altro che i thrasher di New York, la tensione cresce e non appena si spengono le luci parte un coro d’incitamento, sulle note di Scorched il palco ancora vuoto s’illumina di verde, le urla sono sempre più forti e finalmente ecco arrivare gli OVERKILL che investono la vasta platea come una valanga.

Inutile dire che di fronte a una band che dal 1980 ha scritto con il sangue pagine di thrash metal, i fans impazziscono scatenando una carneficina senza pietà esaltati dalla violenza della massacrante Bring Me the Night o la spacca budella Hello From the Gutter.

Dal nuovo disco Scorched oltre alla title trackeseguono solo Wicked Place, avendo venti dischi alle spalle danno spazio ai classici del passato, sparando mitragliate come Coma, Ironbound e molte altre, riempiendo le nostre vene di thrash metal old school duro e puro.

I nostri sono colmi di crudele energia che schizza fuori dai loro strumenti, le sei corde dei micidiali Dave Linsk e Derek Tailer imprigionano i fans in una ragnatela di filo spinato, mantenendo energicamente le postazioni laterali mentre lo schiacciasassi Jason Bittner,in pianta stabile dal 2017 è un trituratore di piatti e pelli.

Gli inossidabili Bobby “Blits” Ellsworth e D.D. Verni sono l’anima storica della band, è sufficiente un loro gesto per infervorare i fans in platea che ormai è diventato un campo di battaglia, le linee di basso di D.D. Verni scarnificano come colpi di machete, dalla gola incendiaria di Bobby esce una lacerante voce al vetriolo che fa sanguinare i timpani.

I compagni danno il loro apporto vocale a Bobby nei cori, ma le urla dei fans che cantano a squarciagola li sovrastano, e, questa prima ondata di violenza non poteva che terminare con la terrificante Elimination, dopodichè Bobby e compagni si ritirano per una meritata pausa accompagnati dai cori dei fans ancora affamati.

Per il rush finale i cingolati americani tornano alla carica con una tripletta fulminante, cominciando con Overkill seguita dall’immancabile Rotten To The Core, infine tutti con il dito medio al cielo per Fuck You, annunciata da Bobby con un diretto “affangulo!!!”, come colpo di grazia di una prestazione granitica che ha aperto una crepa nel locale.

I fans possono leccarsi le ferite e raccogliere le ultime energie per applaudire e acclamare i loro idoli, che ancora una volta hanno dimostrato di essere una garanzia in sede live, sudando e facendo sputare sangue senza fare prigionieri, raccogliendo le innumerevoli urla e incitazioni gli OVERKILL si ritirano vittoriosi.

Come mi aspettavo fin dall’inizio l’evento è stato d’immensa portata, complimenti ai KEOPS che hanno perfettamente assolto l’arduo compito di aprire la serata, agli HEATHEN e EXHORDER che si sono rivelati dei terremoti, infine agli OVERKILL per aver raso al suolo tutto come una bomba atomica.

Ringraziamo per il grande impegno e professionalità dimostrati nell’organizzazione di questo fantastico evento, la BAM BOOKING in collaborazione con Erocks Production e Hellfire Booking Agency, sperando che in futuro porteranno al Phenomenon molti altri eventi sempre all’insegna del metal. Alla prossima!

Setlist:
Scorched
Bring Me the Night
Electric Rattlesnake
Hello From the Gutter
Powersurge
Wicked Place
Coma
Horrorscope
Long Time Dyin’
The Surgeon
Mean, Green, Killing Machine
Ironbound
Elimination

Encore:
Overkill
Rotten To The Core
Fuck You (The Subhumans cover)


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Giacomo Cerutti

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