LEON HENDRIX live @Druso

LEON HENDRIX Live @Druso (TESTO di Paolo GUIDONE, FOTO di Giovanni “GIANROCK” CIONCI https://www.instagram.com/gianrock81/?hl=it)

Ha fatto tappa a Bergamo, nel celebre locale Druso, Leon Hendrix, il fratello minore del più grande chitarrista di tutti i tempi ovvero Jimi Hendrix.

Leon, accompagnato dalla Fulvio Feliciano band, ha riproposto la musica immortale che Jimi ci ha lasciato, in una serata che inevitabilmente ha il sapore di leggenda.

Alla veneranda età di 75 anni, infatti, Leon Hendrix è ancora un animale da palco, il cui carisma non è solo quello riflesso dal proprio leggendario fratello – di cui indossa sempre una t-shirt – ma sa trasmettere qualcosa di proprio, di originale.

Il concerto è anticipato da un piacevole e dettagliato racconto dell’esperienza italiana di Jimi Hendrix nel 1968, e cio’ ad opera del suo biografo italiano Enzo Gentile che nell’occasione ha presentato il suo libro “Hendrix ’68: the italian experience”, con introduzione di Carlo Verdone ed edito da Jaca Book, svelando una interessante serie di aneddotti, inclusa la sua tragica morte.

Alle 21:30 si accende la musica vera e propria.

La scaletta è ricca e, anche se ovviamente in gran parte “scontata”, riesce comunque a stupire il pubblico con interpretazioni originali o poco note di pezzi celeberrimi e che, dunque, paiono quasi inediti alle orecchie degli astanti.

La Fulvio Feliciano Band apre il concerto nella sua formazione storica: Fulvio Feliçiano alla chitarra, Marco d’Angelo al basso, e l’energico Pino Liberti alla batteria.

Fulvio Feliciano, è un vero talento della chitarra, notoriamente tra i massimi interpreti di Jimi Hendrix in Europa e non a caso fa quasi sempre compia fissa col grande Leon Hendrix qui nel vecchio continente.

Le collaborazioni di Feliciano sono pero’ numerosissime e di altissimo livello internazionale, quali Uli John Roth (Scorpions), Kee Marcello (Europe), T.M. Stevens ( James Brown) etc.

La band riesce ad interpretare magistralmente brani storici del leggendario Jimi quali The House of Rising Sun, Fire, Power to love, Freedom, ma particolare menzione meritano forse le interpretazioni di Bold as Love e Voodoo chile blues, rivisitati in chiave squisitamente blues e con grande trasporto emotivo del talentuoso Feliciano.

Finalmente sale sul palco il grande Leon, con indosso una maglietta del fratello Jimi che egli stesso omaggia immediatamente con una mano sul cuore ed un bacio lanciato al cielo.

La scaletta continua carica di energia, con Simphaty for the Devil e Angel, quest’ultima introdotta da un breve ma emozionato ricordo di Leon alla propria madre, per la cui morte il fratello Jimi, appunto, la scrisse.

Seguono poi due interessantissime cover di band molto vicine ed amiche di Jimi, quali Chuck Berry e la sua Jhonny be Good e Bob Dylan e la sua Like a Rolling Stones: interpretazioni davvero originali e convincenti, che a loro volta reinterpretano le già celebri cover del geniale Jimi e che vedono nelle magiche dita di Feliciano una interpretazione magistrale, originale e molto sentita.

Seguono i brani Hey Joe e Parple Haze, per continuare con una interpretazione psichedelica dell’inno americano, dal mitico sapore Hendrixiano di Woodstok.

Per il bis, la band regala Little Wing e chiude con Voodoo child slight return.

Una serata memorabile, e ciò nonostante la voce di Leon, di per se già assai meno potente e calda di quella di Jimi, abbia avuto qualche esitazione interpretativa.

Ma da chi ha iniziato a suonare la chitarra a 50 anni, ed oggi ne conti 75, ci sta tutto, eppoi è pur sempre il fratello prediletto della Leggenda.

Finale bagno di folla per Leon Hendrix, che in barba alla sua celebrità, si è concesso a tutto il suo pubblico per foto, autografi o semplici chiacchierate.

I’m a regular motherfucker!”, è cosi infatti che si è presentato a noi di Relics Controsuoni per la lunga intervista, che nei prossimi giorni pubblicheremo.

Leon Hendrix sarà ancora in giro per l’Italia per qualche tempo, e vi consigliamo vivamente di non perdervi una tale indimenticabile esperienza.

Vi lasciamo alla gallery del nostro Giovanni “GianRock” Cionci.

IG: https://www.instagram.com/leonmorrishendrix/?hl=it


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Paolo Guidone

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