TESTAMENT @ Live Music Club (MI)

TESTAMENT + VOIVOD + FLESHGOD APOCALYPSE @ Live Music Club – Trezzo sull’Adda (MI) – 01-06-2023
Scritto da Cerutti Giacomo

Quando il richiamo del thrash metal causa un violento spostamento d’aria, il popolo thrasher ha il dovere di rispondere e stasera invaderà il Live music Club di Trezzo sull’Adda, dove la Vertigo Hard Sounds ha portato i titani del thrash metal americano, i mastodontici TESTAMENT capitanati dal mitico Chuck Billy nel Titans Of Creation European Tour.

Come avvenne al LUPPOLO IN ROCK 202, anche in questa occasione dovevano essere affiancati dai loro connazionali nonché amici EXODUS,purtroppo con grande dispiacere hanno dovuto annullare l’intero tour, per rispetto nei confronti del chitarrista Gary Holt, il quale ha deciso di occuparsi del fratello vittima di un incidente stradale (tra l’altro avvenuto a Roma).

Fortunatamente Vertigo in collaborazione con BAM BOOKING, hanno trovato in brevissimo tempo un ottimo sostituto, si tratta dei nostri potentissimi FLESHGOD APOCALYPSE che apriranno degnamente la serata al posto dei micidiali VOIVOD, che logicamente per importanza salgono di posizione.

Purtroppo a causa dell’imbottigliamento sulla Milano-Venezia, arrivo al Live Club in tempo per sentire solo gli ultimi tre pezzi dei FLESHGOD APOCALYPSE, entrando e vedendo la platea già riempita vengo a sapere che quando il locale ha aperto al pubblico, erano presenti una decina di persone che con il tempo sono aumentati, ciò significa che i nostri possono vantarsi di avere una numerosa schiera di fans.

L’atmosfera è già molto calda e il pubblico esaltato nel pogo, nella formazione manca il bassista Paolo Rossi che non ha potuto partecipare per motivi personali, quindi per questa occasione le sue corde sono state prese il chitarrista Fabio Bartoletti, che assieme al frontman Francesco Paoli hanno tracciato una furiosa sezione ritmica, la potenza del loro sound technical death metal è sempre arricchita dalla parte symphonic, data dalle parti di pianoforte e orchestrazioni ad opera di Francesco Ferrini.

Dietro alle pelli il martellante Eugene Ryabchenko sostiene la ritmica pestando con forza e precisione, mentre alla voce Francesco Paoli da lustro alle sue fiammeggianti corde vocali, scaturendo un growl lacerante creando un forte contrasto con la soave voce soprano di Veronica “Valchirea” Bordacchini.

Il pubblico è davvero entusiasta, la platea è agitata dal costante pogo dove con piacere si nota della gioventù, cosa molto rara da parecchi anni visto l’insorgere di band alternative metal o industrial, inoltre da parte della band non poteva mancare l’incitamento a una famigerata wall of death.

Senza dubbio i FLESHGOD APOCALYPSE hanno colto un’ottima occasione, sfruttandola al massimo del loro potenziale con un’esibizione (per il sottoscritto) troppo breve ma di alto livello, ma fortunatamente avendoli già visti in passato so perfettamente che avranno spaccato dall’inizio alla fine, aprendo degnamente la strada alla band successiva e raccogliendo forti applausi e cori d’incitamento.

La serata non poteva partire meglio di così e ora salirà ulteriormente di livello, il palco sta per essere calcato dai portabandiera del technical thrash canadese, la tensione cresce e quando i mitici VOIVOD entrano in scena si alza un boato, che viene spezzato da Killing Technology tratta dal nuovo disco Morgoth Tales che uscirà a luglio 2023, il sedicesimo della carriera di queste macchine sforna dischi dal 1981.

Il repertorio è concentrato soprattutto su Morgoth Tales e sull’ultimo disco Synchro Anarchy del 2022, durante i quali la platea si divide tra chi si esalta nel moshpit ed alimenta il crowd surfing, e, chi presta attenzione dal punto di vista compositivo nonostante l’audio lasci a desiderare, un vero peccato per questi mostri di bravura.

Con sapiente tecnica Chewy intreccia riff prog-thrash in un susseguirsi di ritmiche spigolose, irrobustite dalle ruvide linee di basso sferrate da Rocky, mentre il motore portante Away picchia senza sosta su piatti e pelli sostenendo il loro particolare sound, che miscela pesantezza e psichedelia come solo i VOIVOD sanno fare.

Infine il frontman Snake perennemente sorridente e compiaciuto dall’ottima risposta del pubblico, impone la sua voce sia pulita che graffiante a seconda dei pezzi, professionisti quali sono tengono il palco con grande dinamicità e disinvoltura esaltando i fans, l’entusiasmo non accenna a diminuire e tra i tanti cori d’incitamento, ne parte uno espressamente per il compianto Piggy facendo brillare un lampo di commozione in mezzo al chaos.

Con Fix My Heart salutano il pubblico ma non temete, il quartetto di Quebec torna in scena con l’omonima Voivod mandando i fans in delirio, con una esibizione ad alto potenziale che per loro è un marchio di fabbrica, raccogliendo numerose urla e applausi Snake e compagni possono lasciare il palco ai tanto attesi headliner.

Setlist:
Killing Technology
Obsolete Beings
Synchro Anarchy
Macrosolutions to Megaproblems
Rise
Rebel Robot
Thrashing Rage
Holographic Thinking
Nuage Fractal
Sleeves Off
Fix My Heart
Voivod

Popolo thrasher la serata è giunta al culmine, i fans ormai hanno riempito il locale e osservano mentre viene montata l’imponente scenografia, l’attesa sembra infinita ma ad un tratto le luci si spengono e il palco si tinge di rosso, parte l’intro Catacombs e la platea rumorosa ben accoglie il giovane Chris Dovas che prende posizione alla batteria, seguito dai suoi compagni d’avventura accolti da altrettante urla, l’indomabile Chuck Billy impugna il microfonoannunciando Rise Up scatenando il delirio.

Una violenta esplosione travolge la platea complici i volumi particolarmente alti e mal calibrati, infatti lo stesso Chuck fa segno al fonico di alzargli la voce ma risulterà sempre bassa rispetto al suono, in ogni caso di fronte ad una band come i TESTAMENT le polemiche sull’audio passano in secondo piano, la furia che sprigionano genera in platea una carneficina alimentata dalle canzoni sparate a raffica.

Propongono un repertorio incentrato sui classici, mentre dal nuovo Titan Of Creations traggono solo Children of the Next Levele Night Of The Witch, che riscuotono gran successo e per il resto pietre miliari come The Haunting, The Preacher e Practice What You Preach, si abbattono sulla folla come meteoriti, a seguire le devastanti D.N.R. (Do Not Resuscitate) e More Than Meets The Eye ci scuotono come terremoti.

I californiani procedono inarrestabili come cingolati, posso confermare che sul palco nonostante gli improvvisi cambi di formazione regna una forte alchimia, Alex Skolnik come aveva annunciatoha deciso di saltare parte del tour, per stare logicamente vicino alla madre per problemi di salute.

Il suo sostituito Phil Demmel (ex Machine Head e attuale Vio-lence) si rivela un’ottima scelta, risultando perfettamente in sintonia con gli altri e assieme al pilastro Eric Peterson, sferrano ritmiche micidiali come mitragliatrici mentre le linee di basso lanciate da Steve Digiorgio rimbombano nelle viscere.

Sicuramente siamo tutti d’accordo, che sostituire alla batteria un’icona come Dave Lombardo sia un’ardua impresa, ma il giovane Chris Dovas deiSeven Spires ci stupisce picchiando senza pietà, assolvendo perfettamente il suo compito con grande tenacia, infine dalla gola rovente del mietitore Chuck fuoriescono ruggiti laceranti.

La violenza dilaga inesorabile per la potenza del sound, presenza scenica e interazione, nella platea si contano i feriti mentre persiste il moshpit e il crowdsurfing sembra una tangenziale all’ora di punta. Verso la fine la situazione diventa ancora più pericolosa conOver the Wall e Into the Pit, paragonabili alla rottura di una diga e come colpo di grazia, come se non bastasse la terrificante wall of death chiamata in precedenza dal frontman, una voragine si apre con la conclusiva Disciples Of The Watch segnando la fine di un vero massacro.

Ancora una volta i TESTAMENT seppur in formazione rimaneggiata, hanno dimostrato di essere in sede live una vera e propria garanzia, un concentrato di pura violenza che non fa prigionieri, con le poche forze rimaste i numerosi fans acclamano i loro idoli che si ritirano vittoriosi, per aver messo a ferro e fuoco il locale soddisfacendo pienamente l’insaziabile popolo thrasher.

Un altro grandioso evento si è svolto al Live Music Club, grazie alla poderosa triade composta dai nostri FLESHGOD APOCALYPSE, i quali giocando in casa si sono fatti onore dando l’anima, un vero peccato essermi perso parte dell’esibizione!

I VOIVOD come sempre sono intoccabili sotto ogni aspetto, infine i TESTAMENT hanno fatto tremare le pareti con una performance granitica; ringraziamo la Vertigo Hard Sounds e tutto lo staff del locale per aver organizzato questo fantastico. Alla prossima!

Setlist:
Intro – Catacombs
Rise Up
The New Order
The Preacher
Children of the Next Level
Practice What You Preach
The Pale King
D.N.R. (Do Not Resuscitate)
3 Days in Darkness
The Haunting
Night Of The Witch
More Than Meets The Eye
The Formation For Damnation
Over the Wall
Into the Pit
Disciples Of The Watch


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Giacomo Cerutti

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