JAZZ IS DEAD, @Teatro Bunker Torino.
Live & Photo Report: Ettore Castellani (Instagram: @louddiable).
Jazz Is Dead è il Festival del pluralismo dei gusti e delle idee musicali.
Anche quest’anno la sesta edizione ha messo in evidenza un percorso focalizzato non tanto sull’identificazione statica di generi nati dopo la presunta morte del jazz, quanto piuttosto sulla consapevolezza di una metamorfosi continua. Tanto più nella musica.
Da qui il titolo di questa edizione (“Chi sei?”), da cui discende una ricerca -spesso germinale- di un’identità in perenne trasformazione e band che, di conseguenza, coprono indie music, post rock, turkish indie, dance ed elettronica, heavy metal, shoegaze, dubstep, garage, avant-jazz, ambient, psych rock, per citare solo alcuni generi.
E se alcune band sono già note (si pensi a C’mon Tigre, Boris, Moin, tutti bravissimi), il piacere è stato ancora più intenso nello scoprire artisti che possono vantare una notorietà minore, ma dalla personalità senz’altro spiccata (Pan Daijing, Nziria).
Tra tutti, la preannunciata scommessa del Festival è stata vinta e non era, anche quella, una scelta banale. La performance dal vivo dei LALALAR arrivati da Istanbul con suoni indie ed elettronici dal chiaro eco d’oltremare e messaggi ancora più chiari (“Tutto ciò che serve è frenesia”, titolo del loro primo album appena uscito) è stata potentissima e rimarrà davvero memorabile.
LALALAR (Fb: Lalalar)





BORIS (FB: Boris)




PAN DAIJING (https://pandaijing.com)



MOIN (Fb: Valentina Magaletti)





C’MON TIGRE (Fb: C’mon Tigre)



NZIRIA (Ig: @nziriaa)



Organizzatori: Jazz is Dead APS, Arci Torino, TUM, Magazzino sul Po.
Link:
Jazz is Dead!: programma completo – Relics | Rock Magazine (relics-controsuoni.com)
I Boris sul palco di Jazz Is Dead! Festival 2023 (relics-controsuoni.com)
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TUM | Facebook