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First Two Pages Of Frankenstein è il nuovo album dei The National, ma davvero, potrà chiedersi qualcuno?
Vuoi per la gestazione lunga e travagliata, vuoi per il periodo di depressione che ha passato Matt Berninger, ma il già sentito è dietro l’angolo.
I brani buoni non mancano ma il lavoro nel suo complesso appare troppo monocromatico.
Diversi sono le collaborazioni, prima fra tutte quella con Phoebe Bridgers in due canzoni This Isn’t Helping e Your Mind Is Not You Friend. Interessanti anche gli innesti elettronici presenti in Alien. il mood prevalente è però troppo soft e minimal.
Nella versione intimista e riflessiva il quintetto di Cincinnati sembra la versione annacquata di quello che sono stati in passato. Si fa fatica ad arrivare alla fine del disco e questo non è un buon segno.

Più riusciti sono invece quei pezzi in cui la band cerca di uscire dai canoni del chamber pop.
Stiamo parlando di Eucapyptus (il primo singolo), ma soprattutto Grease In Your Hair e Tropic Morning News, dove fanno capolino i tappeti elettronici e la batteria, ma assai meno sfruttata, nel complesso, rispetto al sound che li aveva resi celebri e contraddistinti.
I National colpivano il segno per la loro capacità di coniugare le melodie con la ritmica, il rock classico con il suono alternative.
La sensazione generale è che la vena creativa sia in fase discendente.
Alligator e The boxer sembrano lontani anni luce. Allora ci sovviene un dubbio: avevano davvero bisogno di questa musica un po’ troppo rassicurante?
Tracklist:
1. Once Upon a Poolside [ft. Sufjan Stevens]
2. Eucalyptus
3. New Order T-Shirt
4. This Isn’t Helping [ft. Phoebe Bridgers]
5. Tropic Morning News
6. Alien
7. The Alcott [ft. Taylor Swift]
8. Grease in Your Hair
9. Ice Machines
10. Your Mind Is Not Your Friend [ft. Phoebe Bridgers]
11. Send for Me