Score
Sono passati quasi più di tre anni dall’ultimo lavoro in studio di True Sleeper, e da quell’ultima intervista in quel di Roma ci eravamo lasciati con un progetto appena abbozzato.
Progetto che ha visto la luce lo scorso 2 giugno con la pubblicazione del nuovo album Loving you in parallel dimensions.
Il musicista romano gioca nuovamente con i generi a lui più congeniali e li miscela dandogli una composizione personale, stavolta mostrando una maggiore maturità staccandosi da tutto ciò che è derivativo.
Il suono nel complesso appare più ricco e avvolgente, Entities ha un’attitudine dream pop, con il basso a dare il ritmo; How you feel ci rimanda al mood tipico dell’elettronica depechemodiana, e questi inserti li troviamo anche nella seconda parte del disco, specie nel brano conclusivo (If our dreams were connected), dilatato ed etereo, ma con una coda finale in crescendo.
La composizione risulta ben costruita, bilanciando con equilibrio la parte cantata con quella strumentale. Le coordinate shoegaze del passato sembrano aver lasciato il passo ad un sound più personale (con uno spiccato senso della melodia) e un maggior uso delle tastiere.
Da menzione la collaborazione del batterista Domenico Migliaccio in alcuni pezzi.
Il mood malinconico di Marco Barzetti è sempre presente, ma a differenza che in passato l’artista sembra aver preso consapevolezza delle sue qualità musicali, producendo un lavoro di spessore nel panorama indie nazionale.
Ascolta il disco https://open.spotify.com/album/4Yfnka2AlFUiPhP4CEFQ5w